2024-09-24
Orcel non rinuncia anzi rilancia su Commerzbank: sale al 21% per arrivare al 29,9%
L'ad di Unicredit, Andrea Orcel (Imagoeconomica)
Unicredit difende l’operazione: «Benefici all’Europa e a ciascun Paese».Unicredit non molla la presa su Commerzbank e prenota il 21% del capitale. Nonostante le barricate alzate dai sindacati locali e lo stop del governo di Berlino (alla faccia dell’unione dei capitali) che non vuol far finire la banca tedesca in mani italiane definendo l’operazione un «attacco ostile». La sfida è aperta: il gruppo guidato da Andrea Orcel ieri ha infatti annunciato in una nota di aver presentato istanza regolamentare per l’acquisizione di una partecipazione superiore al 10% e fino al 29,9% in Commerzbank. E nel frattempo, ha sottoscritto strumenti finanziari su una quota di circa l’11,5% della banca tedesca. «Il relativo regolamento in azioni può avvenire solo subordinatamente all’ottenimento delle relative autorizzazioni», viene aggiunto nel comunicato. Dove si spiega che la posizione complessiva di Unicredit, unitamente alla partecipazione del 9% circa comunicata in precedenza, ha quindi raggiunto circa il 21%. La nota, con termini tecnici, dice però anche altro. Ovvero che Unicredit si tiene le mani libere: «La maggior parte dell’esposizione economica» della banca «è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell’esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania». I vertici dell’istituto di Piazza Gae Aulenti sono convinti che ci sia «un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in Unicredit, a beneficio dell’intera Germania e di tutti i suoi stakeholder», viene sottolineato nel comunicato. Dove si ricorda anche che l’operazione è «in linea con quanto evidenziato nel recente rapporto della Commissione europea», ovvero che una forte unione bancaria in Europa può svolgere «un ruolo cruciale per il successo economico dell’intero continente e, attraverso quest’ultimo, di ciascun Paese». E che «la crescita e la competitività del sistema bancario tedesco sono fondamentali sia per l’economia tedesca che per l’Europa nel suo complesso».Commerzbank teme che una quota significativa dei suoi oltre 25.000 clienti tra le imprese possa andarsene dopo un’eventuale fusione. I sindacati fanno opposizione e il governo tedesco ha annunciato venerdì che non avrebbe venduto altre azioni Commerz «fino a nuovo avviso», sottolineando che la strategia «è orientata all’indipendenza». Ieri al ministero delle Finanze tedesco lo hanno ribadito: «Il governo sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank. Non siamo a favore di un’acquisizione. Lo abbiamo comunicato a Unicredit», è la dichiarazione raccolta dall’agenzia Ansa. E a parlare è stato anche il cancelliere, Olaf Scholz: «Attacchi non amichevoli, acquisizioni ostili non sono una buona cosa per le banche. Il governo si è posizionato in modo netto, noi riteniamo che non sia adeguato in Europa e in Germania procedere con metodi non amichevoli, senza alcuno spirito di cooperazione e senza concordare nulla, per partecipare a un’impresa», ha concluso. Eppure le dichiarazioni di Orcel descrivono uno scenario diverso. «Siamo stati chiamati perché il governo tedesco voleva vendere», ha detto il banchiere in un’intervista al Messaggero. Raccontando di aver fatto, quest’estate, la spola fra la vacanza con la famiglia al mare e la Germania. Chissà se Berlino alzerà barricate anche per l’accordo firmato ieri dalla francese Bnp Paribas con Hsbc per l’acquisizione delle attività di private banking in Germania, «con l’ambizione di portare il suo asset under management a oltre 40 miliardi». E in ballo, anche in questo caso, ci sono le pmi e il segmento di clientela degli imprenditori e delle famiglie tedeschi. La chiusura della transazione è prevista per il secondo semestre del 2025, una volta ottenute le approvazioni normative. Vedremo.Intanto, però, il giudizio sulla partita Unicredit-Commerzbank del quotidiano tedesco Handelsblatt, affidato a un editoriale del suo corrispondente, Frank Wiebe, è assai diverso da quello del sindacato e del governo: la banca guidata da Orcel «sarebbe un buon partner» e «proteggersi da un’acquisizione di Commerzbank fa più male che bene». Il mercato tedesco è frammentato e «può prosperare solo nella dimensione europea». E ancora: «Chi sogna campioni bancari nazionali può solo dire: “Dream on!”. Il governo tedesco non dovrebbe quindi ostacolare l’acquisizione della Commerzbank». Nel frattempo, in Borsa ieri Commerzbank ha prima reagito alzando la testa e poi ha virato in negativo dopo il niet di Scholz chiudendo con un -6,12% mentre il titolo Unicredit ha lasciato sul terreno di Piazza Affari il 3,3%.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.