<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/oggi-in-edicola-2650186584.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="particle-1" data-post-id="2650186584" data-published-at="1612051182" data-use-pagination="False">
        Il villaggio di Baghouz nella provincia orientale siriana di Deir Ezzor (Getty Images)
    
Dopo la caduta di Bashar al-Assad e l’ascesa di Ahmad al-Sharaa, lo Stato Islamico riemerge dalle rovine della Siria. Nelle province orientali, tra Deir Ezzour e l’Eufrate, i jihadisti tornano a colpire approfittando del vuoto di potere e del caos politico.
        Carlo Galli (Ansa)
    
Il filosofo: «Chi usa la nuova tecnica per accrescere il suo potere finge che il progresso sia inevitabile. Un’alternativa politica, però, deve sempre esistere: si chiama libertà».
        Alberto Stefani (Imagoeconomica)
    
Il leghista in corsa per il Veneto: «È vero, qui mancano lavoratori, ma serve formazione tecnica, non immigrazione incontrollata».







