Il nuovo Codice della strada approvato alla Camera inasprisce le sanzioni per chi guida ubriaco o drogato. Freno sui controlli di velocità, ma multe più alte se si sgarra. Obbligo di casco e assicurazione per i monopattini.
Il nuovo Codice della strada approvato alla Camera inasprisce le sanzioni per chi guida ubriaco o drogato. Freno sui controlli di velocità, ma multe più alte se si sgarra. Obbligo di casco e assicurazione per i monopattini.Tolleranza zero su abuso di alcol e droghe, niente autovelox nelle cosiddette «zone 30». Sono tra le norme più significative contenute nel nuovo Codice della strada approvato ieri alla Camera, che ora passa al Senato in attesa di diventare legge. Una riforma fortemente voluta e rivendicata dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, che negli ultimi tempi è stato anche protagonista di un acceso confronto dialettico con alcuni sindaci (tra cui quello dem di Milano, Beppe Sala, e di Bologna, Matteo Lepore) sull’opportunità di applicare in maniera estensiva nei grandi centri urbani il limite di velocità a 30 chilometri orari. Il cuore delle nuove regole, che sono state approvate in aula con 163 voti a favore (quelli di Fdi, Lega e Fi) e 107 contrari (Pd, M5s, Avs e Azione) riguardano la stretta per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto degli stupefacenti. Per quanto riguarda l’alcol, se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, è prevista una multa compresa tra 573 e 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Tra 0,8 e 1,5 grammi per litro la sanzione diventa anche penale, con l’arresto fino a 6 mesi e un’ammenda compresa tra 800 e 3.200 euro e patente sospesa da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, c’è l’arresto da 6 mesi a un anno e un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, con la sospensione della patente da uno a due anni. La sospensione viene raddoppiata se ci si trova a bordo del veicolo di qualcun altro. Nel caso degli stupefacenti, la revoca della patente è prevista in ogni caso: basta che dai test emerga la semplice presenza nel sangue di droga. La sospensione della patente è prevista anche per infrazioni gravi come ad esempio la guida contromano, così come aumentano le sanzioni per chi usa lo smartphone mentre è alla guida: è previsto il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e una multa fino a 1.697 euro che in caso di recidiva sale fino a 2.588 euro. La sospensione della patente, inoltre, può arrivare a tre mesi con la decurtazione da 8 a 10 punti. Maggiore severità è prevista anche per chi abbandona gli animali in strada: si rischiano fino a sette anni di reclusione se oltre ad abbandonare animali si causano incidenti stradali con morti, feriti o lesioni personali gravi. Novità importanti anche sul fronte dei neopatentati: permane infatti il divieto per questi ultimi di guidare veicoli di grossa cilindrata, che viene esteso da uno a tre anni dopo il conseguimento della patente, ma al contempo vengono innalzati i limiti di potenza delle auto che i neopatentati potranno guidare. Il limite sarà 75 kW/t, che sale a 105 kW per veicoli elettrici e ibridi. In tema di veicoli elettrici, c’è l’arrivo di una maggiore regolamentazione per i monopattini, che dovranno avere la targa, potranno esser guidati solo indossando il casco e con una copertura assicurativa. Sui monopattini dovranno essere anche montate le frecce, e non si potrà uscire dai centri urbani, mentre per cicli e motocicli con cilindrata superiore a 120 cc ci sarà la possibilità di andare su autostrade, strade extraurbane e tangenziali. Sempre per i monopattini, chi sarà trovato alla guida senza i documenti prescritti subirà una multa fino a 400 euro. Veniamo ora alle norme che hanno maggiormente sollevato la polemica tra maggioranza e opposizione, e cioè l’utilizzo degli autovelox: i dispositivi potranno essere usati solo nei tratti in cui il limite di velocità è inferiore di non oltre 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice per quel tipo di strada. Ad esempio, su una strada extraurbana con limite generale 110 km/h, non sarà possibile installare un autovelox nei tratti in cui sia previsto a meno di 90 km/h. Dunque, nei tratti urbani sottoposti al limite di 50 km/h non sarà possibile installare gli autovelox nelle famose zone 30. Gli autovelox, inoltre, dovranno essere riconoscibili dai guidatori, con un apposito segnale almeno un chilometro prima e almeno tre chilometri di distanza tra un dispositivo e l’altro. Non ci potrà essere il cumulo delle sanzioni: chi prende più di una sanzione nel giro di un’ora e su un tratto di strada che ricade nella competenza di uno stesso ente proprietario, dovrà pagare solo quella più pesante, aumentata di un terzo. Sanzioni che salgono a 1.084 euro più sospensione della patente per due settimane (un mese in caso di recidiva). «È una bella giornata», ha commentato Salvini, «il nuovo Codice della strada prevede più controlli, più educazione stradale, più rigore». Sul fronte dei contrari, da segnalare la protesta di una serie di associazioni, che hanno optato per lo strumento del «mailbombing» nei confronti dei senatori, in vista dell’approdo del testo a Palazzo Madama.
Diego Fusaro (Imagoeconomica)
Il filosofo Diego Fusaro: «Il cibo nutre la pancia ma anche la testa. È in atto una vera e propria guerra contro la nostra identità culinaria».
La filosofia si nutre di pasta e fagioli, meglio se con le cotiche. La filosofia apprezza molto l’ossobuco alla milanese con il ris giald, il riso allo zafferano giallo come l’oro. E i bucatini all’amatriciana? I saltinbocca alla romana? La finocchiona toscana? La filosofia è ghiotta di questa e di quelli. È ghiotta di ogni piatto che ha un passato, una tradizione, un’identità territoriale, una cultura. Lo spiega bene Diego Fusaro, filosofo, docente di storia della filosofia all’Istituto alti studi strategici e politici di Milano, autore del libro La dittatura del sapore: «La filosofia va a nozze con i piatti che si nutrono di cultura e ci aiutano a combattere il dilagante globalismo guidato dalle multinazionali che ci vorrebbero tutti omologati nei gusti, con le stesse abitudini alimentari, con uno stesso piatto unico. Sedersi a tavola in buona compagnia e mangiare i piatti tradizionali del proprio territorio è un atto filosofico, culturale. La filosofia è pensiero e i migliori pensieri nascono a tavola dove si difende ciò che siamo, la nostra identità dalla dittatura del sapore che dopo averci imposto il politicamente corretto vorrebbe imporci il gastronomicamente corretto: larve, insetti, grilli».
Leonardo
Il fondo è pronto a entrare nella divisione aerostrutture della società della difesa. Possibile accordo già dopo l’incontro di settimana prossima tra Meloni e Bin Salman.
La data da segnare con il circoletto rosso nell’agenda finanziaria è quella del 3 dicembre. Quando il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, parteciperà al quarantaseiesimo vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), su espressa richiesta del re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa. Una presenza assolutamente non scontata, perché nella Penisola araba sono solitamente parchi con gli inviti. Negli anni hanno fatto qualche eccezione per l’ex premier britannica Theresa May, l’ex presidente francese François Hollande e l’attuale leader cinese Xi Jinping e poco altro.
Emmanuel Macron (Ansa)
Bruxelles apre una procedura sull’Italia per le banche e tace sull’acciaio transalpino.
L’Europa continua a strizzare l’occhio alla Francia, o meglio, a chiuderlo. Questa volta si tratta della nazionalizzazione di ArcelorMittal France, la controllata transalpina del colosso dell’acciaio indiano. La Camera dei deputati francese ha votato la proposta del partito di estrema sinistra La France Insoumise guidato da Jean-Luc Mélenchon. Il provvedimento è stato approvato con il supporto degli altri partiti di sinistra, mentre Rassemblement National ha ritenuto di astenersi. Manca il voto in Senato dove l’approvazione si preannuncia più difficile, visto che destra e centro sono contrari alla nazionalizzazione e possono contare su un numero maggiore di senatori. All’Assemblée Nationale hanno votato a favore 127 deputati contro 41. Il governo è contrario alla proposta di legge, mentre il leader di La France Insoumise, Mélenchon, su X ha commentato: «Una pagina di storia all’Assemblea nazionale».
Maria Rita Parsi (Imagoeconomica)
La celebre psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi: «È mancata la gradualità nell’allontanamento, invece è necessaria Il loro stile di vita non era così contestabile da determinare quanto accaduto. E c’era tanto amore per i figli».
Maria Rita Parsi, celebre psicologa e psicoterapeuta, è stata tra le prime esperte a prendere la parola sulla vicenda della famiglia del bosco.






