2019-04-01
Più vestiti che elettronica: l'e-commerce italiano cambia casacca e passa alla moda
True
Gli acquisti online nel nostro Paese stanno vivendo un momento di svolta. Dopo anni in cui il settore della tecnologia ha sempre avuto lo scettro di categoria merceologica più richiesta sul Web, a breve potremmo assistere a un sorpasso a favore del fashion.Risparmio e trasparenza: i consumatori si fidano di internet e sono particolarmente attenti alle recensioni: il 93% legge spesso test o guide all'acquisto, mentre il 90% si affida alle opinioni di altri utenti.Uomini spendaccioni: in Italia battono le donne per numero di transazioni. L'Italia è il secondo Paese più maschilista in Europa per percentuale di maschi che compra sul Web. Solo il Regno Unito ci batte: il 63,6% è uomo, mentre solo il 36,7% è donna.Lo speciale comprende tre articoli e infografiche.L'e-commerce italiano è vicino a un momento di svolta. Dopo anni in cui il settore della tecnologia ha sempre avuto lo scettro di categoria merceologica più richiesta sul Web, a breve potremmo assistere a un sorpasso a favore della moda. È quanto emerge dal report annuale sul commercio elettronico realizzato da Idealo, portale di e-commerce definito da molti l'Amazon tedesco (dal 2006 di proprietà del gruppo Axel Springer), in collaborazione con Bilendi, uno dei principali fornitori mondiali di ricerche di mercato.Secondo lo studio, realizzato a fine 2018, i cui risultati sono stati diffusi a fine marzo, il 46,6% di chi compra online cerca in prevalenza (ma non solo) elettronica, un settore tallonato sempre di più dalla moda, che incontra il 41,7% delle preferenze sul Web. In terza posizione, con il 40,3% delle preferenze troviamo le calzature. Elettronica, moda e scarpe sono dunque i tre settori più graditi alla clientela online italiana. Un podio ravvicinatissimo per risultati: le tre posizioni si concentrano tutte in 6,3 punti percentuali. Ben più distaccate le altre categorie merceologiche che cercano i clienti. Il mondo dei giocattoli e dei videogiochi risulta in quarta posizione con il 28,9% delle preferenze. Seguono i prodotti per l'infanzia (26,9%), l'arredo da giardino (24,8%), gli accessori per lo sport (24,6%), il mondo enograstronomico (22,5%), quello della cosmesi (22,2%) e dei prodotti per animali (22%). Ancora più lontani in classifica il mondo della salute (solo 14,7% dichiarare di compare online prodotti di questo genere) e quello di auto e moto (12,7%). Sempre in base ai dati rilevati da Bilendi per idealo, il 76% degli acquirenti digitali italiani effettua in media almeno un acquisto online al mese. Il 19% dei consumatori digitali – quelli ritenuti intensivi – acquistano online almeno una volta alla settimana; seguono i consumatori abituali (57%, ovvero coloro che acquistano online almeno una volta al mese) e infine vi sono i consumatori sporadici (24%) che si dedicano allo shopping online una volta a trimestre o meno.Per il mercato nazionale si tratta di una buona notizia: ciò significa che il mercato digitale italiano è dominato dagli acquirenti abituali. Un compratore sul Web italiano su due acquista infatti almeno una volta al mese, se non di più. Interessante notare anche come il 35% del campione preso in esame consulti sempre un comparatore di prezzi prima di effettuare un acquisto. Un altro 35% se ne avvale invece spesso.Un altro aspetto interessante è quello relativo alle fasce d'età. Nel nostro Paese, i consumatori digitali tra i 35 e i 44 anni sono quelli predominanti e rappresentano il 27% del totale, seguiti dai chi ha tra i 25 e i 34 anni (22,4%) e dai 45 e 54 anni (20,9%). L'Italia è quindi una voce fuori dal coro con una clientela mediamente più vecchia: in Germania, Francia e Austria la quota più alta è invece quella di chi ha tra i 25 e i 34 anni.Attenzione, però. Il mercato italiano dell'ecommerce non è uguale in tutto il Paese. In base ai dati raccolti da Idealo, appare chiaro come non vi siano trend uguali in tutte le regioni. Ad esempio, l'interesse per beni come smartphone, scarpe, televisori e frigoriferi, può essere molto diverso.Innanzitutto, per quanto riguarda le categorie merceologiche più ricercate online in ogni regione, al primo posto vi sono sempre gli smartphone, ad eccezione del Molise in cui al primo posto troviamo le sneakers. Queste mantengono ben saldo il secondo posto in Lazio, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Marche, Sardegna e Basilicata, pur restando nel podio anche in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Sicilia, Liguria, Abruzzo e Calabria. Altra categoria che interessa molteplici regioni italiane è quella dei frigoriferi, al secondo posto delle ricerche in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Liguria e Umbria, a dimostrazione del fatto che l'e-commerce è la soluzione ideale anche quando si parla di grandi elettrodomestici.L'elettronica di consumo ritorna nelle varie classifiche regionali con i computer portatili, sul podio in Trentino, Umbria e Molise e molto ricercati anche in Veneto, Marche, Abruzzo, Piemonte, Emilia Romagna, Sicilia, Toscana e Basilicata. I televisori sono particolarmente desiderati in Abruzzo, Toscana, Liguria, Campania, Puglia, Sardegna, Calabria, Friuli e Umbria, ed, ancora, i tablet si posizionano al quinto posto delle ricerche nelle Marche, in Trentino-Alto Adige e in Valle d'Aosta. E se la Lombardia si dimostra terra di appassionati motociclisti, con un quinto posto dedicato ai caschi moto, i molisani dimostrano invece una passione per il fai da te, con un quinto posto dedicato agli avvitatori. L'indagine di idealo sull'e-commerce rivela che è la Calabria ad essere la regione italiana più appassionata di fotografia, con fotocamere digitali mirrorless e reflex che imperversano per interesse. In Basilicata, nelle ricerche più frequenti, compaiono caschi da sci e da snowboard; in Campania, Sicilia, Puglia, Lazio e Molise i videogiochi, con preferenza indiscussa per Fifa 18, uno dei più venduti di sempre.INFOGRAFICA!function(e,t,s,i){var n="InfogramEmbeds",o=e.getElementsByTagName("script")[0],d=/^http:/.test(e.location)?"http:":"https:";if(/^\/{2}/.test(i)&&(i=d+i),window[n]&&window[n].initialized)window[n].process&&window[n].process();else if(!e.getElementById(s)){var r=e.createElement("script");r.async=1,r.id=s,r.src=i,o.parentNode.insertBefore(r,o)}}(document,0,"infogram-async","https://e.infogram.com/js/dist/embed-loader-min.js");<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/piu-vestiti-che-elettronica-le-commerce-italiano-cambia-casacca-e-passa-alla-moda-2633243899.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="risparmio-e-trasparenza-i-consumatori-italiani-si-fidano-di-internet" data-post-id="2633243899" data-published-at="1758064793" data-use-pagination="False"> Risparmio e trasparenza: i consumatori italiani si fidano di internet Giphy Insomma, comprare online significa spesso maggiore trasparenza e anche risparmio sul prezzo finale.L'indagine realizzata da Idealo rivela che chi compra online spesso lo fa perché riesce a capire meglio quale può essere il prodotto migliore in rapporto al prezzo da pagare. Non a caso, infatti, i consumatori digitali italiani sono particolarmente attenti alle recensioni online: il 93% legge spesso test o guide all'acquisto, mentre il 90% legge spesso recensioni e opinioni di altri utenti. I dati relativi all'andamento del prezzo di ogni prodotto mostrano importanti differenze tra i sei paesi europei in cui è presente idealo. Il possibile risparmio massimo online è stato calcolato per cinque categorie: frigoriferi, smartphone, televisori, passeggini e lavatrici. In particolare, per ogni categoria sono stati presi in considerazione i venti prodotti più popolari su ogni portale di idealo nel mese di febbraio 2019 ed è stato calcolato il risparmio massimo medio mensile per la categoria nell'arco di un anno. Cosa è emerso? In Francia i prezzi fluttuano poco, solo il 12,9%. A seguire troviamo la Germania, dove i valori salgono e scendono nell'ordine del 16,1%. L'Italia in questa classifica è in terza posizione con una fluttuazione del 17,3%. Nei casi di Austria, Spagna e Regno Unito le variazioni iniziano a essere importanti. A Vienna e dintorni i prezzi possono cambiare anche del 19,2%, praticamente un quinto del totale. A Madrid si sale a quota 19,9%, mentre a Londra, dove il mercato del commercio elettronico è molto sviluppato, l'asticella arriva al 21,6%. Come spiega Idealo, i prodotti più ricercati per cui si attende l'acquisto quando il prezzo è sceso sono prodotti high tech che però non sono più l'ultimo modello in circolazione come: Apple Airpods, Apple iPhone X, Samsung Galaxy S8, Huawei P20 Pro, Huawei P20 Lite, Sony PlayStation 4 Pro, Huawei Mate Pro 10, Apple iPhone 7 e 8, Nintendo Switch.Del resto come dar torto agli internauti se, aspettando un po' e cercando per bene, si possono ottenere sconti del 20%? Nei negozi fisici tutto questo sarebbe impossibile. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/piu-vestiti-che-elettronica-le-commerce-italiano-cambia-casacca-e-passa-alla-moda-2633243899.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="uomini-spendaccioni-in-italia-battono-le-donne-per-numero-di-transazioni" data-post-id="2633243899" data-published-at="1758064793" data-use-pagination="False"> Uomini spendaccioni: in Italia battono le donne per numero di transazioni Giphy Il compratore online, oggi, è in prevalenza di sesso maschile. Secondo l'indagine realizzato dalla tedesca Ideali, in tutti i Paesi, la maggior parte delle ricerche online è effettuata da uomini. Per quanto riguarda l'Italia, il loro peso sul totale delle transazioni è pari al 59,2% mentre quello delle donne si attesta al 40,8%.L'Italia è dunque il secondo Paese più maschilista in Europa per percentuale di maschi che compra sul Web. Solo il Regno Unito ci batte: il 63,6% è uomo, mentre solo il 36,7% è donna. In terza posizione troviamo la Germania, dove i maschi rappresentano il 58,2% delle operazioni e le donne sono il 41,8% del popolo del commercio online. A poca distanza c'è la Francia: in questo caso, il 57,6% dei compratori è uomo, il 42,4% donna. Seguono l'Austria, con il 53,7% dei clienti online di sesso maschile e il 46,3% di donne. La Spagna è il Paese più equilibrato con il 47,1% di signore e il 52,9% di signori. Ma tutti questi internauti quando e come fanno i loro acquisti? Nella maggior parte dei casi le ricerche vengono effettuate da desktop (47,2%) e da mobile (41,4%); in ultima posizione anche per gli over 55 l'utilizzo del tablet (solo nell'11,4% dei casi).Android e Windows sono i sistemi operativi decisamente preferiti (rispettivamente 44,5% e 44,2%); iOS, il sistema Apple, è usato solo nel 6,3% dei casi, a conferma che gli smartphone di Cupertino non sono tra i dispositivi più utilizzati da questa fascia della popolazione.L'orario di navigazione preferito è tra le 18 e le 19 di sera, con una crescita costante dalle 13 in poi nel corso di tutto il pomeriggio. Il giorno della settimana preferito, invece, il lunedì (15,3%).Quello che è certo è che il trend è destinato a cambiare: la popolazione maschile e quella femminile arriveranno a fare acquisti online in proporzione sempre più vicine. Lo stesso vale anche per le fasce di età: giovani e meno giovani si abitueranno sempre di più a fare acquisti in modo digitale e il divario generazione e di sesso saranno solo un ricordo lontano.