2022-02-01
Olimpiadi, tasse ridotte ai manager
Vincenzo Spadafora (Ansa)
I dirigenti dei Giochi 2026 godranno di agevolazioni fiscali grazie a un emendamento di Spadafora: infilata nel Milleproroghe la norma che era stata esclusa dalla manovra.L’avevamo lasciato a novembre, durante la trasmissione Che Tempo che Fa, mentre annunciava di essere omosessuale. L’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è un po’ scomparso dai riflettori negli ultimi tempi. I bollettini parlamentari lo hanno segnalato nelle ultime settimane come tra i più attivi nel sabotare la salita del presidente del Consiglio Mario Draghi al Colle. Prima dell’inizio delle votazioni lo aveva anche annunciato pubblicamente: «Se Draghi va al Colle non sarà semplice formare un altro Governo». Ma Spadafora ha comunque continuato a muoversi nei dietro le quinte parlamentari, in particolare in ambito sportivo a difesa dei manager che aveva nominato durante il suo mandato. Accade così che negli scorsi giorni proprio l’ex ministro abbia presentato un emendamento per modificare alcune norme urgenti in materia tributaria contenute nel decreto “mille proroghe” che riguardano gli emolumenti corrisposti alla Fondazione «Milano Cortina 2026», comitato preposto all’organizzazione degli omonimi Giochi olimpici che si terranno il prossimo 2026. La vicenda va avanti da 2 anni. Nel 2020 l’allora Governo (o, verrebbe da dire l’allora ministro) aveva infilato una norma nel decreto olimpico che avrebbe permesso a tutti i manager e dipendenti del Comitato organizzatore di pagare le tasse solo sul 30% del loro stipendio. Un provvedimento a carico dello Stato che avrebbe pesato 50 milioni di euro sulle casse pubbliche. Ne era nata una mezza guerra interna ai grillini, con accuse e contro accuse da una parte e dell’altra. Chiaramente il governo di Giuseppe Conte aveva di fatto messo la polvere sotto il tappeto, anche grazie all’emergenza coronavirus e alla pandemia. Infatti non se ne era più parlato. Ma nemmeno un mese fa il governo Draghi aveva deciso di fermare le esenzioni fiscali. Ma ora ecco che uscite dalla porta, rientrano dalla finestra. Va ricordato che Spadafora ha gestito tutta la candidatura e ha nominato Vincenzo Novari come amministratore delegato della fondazione per le Olimpiadi. Con l’emendamento presentato, l’ex ministro grillino chiede di cancellare i commi oggi inseriti nel decreto legge “mille proroghe” e immediatamente in vigore, per ripristinare i benefici fiscali ai manager di Milano Cortina. La norma attualmente in vigore, inserita ai commi 3 e 4 dell’articolo 14 del decreto, elimina il beneficio: «All’articolo 5, comma 6, del decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 maggio 2020, n. 31, in materia di tassazione dei redditi di lavoro dipendente e assimilati derivanti dagli emolumenti corrisposti dal Comitato Organizzatore dei Giochi «Milano Cortina 2026 », le parole « 31 dicembre 2023» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2021 » e le parole «e, per quello intercorrente tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2026, limitatamente al 30 per cento del loro ammontare » sono soppresse» è l’articolo che elimina il beneficio inserito nel milleproroghe. Mentre l’emendamento 14.36 a firma dell’ex ministro, che recita semplicemente «Sopprimere i commi 3 e 4» vuole ripristinare in modo sibillino e apparentemente anonimo il beneficio fiscale: non è stato dichiarato inammissibile. In questo modo Novari e i manager di Cortina - Milano 2026, sullo stipendio annuo lordo, potrebbero non pagare le tasse o comunque le pagheranno in modo inferiore rispetto alla regola generale prevista innanzitutto dall’articolo 53 della Costituzione. Nel caso di uno stipendio da 500.000 euro all’anno, in pratica, con l’emendamento Spadafora si dovranno sborsare poco più di 60.000 euro di tasse, mentre senza la tassazione sarebbe di almeno 200.000 euro.
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