2021-07-24
Nel limbo chi compie 12 anni d’estate. Sì a Moderna per i minorenni
Vietato prenotare la dose prima del compleanno. E dal giorno stesso servono i tamponiScatta dai 12 anni d’età l’obbligo di green pass introdotto dal decreto legge Covid approvato in Consiglio dei ministri. Lo hanno specificato fonti di governo, sottolineando che sono esclusi solo coloro che per età non possono fare il vaccino e quindi i minori di 12 anni. C’è però un numero non esiguo di bambini in questa fascia d’età che, complici le ferie, rischia di ritrovarsi sospeso in una specie di limbo e costretto a fare una raffica di tamponi in vacanza. Parliamo di esempi concreti. Prendiamo il caso di una bambina romana. Compirà 12 anni il 5 agosto. I genitori non possono prenotare il vaccino perché l’app della Regione Lazio ancora non lo consente. Quindi dovranno aspettare il 5 sperando che poi l’appuntamento per la somministrazione venga fissato dopo pochi giorni (anche se ne serviranno altri per l’attivazione del certificato verde). L’8 la famiglia partirà per le vacanze in Romagna ma serve il green pass anche per prenotare l’albergo. Altro caso: bambina milanese che compirà 12 anni l’11 di agosto, quindi quando il decreto sul green pass sarà già in vigore. Il vaccino è stato subito prenotato ma il primo slot libero è a settembre. L’11 agosto festeggerà al parco acquatico con tampone fatto 48 prima. Il primo di molti altri in vacanza per poter accedere con i genitori a ristoranti al chiuso, bar al chiuso, musei, spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi, sagre, centri termali, parchi tematici e di divertimento (elenco preso dal decreto). Al netto dei casi limite, passate le ferie, cosa succederà a settembre per i più piccoli ancora non vaccinati (magari perché ancora in attesa dell’appuntamento)? Dovranno fare un tampone per ogni corso di nuoto o per ogni allenamento di pallavolo?Sullo sfondo, in questa assurda guerra ideologica tra il buon senso e i liristi del green pass, qualsiasi dubbio sul rapporto rischio beneficio per il vaccino a under 16 che già veniva tendenzialmente stigmatizzato come no vax, ora deve essere spazzato via per decreto. Eppure ieri la stessa commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, ha sottolineato in un tweet: «Vogliamo assicurarci che i bambini possano continuare a vivere la loro vita nel modo più sicuro possibile. Al di là delle decisioni dei governi, questa è una decisione che deve essere presa dai genitori con i loro figli». Il commento era riferito all’approvazione arrivata sempre ieri dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, all’uso del vaccino Moderna per i giovani di 12-17 anni. Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) ha infatti raccomandato di concedere un’estensione dell’indicazione per il vaccino Covid-19 spikevax (è il nuovo nome di quello che finora era noto come Covid-19 vaccine Moderna) per includerne l’uso nei bambini di età compresa tra 12 e 17 anni. Il vaccino è già autorizzato per l’uso in persone di età pari o superiore a 18 anni. L’uso del vaccino Spikevax nei bambini 12-17 sarà lo stesso delle persone di età pari o superiore a 18 anni. E verrà somministrato con due iniezioni a distanza di quattro settimane. Intanto, però, dopo la Germania, anche gli esperti del governo inglese concordano sulla necessità di un approccio precauzionale: il Comitato congiunto per le vaccinazioni e le immunizzazioni (Jcvi) consiglia infatti il vaccino Pfizer ai bambini fragili, e precisamente «a bambini dai 12 ai 15 anni con gravi neurodisabilità, sindrome di Down, immunosoppressione e difficoltà di apprendimento multiple o gravi». La Jcvi raccomanda il vaccino anche ai bambini e ai giovani dai 12 ai 17 anni che vivono con una persona immunosoppressa e ai soggetti tra i 16 e i 17 anni che, per particolari condizioni di salute, possono contrarre il Covid-19. In ogni caso, il comitato «sulla base delle prove attuali, non sta attualmente consigliando la vaccinazione di routine dei bambini al di fuori di questi gruppi».
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