2025-08-28
Bibi avverte: «L’Iran sviluppa missili per colpire l’Europa e gli Stati Uniti»
Benjamin Netanyahu (Ansa)
Netanyahu aggiunge: «Con Trump alla Casa Bianca il 7 ottobre forse non sarebbe avvenuto». Nuovo appello del Papa per gli ostaggi e i civili. Blair e Kushner a Washington per il vertice col presidente sul futuro di Gaza.«La guerra a Gaza deve concludersi». Con queste parole, Papa Leone XIV ha aperto l’udienza generale in Vaticano, lanciando un nuovo appello alla pace in Terra Santa. Il Pontefice ha chiesto la liberazione immediata degli ostaggi e il via libera agli aiuti umanitari, ribadendo «l’obbligo di tutelare i civili» e condannando «ogni forma di punizione collettiva e deportazione». Ha poi dichiarato: «Mi unisco alla dichiarazione congiunta dei patriarchi di Gerusalemme», evidenziando la sofferenza delle comunità cristiane nella Striscia. Poche ore dopo, infatti, il Patriarcato greco-ortodosso e quello latino di Gerusalemme hanno diffuso una nota denunciando «le gravi difficoltà» dei fedeli e confermando che sacerdoti e suore resteranno accanto alle comunità.Sul piano militare, Israele ha confermato che l’evacuazione di Gaza City è «inevitabile». Lo ha annunciato su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) in lingua araba, Avichay Adraee, assicurando che «ogni famiglia che si trasferirà verso Sud riceverà aiuti umanitari più consistenti». A breve apriranno due nuovi centri di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) nel Sud della Striscia, mentre sarà chiusa la struttura di Tel Sultan, a Rafah. Una volta completata l’operazione i centri saliranno da quattro a cinque. La fondazione - al centro di critiche sulla trasparenza - afferma di aver già distribuito oltre 140 milioni di pasti.Tra gli ordini più discussi dalla comunità internazionale figura quello che riguarda le comunità religiose: la chiesa greco-ortodossa di San Porfirio e quella anglicana di San Filippo, collegata all’ospedale al-Ahli, sono state inserite nell’area da evacuare. Diversa la situazione della chiesa cattolica della Sacra Famiglia che non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali. Una mappa diffusa dall’Idf mostra chiaramente le zone soggette ad abbandono. La decisione giunge mentre Israele prepara un’operazione su larga scala per assumere il pieno controllo della città, con l’obiettivo dichiarato di annientare l’infrastruttura militare di Hamas.Il clima resta teso anche sul piano diplomatico. Eden Bar Tal, direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, ha chiesto all’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), l’organo che si occupa di monitorare la sicurezza alimentare per l’Onu, di «ritrattare immediatamente il suo rapporto falsificato» che la scorsa settimana aveva riconosciuto una condizione di carestia a Gaza. «Se non lo farà», ha avvertito, «informeremo i donatori della sua cattiva condotta, e siamo certi che nessuno vorrà finanziare un istituto politicizzato che collabora con un’organizzazione terroristica». Il premier Benjamin Netanyahu, intervistato dal podcaster Patrick Bet-David, ha affermato che l’attacco del 7 ottobre 2023 «probabilmente non ci sarebbe stato se Donald Trump fosse stato alla Casa Bianca». Secondo Netanyahu anche l’Iran «sarebbe stato più cauto». Nella stessa intervista, il premier israeliano ha anche dichiarato che il regime di Teheran sta sviluppando un missile balistico intercontinentale, dove installare testate nucleari, in grado di colpire il cuore dell’Europa e gli Stati Uniti. Ieri Trump ha convocato alla Casa Bianca una «grande riunione» per discutere il cosiddetto «piano globale» per la gestione postbellica di Gaza. L’inviato speciale Steve Witkoff ha dichiarato a Fox News che il progetto «riflette le motivazioni umanitarie del presidente» e che «molti vedranno quanto è solido e ben intenzionato». Martedì Witkoff ha precisato che la posizione dell’amministrazione è contraria ad accordi parziali per il rilascio degli ostaggi, in linea con Israele, che ha respinto la proposta di Hamas di una liberazione graduale dei circa 50 rapiti rimasti. Secondo fonti israeliane solo 20 sarebbero ancora vivi, due in condizioni critiche, mentre gli altri 28 sarebbero già morti. Trump ha ribadito questa linea su Truth il 18 agosto, poche ore dopo che Hamas aveva accettato l’ultima proposta dei mediatori arabi. Tuttavia, il giorno successivo la Casa Bianca ha dichiarato che l’offerta era ancora in fase di esame, segnalando divergenze interne sull’approccio da seguire. Jared Kushner, genero di Trump e architetto dei «Patti di Abramo, e l’ex premier britannico Tony Blair sono stati invitati al vertice alla Casa Bianca su Gaza. Secondo Axios, i due hanno presentato a Donald Trump proposte per un piano postbellico e discuteranno del rafforzamento degli aiuti umanitari alla Striscia. Sul terreno l’Idf ha confermato l’uccisione di Mahmoud al-Asud, comandante della zona occidentale di Gaza e figura centrale dell’apparato di sicurezza di Hamas. Le Divisioni 162 e 99 hanno intanto intensificato le operazioni nel Nord della Striscia, eliminando miliziani e distruggendo depositi di armi. La guerra è approdata anche al Festival del cinema di Venezia, inaugurato con il film La Grazia di Paolo Sorrentino. Ieri al Lido si è svolto un flash mob di una ventina di attivisti che hanno scandito lo slogan «Free Palestine». L’iniziativa ha anticipato la manifestazione «Free Palestine - Stop al genocidio», prevista per il 30 agosto. «Le adesioni arrivano da centinaia di realtà, anche dal mondo del cinema», ha dichiarato Martina Vergnano, portavoce dei centri sociali del Nordest: «L’obiettivo è la solidarietà al popolo palestinese e la denuncia delle azioni del governo israeliano». Tra i firmatari del manifesto Venice for Palestine figurano attori e registi di primo piano che però dei 50 ostaggi, tra vivi e morti, ancora nelle mani di Hamas non hanno detto una sola parola. Un vuoto che non è dimenticanza ma convenienza: indignarsi contro Israele garantisce applausi, ricordare gli ostaggi significherebbe disturbare la narrazione. E a Venezia, si sa, conta più la passerella del coraggio.
Simona Marchini (Getty Images)