2025-10-03
Pizzaballa scomunica la Flotilla: «Missione inutile, basta parlarne»
Iil patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa (Ansa)
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla contrari all’espulsione da Israele andranno a processo per ingresso illegale.Ciò che resta della missione della Global Sumud Flotilla è nulla. Così come spiega anche il patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa: «Avrei evitato un confronto così diretto, soprattutto pensando alla gente di Gaza, perché non porta nulla alla gente di Gaza, ecco non cambia la situazione a Gaza, decisamente». Parole sante, si può dire. Poi ha auspicato: «Detto questo spero che tutto si concluda nel modo più pacifico possibile e che si possa tornare a parlare meno della Flotilla col dovuto rispetto per loro, per le loro buone intenzioni, sia ben chiaro. E più su quello che sta accadendo a Gaza». Oltretutto nessun morto, nessun incidente registrato durante il blocco, che gli attivisti hanno definito «attacco». Inoltre «nessuna delle imbarcazioni della Flotilla è riuscita a raggiungere le acque controllate da Israele al largo della costa di Gaza». Le Forze di difesa israeliane non hanno dubbi e smentiscono quanto detto invece da alcuni attivisti sulla base di informazioni di tracciamento errate. La dichiarazione israeliana nasce da un giallo sulla Mikeno, una barca che sembrava essere arrivata in acque palestinesi, prima di sparire dai radar. In un post su X, il ministero degli Esteri di Israele avvertiva: «La provocazione Hamas-Sumud è finita», chiarendo che «un’ultima nave di questa provocazione rimane a distanza. Se si avvicinasse, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco navale verrebbe impedito». Le azioni dimostrative non finiscono, perché dopo il blocco delle 40 imbarcazioni avvenuto tra la scorsa notte e il mattino di ieri, altre 45 imbarcazioni civili sarebbero partire da Arsuz, località nel sudest della Turchia a sud di Iskenderun, per il Mediterraneo orientale con lo scopo di «dare sostegno alla Global Sumud Flotilla». Lo riporta Sabah, pubblicando un video in cui si vedono decine di piccole imbarcazioni in mare con a bordo attivisti che sventolano bandiere turche insieme a vessilli palestinesi.Tra le intercettate, all’alba di ieri, anche Morgana, che a bordo aveva i due parlamentari italiani Benedetta Scuderi (Avs) e Marco Croatti (M5s). «Se state guardando questo video, sono stato rapito e portato via contro la mia volontà dalle forze israeliane. La nostra missione umanitaria era non violenta e rispettava il diritto internazionale. Per favore, dite al mio governo di richiedere il mio rilascio immediato e di tutti gli italiani imbarcati», l’annuncio tragico del parlamentare pentastellato. Anche Scuderi ha comunicato di esser stata fermata con un video pre-registrato, probabilmente pubblicato da qualche suo collaboratore. In quel video chiede di «bloccare tutto sul serio». Prima ancora di sapere come sarebbero andate le cose registra: «Ci hanno fermato illegalmente e impunemente, violando il diritto internazionale, prendendo di mira persone civili, un atto di pirateria». I primi attivisti della Global Sumud Flotilla sono riusciti a incontrare i loro legali appena arrivati al porto di Ashdod che la sera precedente era stato bombardato da Hamas, come rivendicato: «I combattenti di al-Qassam hanno lanciato una raffica di razzi contro la città occupata di Ashdod la scorsa notte, mercoledì, in risposta agli attacchi contro i civili».Adesso i fermati saranno trasferiti con mezzi della polizia e del servizio penitenziario al grande carcere di Ketziot, nel Negev, a sudovest di BeerSheba, dove verranno presi in carico dal personale, secondo il piano messo a punto dalle autorità israeliane. Chi rifiuterà l’espulsione sarà processato da un tribunale speciale di funzionari degli Interni, e non da un tribunale ordinario, per ingresso illegale, e secondo le prime indiscrezioni questa mattina è in programma la visita del console italiano. Seicento gli agenti di polizia impiegati nel piano approvato dal capo della polizia Dany Levi.
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