2024-09-17
A San Pietro il Papa confessa quelli che hanno peccato contro i migranti
Per il Papa è peccato mortale respingere i migranti (Ansa)
A ottobre il rito penitenziale. Dovrà chiedere perdono anche chi critica il Sinodo e usa la dottrina «come pietra da scagliare».Pentitevi, voi che avete violato l’undicesimo comandamento. Quello che, alla lista evidentemente incompleta che risaliva ai tempi di Mosè, ha appena aggiunto papa Francesco: ricorda di accogliere il migrante. E voi, cattolici che vi permettete di credere nei dogmi di fede, anziché nel Sinodo sulla sinodalità: confessatevi. E pure voi, che con la macchina a benzina danneggiate l’ambiente: fate penitenza. Come comunica la Diocesi di Roma, di cui egli è il vescovo, questo è il desiderio del Pontefice in persona. In vista della prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo, ossia il secondo round del vertice iniziato nel 2023, che è in programma dal 2 al 27 ottobre, il primo del mese si terrà a San Pietro una «celebrazione penitenziale», presieduta da Jorge Mario Bergoglio, durante la quale verrà chiesto perdono. Perdono per gli aborti? Perdono per la liberalizzazione di pratiche di eutanasia? Perdono per la scristianizzazione dell’Occidente? Macché; la supplica servirà a espiare il peccato dei controlli alla frontiera, dei porti chiusi, delle espulsioni dei clandestini. Nel documento che annuncia la cerimonia si legge, infatti, che dopo l’ascolto «di tre testimonianze di persone che hanno subito il peccato: il peccato degli abusi; il peccato della guerra; il peccato dell’indifferenza di fronte al dramma presente nel fenomeno crescente di tutte le migrazioni», «si procederà con la confessione di alcuni peccati». Tra essi, figura il «peccato contro il creato, contro le popolazioni indigene, contro i migranti». Matteo Salvini è avvisato: se vuole restare in comunione con il vicario di Cristo, la smetta di sgranare rosari e vada a scusarsi per aver fermato gli sbarchi. Chissà se, per amministrare il sacramento in questa giornata speciale, Francesco si farà dare una mano dalla ciurma di Luca Casarini. Don Mattia Ferrari, del cui ultimo libro - ovviamente dedicato ai migranti - Bergoglio ha vergato la presentazione, è pure già consacrato. Gli basta indossare la stola e ideare le penitenze. Cosa sarà ordinato a chi si era rifiutato di spalancare le porte ai clandestini? Trenta giorni di servizio a bordo della Mare Jonio, ormai sostenuta pure dalla Cei? Il volontariato a Lampedusa? L’intercomunione con gli stranieri musulmani, i quali praticano sì un’altra religione, però, come ha confermato il Papa, hanno solo trovato una strada diversa per arrivare a Dio?La lista degli illeciti, stilata in occasione del rito a San Pietro, combina in maniera creativa cose antiche e cose nuove. O meglio, cose inventate di sana pianta. Al «peccato contro la famiglia», ad esempio, si unisce quello «contro le donne» e «i giovani». Badate bene: i «giovani», non i «mai nati», i feti abortiti. Al «peccato contro la pace» e al «peccato degli abusi», poi, si aggiungono peccati francamente bizzarri, tipo quello «della dottrina usata come pietre da scagliare contro». Rischierebbero una reprimenda persino certi predecessori del Papa argentino: non citiamo Benedetto XVI, ma Pio IX, per nominarne uno dei tanti, pubblicò un Sillabo che condannava le eresie del liberalismo, dell’ateismo, del comunismo, del socialismo e dell’indifferentismo. Potrebbero essere colti in fallo pure illustri santi: Tommaso d’Aquino scrisse la Summa contra gentiles, che si prestava parecchio a essere usata «come pietra da scagliare contro» gli eretici. Sant’Agostino si permise di redigere il celebre De civitate Dei contra paganos: con un titolo del genere, il vescovo d’Ippona si è accusato da sé.La dottrina trasformata in clava è dunque un peccato; il Sinodo sulla sinodalità utilizzato per demolire il magistero, invece, è una virtù. Tant’è che gli scettici, si scopre consultando l’elenco che è stato diffuso, sono rei di «peccato contro la sinodalità», che equivale alla «mancanza dell’ascolto, comunione e partecipazione di tutti». Tutti, tranne quelli che manifestano dubbi sui cedimenti della Chiesa: costoro si possono, si debbono escludere. Eventualmente, è preferibile privarli di casa e stipendio, com’è capitato al cardinale Raymond Leo Burke, colpevole di «conservatorismo». Ecco il modo in cui la Chiesa «che vuole camminare insieme» spera di trovare un momento per «riconciliarsi»: i ribelli alla linea pro migranti e pro riforme lassiste avranno l’occasione di abiurare ed essere reintegrati. Più che il pentimento, qui si esige la resa.«Chi esprimerà la richiesta di perdono», spiegano la Diocesi di Roma e la segreteria del Sinodo, «lo farà a nome di tutti i battezzati». Dunque, se anche voi siete tra i lazzaroni che respingono i migranti e credono nell’ortodossia cattolica, non preoccupatevi. Se non riuscirete a essere presenti a San Pietro, potrete seguire l’evento in diretta «sui media vaticani» ed essere assolti in contumacia. Al termine della confessione, «il Santo Padre rivolgerà, a nome di tutti i fedeli, la richiesta di perdono a Dio e alle sorelle e i fratelli di tutta l’umanità». Un gesto pensato per dimostrare che «lo sguardo interiore della Chiesa» è concentrato sui «volti delle nuove generazioni», le quali riceveranno «il segno che il futuro della Chiesa sono loro, e che la richiesta di perdono è il primo passaggio di una credibilità di fede e missionaria che deve essere ristabilita». Ai fratelli di Greta Thunberg, in fin dei conti, non interessa nulla della risurrezione della carne, della comunione dei santi, della remissione dei peccati, a meno che non siano il peccato di difendersi dalle aggressioni di Hamas, il peccato di «rubare» la terra agli indios, o il peccato di sgasare in centro città con un’auto a gasolio. La Chiesa, semplicemente, si adegua ai tempi. E se per caso ci fosse qualche giovane davvero cattolico? Non perda tempo: corra a confessarsi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.