2024-05-06
Caro Pichetto, ora è a noi che viene da piangere
Gilberto Pichetto Fratin (Ansa)
Caro Gilberto Pichetto Fratin, caro ministro dell’Ambiente, aspirante Toninelli dalla lacrimuccia facile, le scrivo questa cartolina perché vorrei invitarla a pranzo. Non scherzo. Mi ha colpito, infatti, vederla schierata al fianco delle aziende energetiche che vogliono continuare a espropriare i terreni ai contadini per metterci, al posto delle coltivazioni, pannelli fotovoltaici e pale eoliche.E dunque mi sono chiesto: ma lei cosa mangia di solito? Insalata di batterie elettriche con contorno di pannelli fotovoltaici? Zuppa di pale eoliche in salsa di rinnovabili? Perché, vede, se si distruggono i campi, non ci resterà altro. Di qui la mia curiosità di vederla a tavola per capire se davvero si nutre di semiconduttori in silicio. O di pastasciutta, come sembrerebbe a guardarla in foto. Come lei saprà fino al 2021 tutto ciò era vietato: gli impianti fotovoltaici si potevano mettere solo su aree dismesse e non al posto di campi coltivabili. Poi è arrivato san Mario Draghi che ha tolto il vincolo e ha dato possibilità a tutti, anche a società private, di espropriare terreni coltivati nel nome del supremo interesse green (decreto semplificazioni, 31 maggio 2021). L’altro giorno il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, in un sussulto di lucidità, ha detto: proviamo a mettere fine a questo scempio. E all’improvviso lei, che in genere sonnecchia distratto, s’è ridestato per sbarrargli la strada. Così qualche giornale s’è perfino accorto del fatto che lei esiste.Cosa, quest’ultima, non scontata. A dicembre, per dire, lei mollò la Cop28 a Dubai prima del termine e nessuno se ne accorse. Mentre i suoi colleghi discutevano ancora il documento finale lei era già in uno studio tv italiano con una racchetta da ping pong in mano, eppure il fatto passò inosservato. Il suo collega inglese fece lo stesso e ne nacque una bufera internazionale. Per lei no. Che lei ci sia o no, evidentemente, non cambia nulla. E in effetti anche di quella sua comparsata tv non resta traccia memorabile. Come in nessuna delle altre, per altro.Pure al governo non ha fatto nulla per essere ricordato. A parte, l’esordio, quando sbagliò ministero. «Sono già al lavoro per la Pubblica amministrazione», twittò garrulo. L’avvertirono dell’errore e lei si dimostrò preparatissimo sul nuovo incarico: «Ambiente? Ma come si chiama ora il ministero?». Poi andò a Bruxelles dimostrando di non conoscere il nome del mercato del gas, le istituzioni Ue e soprattutto l’inglese. «Soddisfatto del compromesso?», le chiese un cronista britannico. E lei, compiaciuto: «Grazie dei complimenti». Però sa commuoversi, come quest’estate quando una ambientalista le confessò di essere in preda a ecoansia. Giù lacrime a non finire. Mai quanto vengono a noi nel vederla ancora ministro, però.Geometra, laureato in economia, poi commercialista, già repubblicano, vicesindaco, assessore, in Forza Italia dal 1994, raccontano che quando Berlusconi lo incontrò dopo trent’anni di militanza chiese: «Ma lui chi è?». Eppure era già coordinatore del partito in Piemonte, carica che dovette lasciare nel 2018 dopo un crollo elettorale. «Ha perso il contatto con il territorio», disse il suo successore. Ma perdere il contatto era il male minore. Ora infatti il territorio lo vuole coprire di pannelli fotovoltaici, senza rendersi conto che con i pannelli fotovoltaici non si mangia. O, forse, si mangia troppo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.