2021-12-19
Pfizer: «Due dosi non bastano più. Tre pure alla fascia 6 mesi-5 anni»
Anthony Fauci (Anna Moneymaker/Getty Images)
Battuta d’arresto nelle sperimentazioni in corso. Anthony Fauci: «L’autorizzazione slitta».L’incubo terza dose si allarga ai più piccoli. Pfizer si è accorta che due iniezioni di vaccino non bastano a garantire l’immunità nella fascia 6 mesi-5 anni, sulla quale sono ancora in corso le sperimentazioni, perciò aumenta il carico farmacologico dai neonati in su. Una pessima notizia. L’azienda aveva sbandierato il ridotto dosaggio come prova di maggiore attenzione e cautela nelle primissime tappe dello sviluppo infantile, mentre adesso fa dietrofront. «Non sono stati identificati problemi di sicurezza e la dose da tre microgrammi ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole nei bambini di età compresa tra 6 mesi e meno di 5 anni», ha messo le mani avanti Pfizer, per scongiurare illazioni sulla pericolosità dei trial clinici in quelle creature. «La decisione di valutare una terza dose riflette l’impegno delle aziende a selezionare attentamente la dose giusta per massimizzare il profilo rischio-beneficio», ha aggiunto. In poche parole, due punturine non renderebbero i piccoli dei supereroi capaci di sconfiggere il mostro Covid e c’è bisogno di un ulteriore atto di eroismo, parafrasando la campagna mediatica pro vaccino ai minori. Zero informazioni da Pfizer su quello che stanno passando i piccoletti, molti ancora in fasce, per testare un farmaco inutile nella maggior parte di loro. Se infettati reagiranno con sintomi lievi, a rischio di avere una forma grave sono «per esempio bambini obesi o con malattie croniche», precisava due giorni fa la professoressa Liviana Da Dalt, direttore dl dipartimento salute della donna e del bambino dell’Azienda ospedale università di Padova. Basterebbe immunizzare i bimbi con situazioni sanitarie delicate, invece l’idea è di immolarli tutti nell’arena vaccinale davanti a pediatri e virostar urlanti supposti benefici. Intanto l’annuncio di Pfizer rappresenta una battuta d’arresto nelle sperimentazioni in corso, e si allungheranno i tempi per ottenere il via libera alle somministrazioni nell’ultima fascia non ancora vaccinata contro il Covid. «Un’autorizzazione all’uso di emergenza per bambini così piccoli non sarà probabile fino al secondo trimestre del 2022», ha detto alla Cnn Anthony Fauci, direttore del National institute of allergy and infectious diseases. «Speravamo che potesse essere nel primo trimestre», ha dovuto ammettere l’immunologo statunitense, consulente della Casa Bianca. Ci sarà rimasto male anche il nostro sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che pochi giorni fa dichiarava: «Confidiamo che già entro fine marzo prossimo possa arrivare anche il vaccino per i più piccoli. Attendiamo con grande fiducia il lavoro della scienza». Pfizer cambia i dosaggi, già sono ultradimezzati nelle sperimentazioni in corso, pur di raggiungere quante più fasce possibile della popolazione, però non saranno più due punture. «Abbiamo deciso di modificare ciascuno degli studi pediatrici per incorporare una terza dose alla serie», originariamente non prevista, ha comunicato Kathrin Jansen, capo della ricerca sui vaccini di Pfizer, in una teleconferenza con gli investitori. L’azienda dunque testerà un ulteriore richiamo anche nei bambini più grandi, mentre per i ragazzi di 16 e 17 anni i booster sono stati autorizzati la scorsa settimana. Perplesso si è mostrato Isaac Bogoch, specialista in malattie infettive dell’Università di Toronto: «Non possiamo trattare i bambini come piccoli adulti». Paul Offit, un esperto di vaccini presso il Children’s Hospital di Filadelfia, ha criticato la mossa di Pfizer, affermando che le prove fino ad oggi mostrano che due dosi del vaccino proteggono ancora da malattie gravi. Quello che si cercherebbe adesso non è più «solo la protezione contro la malattie gravi, ma la protezione contro le infezioni», ha commentato su Nbcnews. Però «questo non è un obiettivo che abbiamo per altri vaccini».
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
Continua a leggereRiduci
«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)