2022-04-13
Pnrr, Giovannini affida 400 milioni all’amico di Baffino e Napolitano
Enrico Giovannini (Imagoeconomica)
Il ministro pronto a nominare Ivano Russo (spinto dal Pd) alla guida di Rete autostrade Mediterranee, società in house di digitalizzazione logistica. Il rischio del conflitto d’interessi col ruolo di dg in Confetra.Nonostante il presidente del Consiglio Mario Draghi abbia negli ultimi mesi tenuto lontana la politica dalle nomine pubbliche, esistono ancora sacche di resistenza, con i soliti noti, come l’ex premier Massimo D’Alema, capaci di piazzare le proprie pedine. È il caso di Ram, Rete autostrade Mediterranee, società in house del ministero dell’Economia di Daniele Franco ma finanziata dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili (Mims) di Enrico Giovannini. Ram ha piena competenza sul piano della digitalizzazione logistica del Paese, dai porti agli interporti fino alle reti: gestirà i quasi 400 milioni di euro del Pnnr destinati al settore. L’attuale presidente è Zeno D’Agostino, anche lui sponsorizzato dal Partito democratico, che è allo stesso tempo presidente del porto di Trieste, noto per aver siglato durante il primo governo di Giuseppe Conte l’accordo per la Via della Seta con la Cina. La sua nomina in Ram è sempre stata criticata per un potenziale conflitto di interesse: era presidente della società che avrebbe dovuto finanziare le autorità portuali per la digitalizzazione. Ora invece Giovannini ha pensato di sostituirlo con Ivano Russo, attuale direttore generale di Confetra, la Confederazione del trasporto. Russo verrebbe nominato amministratore unico competente a decidere dove spendere i circa 200 milioni del Pnrr per la digitalizzazione logistica, ma anche le risorse (circa 80 milioni di euro) per gli incendivi al Marebonus e al Ferrobonus, nonché gli appalti per le autorità di sistema portuale. In totale sono appunto 400 milioni di euro.Russo è sostenuto a spada tratta dai dem. È molto legato all’ex presidente Giorgio Napolitano (il padre era l’autista di fiducia) e in passato è stato responsabile della sede di Napoli dell’Associazione Italiani europei di D’Alema, quando nel comitato promotore c’erano Enzo Amendola e Gianni Pittella. Ha lavorato al Centro studi di Confindustria Napoli, poi con lo stesso Pittella e Napolitano in Europa, sino a diventare il consigliere e braccio destro dell’ex ministro Graziano Del Rio (ai Trasporti). È quindi finito in Confetra dove è diventato un dominus.Secondo voci insistenti il ministro Giovannini lo nominerebbe amministratore di Ram (nonostante gli attacchi di Russo ai principali armatori italiani e i contrasti con l’autotrasporto), senza fargli perdere il posto in Confetra. Eppure ci sarebbe un grosso conflitto di interessi, perché sceglierebbe come investire i soldi pubblici e come distribuirli proprio ai gruppi membri di Confetra, preparandosi quindi a essere riconfermato fra tre anni. La zampata di D’Alema nel settore della logistica arriva in una fase più che mai complessa e confusa per tutto il sistema logistico italiano, con le difficoltà di gestione dei 400 milioni di euro in arrivo da Bruxelles. Non a caso lunedì i presidenti delle autorità portuali si sono incontrati con il ministro Giovannini che ieri ha rilanciato il piano di digitalizzazione del porto di Rotterdam, gestito dal gruppo Cisco. Il problema è che il modello olandese rischia di non funzionare con quello dei 40 porti italiani. «Come comprare un robot tagliaerba che va bene per la reggia di Versailles da usare nel proprio orto», suggerisce un addetto ai lavori. Del resto da almeno 16 anni la «Piattaforma logistica nazionale» è un disastro. Non sono mai stati fatti passi in avanti. L’esperienza di Uirnet è stata oltremodo fallimentare. Collegata a Uirnet c’è Logistica Digitale (controllata all’80% da Enterprise Service Italia e al 10% da Fai Service e al 10% da Vitrociset del gruppo Leonardo) concessionaria collegata per la gestione e lo sviluppo della «Piattaforma logistica nazionale» e la commercializzazione dei relativi servizi. Il 25 marzo scorso Leonardo si è fatta avanti per acquisire la quota di maggioranza. Perché farlo proprio ora? La società è stata messa in liquidazione per risultati finanziari e operativi carenti. Nell’ultimo bilancio è stata registrata una perdita di 4.031.022 euro (in aumento rispetto ai 2.444.927 euro dello stesso periodo precedente). I costi della produzione si attestano a 3.989.335 euro. A novembre dello scorso anno un decreto del governo ha stabilito che le funzioni di «digitalizzazione dell’intermodalità e della logistica integrata» devono passare immediatamente da Uirnet (ribattezzata poi Digitalog) al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il Mims viene quindi chiamato ad «accelerare l’implementazione e il potenziamento della Piattaforma per la gestione della rete logistica nazionale incoerenza con il cronoprogramma previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza». Per farlo potrà sottoscrivere una convenzione con Ram che gestirà appunto 400 milioni di euro del Pnnr. E sarà Russo a tirare i fili.
content.jwplatform.com
Scioperi a oltranza e lotta politica: dopo aver tubato con Conte e Draghi, il segretario della Cgil è più scatenato che mai.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.