2024-05-08
Per evitare i guai Sala si aggrappa a Salvini
Beppe Sala (Imagoeconomica)
L’ex manager spera nell’intervento del ministro per sanare gli abusi edilizi. E critica: «Così è difficile investire».Il sindaco Beppe Sala si attacca al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per non perdere gli operatori immobiliari su Milano e soprattutto per non pregiudicare la sua carriera politica. Travolto dalle inchieste sull’urbanistica, il primo cittadino milanese non può far altro che sperare in un provvedimento che condoni la situazione di stallo in cui versa il capoluogo lombardo. Paradosso vuole che sia quindi proprio il segretario della Lega, da sempre bistrattato dal centrosinistra, l’unico che potrebbe rimettere in sesto una situazione sempre più complicata per l’amministrazione comunale. A quanto risulta alla Verità, Salvini ci starebbe lavorando da tempo. Dovrebbe chiamarsi norma salva-Milano e sarà inserita nel decreto Salva casa che sarà approvato in Consiglio dei ministri entro la fine di maggio. In questo modo saranno sanate tutte le pratiche del passato, mentre sul futuro servirà un intervento normativo. Del resto, dopo la nona inchiesta su un grattacielo che avrebbe dovuto sorgere dentro un cortile nel quartiere Isola (anche qui autorizzato come semplice ristrutturazione tramite Scia invece che come costruzione), la possibilità è che la maggior parte dei progetti immobiliari vengano bloccati. Si parla di quasi 200 opere finite nel mirino della magistratura, tra dirigenti, tecnici comunali e imprenditori finiti sotto indagini. Se non è una nuova Tangentopoli, poco ci manca. Del resto, il gip Mattia Fiorentini è stato molto chiaro nel dispositivo di sequestro dell’area di via Lepontina. Ha parlato «di violazione dell’abc dei principi costituzionali» e sottolineato che siamo in presenza di un «sistema urbanistico e di titoli edilizi semplificati e in deroga ai principi fondamentali della materia». Per di più, nel dispositivo si parla espressamente di come «la commissione per il Paesaggio» non garantisce «indipendenza e trasparenza, in quanto composta da professionisti architetti nominati personalmente dal sindaco che esercitano la libera professione a Milano e per cui ricevono parcelle da quegli stessi operatori privati i cui progetti vengono sottoposti alla valutazione della Commissione». Da Sala, però, non arriva al momento alcuna autocritica. «Gli operatori immobiliari in parte stanno già decidendo che non si riesce a investire a Milano. Questa non vuole essere un’accusa ma una constatazione e lo stiamo già vedendo dagli oneri di urbanizzazione che stanno scendendo moltissimo», ha detto ieri Sala commentando le ultime notizie. «La situazione è complessa ed è inutile negarlo. Non stiamo parlando in questi anni di un’applicazione superficiale delle regole da parte nostra e degli uffici, ma di qualcosa che noi abbiamo voluto, cioè di estrema consapevolezza. Non stiamo parlando di interessi personali da parte di nessuno. Stiamo parlando di una interpretazione di quello che sono le regole: io continuo a essere convinto che noi abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto». E a chi gli chiedeva se il decreto che aveva annunciato il ministro Matteo Salvini potrebbe essere una soluzione, Sala ha spiegato che «non si capisce quando questo potrà avvenire. È chiaro che sarebbe auspicabile che sia qualcosa che nasce da una riflessione generale, in cui anche la procura possa essere coinvolta». Il sindaco di Milano non crede «che colpi di mano possano essere utili, ma una soluzione va trovata», però allo stesso tempo dice di guardare con interesse a quello che sta facendo il governo». Anche perché è l’unica speranza per salvarsi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.