2025-07-08
«Una notte nell'Idaho: Sangue al college», la docuserie sul caso che sconvolse l'Idaho
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«Una notte nell'Idaho: Sangue al college» (Amazon Prime Video)
Dall’11 luglio su Prime Video, la serie ricostruisce l’omicidio di quattro studenti a Moscow nel 2022 e il caos mediatico e sociale che ne è seguito.Erano le quattro del mattino, all'incirca, la notte compresa fra il 12 e il 13 novembre 2022. Moscow, Idaho, dormiva. Dormivano anche Madison Mogen, Kaylee Goncalves e Xana Kernodle, insieme al fidanzato, Ethan Chapin. Erano giovani, belli: un gruppo di amici che aveva scelto di vivere poco distante dal suo college, non all'interno del campus universitario, ma in una casa presa in affitto. L'avevano scelta con cura, perché ciascuno potesse avere un proprio spazio privato. Le stanze da letto erano sei, due per ogni piano di casa. Ed erano buie, quella notte, dormivano come il resto della cittadina. La stessa cittadina che, a mezzogiorno del 13 novembre 2022, avrebbe saputo che i quattro studenti erano stati ammazzati. Un anonimo ha chiamato la polizia per avvisarla della mattanza. Madison, Kaylee, Xana ed Ethan erano stati pugnalati poco prima dell'alba, sorpresi nel sonno da un assassino senza nome. Perché, non si sarebbe saputo. E nemmeno si sarebbe saputo perché l'omicida avesse deciso di risparmiare le altre due inquiline della casa, studentesse nello stesso college dei ragazzi martoriati.L'Idaho, quella mattina, è entrato in uno stato febbrile, che - complice la popolarità crescente del genere true crime e l'esistenza dei social network - è scaturito poi in un caos mediatico. Parallelamente alla televisione, oltre i giornali e le indagini ufficiali delle forze dell'ordine, persone comuni hanno deciso di darsi anima e cuore a quel caso senza senso apparente. Così, su Facebook è stato creato un gruppo che raccogliesse teorie e prove relative ai quattro omicidi. Oltre duecentocinquantamila persone si sono iscritte, il doppio di quante hanno scelto Reddit per dare sfogo alle proprie teorie. Su TikTok, gli hashtag inerenti al caso hanno superato il miliardo di visualizzazioni e il trend non si è arrestato nemmeno quando un ventottenne è stato consegnato alla polizia, poi giudicato colpevole dei quattro omicidi. Il caso di Moscow, Idaho, è esploso tra le mani degli inquirenti, costretti a destreggiarsi tra le certezze scientifiche e le dicerie di una comunità in costante crescita. Una comunità virtuale che, nel tempo, ha consegnato alla gogna della rete persone estranee ai fatti: ex fidanzati o fidanzate degli studenti uccisi, insegnanti, vicini di casa.Un caos di persone e ipotesi che, a tre anni dai fatti, ha portato Prime Video a voler riavvolgere il nastro. Una notte nell'Idaho: Sangue al college, su Prime Video da venerdì 11 luglio, è la cronaca di quel che è successo allora, non degli omicidi ma delle ripercussioni a tratti devastanti che hanno avuto sulla vita e sul privato di tante, troppe persone. Ivi comprese le famiglie dei quattro, davanti alle telecamere per raccontare il proprio dolore.
Nel riquadro Carlotta Predosin, esperta in sicurezza del patrimonio artistico (IStock)
Polizia di fronte al Louvre (Ansa)
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