2021-10-31
«Nella mia Solomeo nasce una biblioteca con 500.000 libri»
Brunello Cucinelli (Ansa)
Brunello Cucinelli lancia il progetto, che sarà pronto nel 2024: «Mi ispiro ad Alessandro Magno e all'imperatore Adriano»«Un giorno mi ha detto: attenzione che ti faccio finire i soldi», racconta Brunello Cucinelli, che forse se lo aspettava dall'amico architetto Massimo de Vico Fallani. Che, a sua volta, precisa: «Lessi la storia di Luigi XIV, il re Sole, che aveva a Versailles un giardino meraviglioso studiato dal famoso architetto Le Notre che non mancò di sottolineare al re che, andando avanti così, con migliorie e nuove idee continue, gli avrebbe rovinato tutta l'economia. Noi siamo molto più piccoli, ma sulla stessa via...». La considerazione, tra l'ameno e il faceto, arriva da quella domanda che muove, ormai da tanto tempo, l'imprenditore filosofo che a Solomeo sta lasciando opere eterne: cosa possiamo donare a chi verrà dopo di noi?«Con Massimo», continua Cucinelli, «che considero un po' il mio Aristotele, un giorno, durante una delle nostre passeggiate abbiamo riguardato le opere realizzate a Solomeo nel tempo con tanta passione: dal Bosco della spiritualità al restauro del borgo con il castello e la chiesa, fino alla costruzione del teatro, tempio laico dell'arte, e alla cantina con la vigna, un omaggio alla dea madre, come Senofane ci insegna: “Dalla terra tutto deriva". Per finire con il Monumento alla dignità dell'uomo. Pensavamo che dopo tutto Solomeo, con le sue opere, fa pensare a un'elegia, a un percorso umanistico che dalla spiritualità, in alto, passa alla storia, all'arte e alla cultura, al lavoro dell'uomo, artigiano o contadino, e alla celebrazione di quell'entità che di tutto questo è artefice secondo le leggi del Creato: la persona umana».Ed è da queste passeggiate che è sbocciata l'idea nuova. «Eravamo sulla torre del castello a pensare al periodo doloroso della pandemia, camminavamo tra i busti, immersi in questa realtà, dovevamo fare qualche altra cosa. L' ideale per continuare il discorso è stata la biblioteca che nasce non solo per gli studiosi ma per tutti quelli che vogliono avvicinarsi al sapere antico che genera una grande ricchezza per le generazioni a venire». La Biblioteca universale di Solomeo è stata presentata da Cucinelli, accompagnato da una scultura dell'imperatore Adriano, suo ispiratore, al Piccolo di Milano. «Se costruisci una biblioteca costruisci un granaio per le future generazioni, disse Adriano, e aggiunse: verrà un freddo per l'anima e dobbiamo proteggerci da questo freddo. E, sempre riferendosi ai libri: i libri mi hanno indicato la via della vita». Si parla di 500.000 volumi suddivisi in cinque aree tematiche (filosofia, architettura, letteratura, poesia, artigianato) provenienti da tutto il mondo. «In rete non metteremo il contenuto ma solo il titolo in catalogo perché si deve venire a Solomeo per trovare certi libri antichi, curati in un certo modo. Volevo che i libri fisici tornassero ad avere un grande valore. E sarà così, da un lato ci sarà la carta, dall'altro il digitale». Il primo pezzo della collezione sarà dedicato a Marco Aurelio.In paese, proprio vicino alla chiesa, c'è una villa settecentesca con un parco gigante di proprietà di un amico, Guidarello, 90 anni, «che verso i 55 decise di smettere di fare il dirigente per tornare a fare il contadino». Alla prospettiva di trasformarla nella Biblioteca, Guidarello si è commosso, e con lui Cucinelli. «Una casa che fra 500, 1.000 anni, sarà ancora lì perché noi così la progettiamo. Bisogna essere custodi dell'umanità». Il progetto partirà nel 2024. «Ne ho parlato con il premier Mario Draghi, che ha molto apprezzato la mia idea; gli ho anche chiesto di venire a inaugurarla e lui mi ha assicurato che ci sarà. L'impresa sarà interamente finanziata dalla Fondazione Federica e Brunello Cucinelli, che resta ben separata dalla società quotata in Borsa». Lo stilista prosegue: «È chiaro che la quotazione in Borsa nel 2012 ha cambiato in meglio la nostra impresa e la nostra visione del mondo. E ci ha dato anche la possibilità di avere i soldi per investire sull'umanità, per l'umanità. Se non ci fossimo quotati non avremmo avuto i mezzi sufficienti per fare certe opere». Da un lato capi di altissima qualità, dall'altro un luogo che è di tutti coloro che amano le cose belle, le arti, la cultura. All'evento di presentazione non poteva mancare il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei, per una sorta di benedizione spirituale e umana. «In tutte le cose che abbiamo fatto ci ha sempre dato una parola amabile». E neanche Gianluca Vacchi. «Fu lui a convincermi a quotare in Borsa la mia azienda, sottolineando che sarebbe cambiata in meglio, visto che avrebbe acquistato maggiore visibilità, maggiore solidità e la capacità di andare avanti da sola». Vacchi, nel suo discorso, ha citato una ricerca del Washington Post secondo cui tra i nativi digitali americani solo il 9% studia sugli ebook, a conferma del fatto che la carta stampata non è destinata all'oblio. Anzi. «Sia Adriano sia Alessandro Magno amavano i libri. Uno dei più importanti generali di Alessandro, Tolomeo, nella nuova città di Alessandria volle edificare la più famosa biblioteca del mondo. E allora ci siamo detti: perché, pur nella nostra piccolezza, non seguire il sogno di quei grandi? Perché non realizzare qui a Solomeo, quasi come una cosa necessaria e desiderata, una grande biblioteca che, grazie all'universalità del pensiero degli autori dei libri che la arricchiranno, possa essere immaginata come “universale?"». E così sarà.