2018-12-04
«Non credo agli allarmi sull’Italia. È il momento migliore per investire»
L'ad di Banca Generali Gian Maria Mossa presenta il piano: «Abbiamo davanti un mare di 4.400 miliardi di risparmio gestito La raccolta farà + 30%». Al via la partnership per la consulenza digitale con Saxo Bank, presente in 15 Paesi.Il leone nero di Banca Generali comincia a graffiare gli smartphone italiani. Il colosso delle consulenze finanziarie, presentando il piano industriale alla piazza londinese, annuncia i dettagli della partnership con la banca danese che per prima nel 1998 ha lanciato i servizi digitali: Saxo Bank. L'obiettivo è quello di unire la storia del Leone di Trieste - e quindi la sicurezza patrimoniale legata al brand assicurativo dei prodotti Generali - con le piattaforme più avanzate e la gestione dei patrimoni attraverso smartphone.«Non c'è momento migliore per investire in Italia e abbiamo davanti a noi un oceano blu fatto da 4.400 miliardi di risparmio gestito. Stiamo entrando in una nuova fase di sviluppo con una serie di azioni strategiche che ci consentiranno di marcare ulteriormente il nostro posizionamento distintivo come banca private raggiungendo importanti obiettivi dimensionali e di redditività», ha commentato l'ad Gian Maria Mossa. «Veniamo da un decennio di forte liquidità nel sistema finanziario e abbiamo davanti a noi una serie di incognite legate alle prospettive economiche e monetarie che ci hanno spinto a riflettere sulle migliori opportunità per una crescita sostenibile. I fondamentali dell'Italia non sono cambiati. Non credo agli allarmi sul sistema Paese. Il timore dell'andamento negativo del Pil non deve essere sopravvalutato. Ci sono già stati periodi altalenanti, bisogna guardare, anche in tema di spread, al lungo periodo». Il patrimonio degli italiani nel prossimo quinquennio si sposterà ancora di più dal segmento immobiliare a quello dell'equity. La fine dell'era dei Bot people, l'arrivo del bail in e il cambio di passo dopo la crisi del 2008 legata al crac di Lehman Brothers sono tutti eventi che portano nella direzione di ciò che nei Paesi anglosassoni è chiamato «personal financial service». Già dal 2013 l'istituto ora guidato da Mossa ha lanciato una crescita commerciale abbinata alla solidità patrimoniale che ha portato il raggiungimento della soglia di 220.000 clienti. Mentre in dieci anni il titolo è cresciuto del 925% contro il 41% del listino di Piazza Affari. La consulenza finanziaria in Italia ha però ancora tanto spazio di crescita e il paletto fissato da Mossa è quello di far arrivare l'istituto a una massa totale gestita compresa tra i 76 e gli 80 miliardi di euro. Ben il 30% in più rispetto al valore attuale. Una crescita ambiziosa che vede in Saxo un driver tecnologico (le masse aggiuntive legate alla partnership dovrebbero raggiungere il mezzo miliardo all'anno), nella consulenza evoluta un secondo pilastro di specializzazione e infine nella Svizzera un mercato che sta vivendo una nuova primavera. Ieri i top manager hanno annunciato l'acquisizione per 9,55 milioni di euro del 90% della boutique di Lugano, Valeur fiduciaria, che porta in dote 1,3 miliardi di asset e grazie alla quale Banca Generali punta a triplicare il contributo elvetico portandolo ad almeno 3,5 miliardi.L'idea è quella di servire clienti italiani oltre confine, clienti stranieri che cercano la stabilità tipica del Paese neutrale e clienti svizzeri che puntano a investire nel nostro Paese. Senza dimenticare che con la piattaforma Saxo, che già dispone di una licenza bancaria in Svizzera, potrebbero nascere ulteriori opportunità di crescita. Secondo la stessa logica di ampliamento, la consulenza evoluta passerà dagli attuali 3,5 miliardi a poco meno di 6. La banca si attende inoltre di generare una redditività della attività «core», cioè i margini di intermediazione escluse le performance fee e le plusvalenze da trading, non inferiore ai 63 punti base. La previsione si basa su una crescente diversificazione delle voci ricorrenti e sostenibili che possono contare su nuove iniziative come il lancio della piattaforma con Saxo, i rinnovati servizi di consulenza dedicati alle imprese e la maggiore erogazione di crediti.«Le stime tengono conto di un contesto di mercato dove ci si attende un moderato rialzo dei rendimenti nel portafoglio di tesoreria», si legge in una nota dove si spiega anche che «nell'ambito delle nuove linee guida strategiche si intende inoltre confermata un'attenta politica di gestione dei costi con una proiezione del 3-5% del tasso annuo medio composto per i costi operativi “core"» cioè al netto dei costi del personale. «L'avvio dell'espansione all'estero e la spinta alla tecnologia non solo nelle piattaforme operative, ma anche nel brand e nei servizi digitali per i clienti, potenziano la nostra leadership e le opportunità nel settore», ha aggiunto ieri Mossa. «Questi elementi, uniti alla forza, la passione e la determinazione della nostra squadra, ci fanno guardare con grande fiducia a un futuro sempre più da protagonista per Banca Generali nella sfera del private». Conclusioni in termini di Borsa. Avanti con la politica dei dividendi (pay out al 70%-80% degli utili) e livello minimo per il dividendo annuale pari a 1,25 euro per azione.
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