Testa di ponte ucraina sulla sponda del fiume occupata dai russi, che attaccano massicciamente nel Sud.
Testa di ponte ucraina sulla sponda del fiume occupata dai russi, che attaccano massicciamente nel Sud.Secondo l’aggiornamento quotidiano di intelligence del ministero della Difesa britannico, l’inizio della controffensiva ucraina intorno a Bakhmut sarebbe cresciuta di intensità ed efficacia. In particolare, gli 007 inglesi scrivono su Twitter: «Come parte della sua più ampia controffensiva, l’Ucraina ha preso slancio nei suoi assalti intorno a Bakhmut nell’oblast di Donetsk. In un’operazione multi-brigata le forze ucraine hanno compiuto progressi sia sul lato settentrionale sia su quello meridionale della città». Inoltre, per la Difesa britannica «ci sono poche prove che la Russia mantenga riserve significative a livello operativo delle forze di terra che potrebbero essere utilizzate per fronteggiare le molteplici minacce che sta ora affrontando in settori ampiamente separati, da Bakhmut alla sponda orientale del fiume Dnipro, a oltre 200 km di distanza».Ieri mattina gli ucraini, dopo quattro giorni di tentativi, hanno attraversato il fiume Dnipro a Kherson con un gruppo composto da un centinaio di incursori e uomini delle unità di assalto di Kiev. I militari ucraini sono riusciti ad arrivare sulla riva sinistra e, mentre scriviamo, si sono nascosti tra i palazzi in macerie vicino al ponte Antonovsky, nella zona occupata dai russi che sui loro canali Telegram ammettono il momento difficile: «Il nemico ha preso una porzione di terra lunga circa 150 metri da almeno quattro giorni. Le nostre unità si sono dovute ritirare dall’area, due gruppi sono stati costretti ad evacuare. Gli ucraini stanno aumentando di numero».Della controffensiva ucraina ha parlato - seppur con molta cautela - il viceministro ucraino della Difesa, Hanna Maljar che, nel suo canale Telegram, ha scritto: «Durante la settimana, a seguito del miglioramento della posizione operativa tattica e dell’allineamento della linea del fronte, l’area dei territori liberati al sud è stata aumentata di 17 chilometri quadrati. In generale, dall’inizio dell’offensiva, l’area liberata a sud è di 130 chilometri quadrati». Mentre nella serata di ieri Hanna Maljar su Telegram ha affermato che l’esercito ucraino ha liberato il villaggio di Rivnopil, nella regione di Donetsk: «Le forze di difesa hanno riportato Rivnopol sotto il nostro controllo».E i russi? Non stanno certo a guardare, visto che il Cremlino ha riposizionato le truppe russe nell’Ucraina orientale dopo gli spostamenti conseguenti alla crisi della rivolta della Wagner e stanno attaccando massicciamente nella regione di Odessa, nell’Ucraina meridionale, con missili e droni, come ha reso noto il portavoce dell’amministrazione militare regionale Sergiy Bratchuk. A questo proposito il comando operativo Sud delle forze armate di Kiev ha reso noto che «la difesa aerea sta lavorando nella regione di Odessa. I residenti sono stati invitati a rimanere nei rifugi. I combattimenti sono in corso, la difesa aerea sta funzionando, anche sulla città»; mentre l’aeronautica ucraina ha affermato di aver abbattuto nella notte due missili da crociera Kalibr su tre, lanciati da un sottomarino russo nel Mar Nero, sette droni Shahed su otto e tutti e quattro i droni di tipo sconosciuto, con i quali i russi hanno attaccato l’Ucraina.Per contro, Igor Konashenkov, capo del dipartimento dell’informazione e delle comunicazioni esterne del ministero della Difesa russo, nonché portavoce ufficiale dello stesso, ha dichiarato che le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto 19 droni ucraini: «Durante le ultime 24 ore, 19 veicoli aerei senza pilota ucraini sono stati distrutti nelle aree vicino agli insediamenti di Privolye, Rubezhnoye, Zaliman e Belogorovka nella Repubblica popolare di Lugansk, Vladimirovka e Spornoye nella Repubblica popolare di Donetsk, Mirnoye e Ocheretovatoye nella regione di Zaporozhia e a Proletarka nella regione di Kherson».Nella giornata di ieri si è anche saputo, attraverso una nota del ministero della Difesa britannico, che più di 17.000 reclute ucraine sono state addestrate dalla Gran Bretagna e dai suoi alleati nell’ultimo anno per aiutare Kiev a combattere. Le reclute «sono state sottoposte a un programma estenuante di cinque settimane per trasformarle da civili a soldati». Si tratta dell’operazione Interflex, iniziata nel giugno del 2022, alla quale partecipano oltre che la Gran Bretagna nove nazioni partner: Canada, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Lituania e Paesi Bassi.L’instabilità di questi ultimi giorni a Mosca ha fatto sì che la Polonia rafforzasse i controlli al confine con la Bielorussia anche nel timore che una parte dei miliziani della compagnia militare privata Wagner si stabilisca a Minsk e il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha affermato: «Dopo aver dato istruzioni al 18° Reggimento di ricognizione di Bialystok, ho incontrato anche i soldati delle forze terrestri polacche in servizio lungo il muro al confine con la Bielorussia. Abbiamo visto ancora una volta quanto sia importante questa recinzione di 206 chilometri. Gli eventi che si sono verificati in Russia l’altro ieri dimostrano l’alto grado di imprevedibilità di tutto ciò che accade in quel Paese».
2025-11-12
Viale Papiniano, il cantiere finisce sotto sequestro: per la Procura è nuova costruzione abusiva
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Dopo le inchieste dell’estate scorsa, arriva il provvedimento della magistratura: bloccato il palazzo di otto piani che avevamo raccontato su La Verità. Secondo i pm, dietro la Scia di ristrutturazione si nascondeva un intervento fuori scala, privo di piano attuativo e permesso di costruire.
In agosto era soltanto uno dei tanti cantieri finiti sui tavoli della procura di Milano tra le decine di filoni dell'inchiesta urbanistica. Oggi, quelle carte sono diventate un fascicolo giudiziario. E' stato disposto il sequestro preventivo dell’area di viale Papiniano 48, dove la società Papiniano 48 Srl stava realizzando un edificio residenziale di otto piani e due interrati al posto di un vecchio laboratorio commerciale di tre piani.
Secondo il decreto firmato il 10 novembre dal pubblico ministero Giovanna Cavalleri, con la co-firma del sostituto Luisa Baima Bollone e coordinanti dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, si tratta a tutti gli effetti «di una nuova costruzione in assenza di valido titolo edilizio». Il provvedimento, emesso d’urgenza, ordina il blocco immediato dei lavori «per evitare l’aggravamento delle conseguenze del reato e l’ulteriore avanzamento dell’edificio abusivo».
Gli indagati sono Mauro Colombo, direttore dei lavori e progettista, e Salvatore Murè, amministratore unico della Papiniano 48 Srl e della Murè Costruzioni. Entrambi sono accusati di lottizzazione abusiva e costruzione senza permesso di edificare, in violazione del Testo unico dell’edilizia.
La storia del cantiere — già raccontata questa estate dalla Verità — era iniziata con una Scia edilizia (Segnalazione certificata di inizio attività) presentata nel 2021 come “ristrutturazione con demolizione e ricostruzione”. In realtà, scrive la Procura, l’intervento “consiste nella demolizione integrale di un fabbricato e nella costruzione di un nuovo edificio di otto piani fuori terra e due interrati, con caratteristiche morfologiche e volumetriche completamente diverse”.
In altre parole: non un recupero, ma una nuova costruzione. E non una qualsiasi. L’immobile, una volta completato, avrebbe superato i 25 metri di altezza e i 3 metri cubi per metro quadrato di densità, soglie che — spiega il decreto — obbligano per legge a un piano attuativo o una lottizzazione convenzionata. Nessuno dei due strumenti era stato approvato.
Il Comune di Milano aveva già sospeso i lavori nel maggio 2024, rilevando «caratteristiche dimensionali e morfologiche eccedenti i limiti consentiti» e avviando un procedimento di annullamento d’ufficio della Scia. La società, tuttavia, ha ripreso il cantiere nell’autunno di quest’anno, dopo aver tentato — invano — di trasformare la pratica in un permesso di costruire convenzionato tramite un accordo con Palazzo Marino.
Il 16 ottobre scorso la Papiniano 48 Srl ha comunicato la ripresa dei lavori “a prescindere dall’esito del procedimento”, e pochi giorni dopo gli agenti della Polizia Locale hanno documentato la gettata del primo piano in cemento armato. Da qui l’intervento urgente della Procura.
Nel decreto si parla esplicitamente di una vicenda “sovrapponibile” ad altri cantieri già finiti sotto sequestro — come quelli di via Crescenzago e via Cancano — e di una “prassi illegittima” consolidata negli anni, in cui opere edilizie ad alto impatto urbanistico venivano impropriamente qualificate come ristrutturazioni per evitare piani attuativi e permessi di costruire.
La Procura ricorda anche la circolare comunale del 2023, sospesa la scorsa primavera, che aveva aperto la strada a interpretazioni “elastiche” dell’articolo 41-quinquies della legge urbanistica, quello che impone limiti di altezza e densità. «Tale disposizione — scrivono i magistrati — esprime un principio fondamentale della pianificazione, non derogabile da circolari o leggi regionali».
Il terreno di viale Papiniano 48, inoltre, è sottoposto a vincolo paesaggistico e rientra nel “Nucleo di Antica Formazione” del Comune, oltre che nel vincolo regionale “Naviglio Grande – Nucleo rurale di interesse paesaggistico”. Per la Procura, la trasformazione dell’area «comporta una lesione irreversibile dei beni tutelati dalla normativa urbanistica e ambientale».
L’edificio preesistente era basso, a uso commerciale, compatibile con il tessuto storico. Il nuovo, con otto piani e due interrati, cambierebbe completamente la morfologia dell’isolato.
Il sequestro di viale Papiniano arriva in un momento cruciale per l’amministrazione milanese, ancora alle prese con le inchieste sull’urbanistica che hanno toccato anche dirigenti comunali, professionisti e imprenditori. La stessa delibera di Giunta del maggio 2025 — citata nel decreto — era nata per fare chiarezza dopo mesi di indagini e polemiche.
Ora, con questo nuovo provvedimento, la magistratura sembra consolidare una linea: la stagione delle “Scia creative” è finita.
E quel palazzo che in agosto sembrava solo “troppo alto per essere vero” diventa oggi un simbolo giudiziario del nuovo corso milanese, dove i confini tra ristrutturazione e nuova costruzione non sono più soltanto una questione tecnica, ma un banco di prova per la legalità urbanistica della città.
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Sommati, fanno 700.000 l’anno, un guadagno paragonabile a quello dei giocatori di Serie A e paurosamente vicino alle cifre ottenute da crimini come spaccio, prostituzione e tratta di esseri umani. Indagine a Venezia: 23 provvedimenti cautelari.
Ogni tanto una buona notizia: prime borseggiatrici finalmente in cella. Venti donne e tre uomini, tutti senza fissa dimora. Dopo due anni di inchieste, per la prima volta, si è superato quel continuo entra ed esci dalla galera che aveva caratterizzato questo tipo di figure, beccate di continuo in flagranza e arrestate per poi essere scarcerate poco dopo.
Ecco #DimmiLaVerità del 12 novembre 2025. Il nostro esperto di economia Tobia De Stefano spiega il paradosso dei tassi di interesse che scendono ma il costo dei mutui sale.
2025-11-11
Atp Finals, Musetti si rialza e infiamma Torino: battuto De Minaur ed è ancora in corsa per le semifinali
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Lorenzo Musetti (Ansa)
Alla Inalpi Arena il carrarino conquista la sua prima vittoria alle Atp Finals superando in tre set Alex De Minaur dopo quasi tre ore di battaglia. «La più emozionante della mia carriera». Ora la qualificazione passa dal match con Alcaraz.
Non è stata una partita, ma una prova di resistenza. Lorenzo Musetti ha battuto Alex De Minaur nella seconda gara delle Atp Finals di Torino al termine di quasi tre ore di gioco, imponendosi 7-5, 3-6, 7-5. Un successo che lo mantiene in corsa per la semifinale e, soprattutto, segna un passo in avanti nella sua maturazione sportiva.






