2024-04-09
Il Papa e Tucho fanno i ratzingeriani e condannano aborto e teoria gender
Cardinal Víctor Manuel «Tucho» Fernández (Ansa)
Il prefetto dell’ex Sant’Uffizio firma una Dichiarazione sulla dignità umana che chiede di rendere reato universale l’utero in affitto e critica eutanasia e transessualismo. «È sbagliato trattare Francesco da eretico».Dopo Fiducia Supplicans, Dignitas Infinita. Dopo il colpo al cerchio (le benedizioni da 15 secondi alle coppie gay), il colpo alla botte: la condanna dell’aborto («grave e deprecabile»), dell’eutanasia e del suicidio assistito («un’offesa contro la dignità della persona»), della maternità surrogata (da «proibire a livello universale»), della teoria gender (che vuole negare la «differenza fondante», la «più bella» e la «più potente», cioè quella tra uomo e donna), del transessualismo (che «minaccia la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento»).Il prefetto della Dottrina della fede, monsignor Víctor Manuel «Tucho» Fernández, ha presentato ieri la nuova Dichiarazione del suo Dicastero, che è stata subito interpretata come una improvvisa sterzata a destra. O un tentativo di riequilibrare il baricentro del Pontificato, in seguito alle proteste - non solo degli ambienti tradizionalisti - per il documento che ha legittimato le benedizioni «pastorali» dei coniugi omosessuali e dei divorziati risposati. Non a caso, stavolta il porporato argentino, vicinissimo a Jorge Mario Bergoglio, ci ha tenuto a sottolineare che si è consultato con la Feria IV, la commissione di teologi ed esperti cui è prassi rivolgersi quando si affrontano aspetti dottrinali. Così non era stato con Fiducia Supplicans, frutto di una sorta di golpetto di Tucho. Un blitz che aveva provocato serio malcontento tra le gerarchie vaticane. La Santa Sede ha offerto un’altra chiave di lettura: il direttore del Dicastero per la comunicazione, Andrea Tornielli, ha scritto che la vera novità «è l’inclusione di alcuni temi portanti del recente magistero pontificio che affiancano quelli bioetici», ovvero «la guerra, il dramma della povertà e dei migranti, la tratta delle persone», financo il cyberbullismo. Tutti argomenti ai quali Dignitas Infinita dedica ampio spazio, per «superare la dicotomia tra quanti si concentrano in modo esclusivo nella difesa della vita nascente o morente dimenticando tanti altri attentati contro la dignità umana e, viceversa, coloro che si concentrano soltanto sulla difesa dei poveri e dei migranti». Più di due mesi fa, mentre infuriava la polemica su Fiducia Supplicans, era però stato lo stesso cardinale a capo dell’ex Sant’Uffizio a rimarcare che il testo in uscita, oltre a occuparsi di «questioni sociali», avrebbe avanzato «una forte critica alle questioni morali come il cambiamento di sesso, la maternità surrogata, le ideologie di genere, eccetera». Un chiaro correttivo alla recente agenda ultraprogressista. Il documento è il frutto di cinque anni di lavoro: la sua stesura è iniziata nel 2019, quando il prefetto della Fede era il gesuita spagnolo Luis Ladaria. È stato completato in occasione del settantacinquesimo anniversario della Dichiarazione universale Onu dei diritti dell’uomo. In un contesto di grande turbolenza nella Chiesa. «Ci sono alcuni vescovi e anche cardinali», ha polemizzato ieri monsignor Fernández, «che trattano il Papa da eretico». Invece, il successore di Pietro si limiterebbe a registrare una «crescita nella comprensione della dignità umana». Sono proprio queste sottigliezze espressive, tuttavia, che continuano a erodere i principi del magistero. Tucho ritiene che «la comprensione della verità da parte della Chiesa si evolva e che essa non cresca sempre nella stessa direzione». Così, in conferenza stampa, ha difeso Fiducia Supplicans e, a chi gli chiedeva se intendesse cambiare l’insegnamento che qualifica come «intrinsecamente disordinati» gli atti omosessuali, il monsignore ha risposto che si tratta di «un’espressione forte» e che se ne potrebbe trovare un’altra «che spieghi più chiaramente cosa intendiamo». Il pendolo politico oscilla alla bisogna. E così, nel Pontificato, persiste la cifra dell’ambiguità. Certo, questo Papa è stato sempre «ratzingeriano» sui valori non negoziabili. Non stupisce leggere che l’utero in affitto «lede gravemente la dignità della donna e del figlio»; che un bimbo «è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto»; che le «leggi di morte degna» vengono erroneamente considerate «coerenti con il rispetto della dignità della persona umana»; che l’ideologia arcobaleno «è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali». Dal punto di vista di Bergoglio, poi, non c’è contraddizione tra il biasimare la pratica del cambio di sesso, il considerare lecito un intervento di assegnazione di genere in caso di «anomalie dei genitali» e «accogliere» gay e trans.Qual è il vero Francesco, allora? Non sarà sfuggito, ad esempio, che negli ultimi libri - quello scritto con Fabio Marchese Ragiona e l’intervista a Javier Martínez-Brocal - il Papa si è sforzato di trasmettere un messaggio: il gruppo dei conservatori è una specie di settore deviato, l’autentico erede di Benedetto XVI è lui. L’argentino cerca di normalizzarsi? Oppure blandisce l’opposizione, nell’anno in cui il Sinodo sulla sinodalità potrebbe introdurre riforme rivoluzionarie?Ad ogni buon conto, ieri Tucho ha precisato: «Papa Francesco non parlerà mai ex cathedra», non proclamerà dogmi, ma ciò non significa che si possa non dargli retta. Un avviso ai Burke e ai Müller: vi abbiamo dato un documento ufficiale, ora rientrate nei ranghi. A Santa Marta sanno che Dignitas Infinita non basta a domare l’incendio.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.