2025-03-01
Morte Hackman, rispunta l'ipotesi fuga di gas
True
Non è stato ancora risolto il mistero attorno alla morte dell’attore di Hollywood, Gene Hackman, e della moglie Betsy Arakawa, trovati senza vita nella loro villa di Santa Fe lo scorso mercoledì insieme a uno dei loro tre cani.I dettagli diffusi ieri non hanno ristretto il campo delle ipotesi sulle cause delle morte, ma anzi hanno arricchito il giallo con nuovi elementi, lasciando aperta ogni pista. Ma la fuga di gas è tornata sul tavolo dopo essere stata inizialmente esclusa.Le circostanze e le condizioni in cui è stata trovata la coppia sono state ritenute infatti «abbastanza sospette» da meritare ulteriori indagini secondo il mandato di perquisizione della polizia di Santa Fe. Ma per ottenere i risultati delle autopsie e dei test tossicologici ci vorranno parecchie settimane: da un mese a un mese e mezzo secondo Tmz, addirittura tre mesi in base a quanto riportato dallo sceriffo Adan Mendoza alla Nbc, che ha anche parlato al New York Times di una situazione «non tipica».Ciò che è emerso ieri è che Hackman e la moglie erano «morti da tempo», anche «da un paio di settimane» come ha raccontato lo sceriffo alla trasmissione Today show sulla Nbc. Inoltre, il corpo di Arakawa, che è stato rinvenuto nel bagno in mezzo a pillole cadute da una boccetta di medicinali arancione, sarebbe stato trovatoin stato di decomposizione, con le mani e i piedi mummificati e il viso gonfio. Simili le condizioni del marito: il corpo di Hackman è stato ritrovato in un’altra stanza, vicino alla cucina, steso per terra «come se fosse caduto» bruscamente e con accanto un paio di occhiali da sole e un bastone. Mentre il cane è stato trovato morto all’interno di un armadio del bagno.A dare l’allarme mercoledì, poco prima delle 14.00, secondo la Cnn, sarebbero stati due addetti alla manutenzione che, chiamando il 911, hanno raccontato di vedere, attraverso una finestra, due persone prive di sensi sdraiate sul pavimento della villa. E nonostante la porta fosse socchiusa, gli inquirenti hanno confermato l’assenza di segni di effrazione e in casa tutto sembra essere al suo posto.Le autorità hanno riferito di non aver trovato alcun trauma esterno sui corpi o «segni immediati di un atto criminale» e neanche un bigliettino che potesse far pensare a un suicidio. Ma se inizialmente avevano escluso, come causa dei decessi, la possibilità di un avvelenamento da monossido di carbonio, con i vigili del fuoco che «non hanno individuato segni di perdita di monossido di carbonio o avvelenamento», poco dopo è stato fatto un dietrofront. Infatti, l’opzione scartata è rientrata in campo, con i poliziotti che sempre alla Nbc hanno riferito di non escludere la fuga di gas come causa della morte. La villa di Santa Fe, dove viveva la coppia, è infatti alimentata a gas naturale e il fatto che i corpi siano stati trovati a distanza forse di settimane dalla morte, potrebbe far pensare che la perdita si fosse già dispersa quando mercoledì è stata fatta la triste scoperta. Questa ipotesi è stata sin dall’inizio supportata da Elizabeth Hackman, una dei tre figli che il divo di Hollywood ha avuto con la prima moglie. Riguardo ai rapporti familiari, è emerso anche che le figlie non parlavano da mesi con il padre e con la moglie, pur affermando che l’attore godesse di buona salute.Anche il medico legale Michael Baden, intervistato da Fox news, ha ipotizzato «l’avvelenamento accidentale da monossido di carbonio», aggiungendo che dovrebbe essere «la prima cosa da cercare nell’autopsia perché se fosse presente nel corpo non andrebbe via». Resta anche da capire come siano sopravvissuti gli altri due pastori tedeschi, visto che sono stati trovati dalle autorità in buone condizioni.Ciò che sembra certo è che Hackman, già vincitore di due premi Oscar, sarà ricordato e omaggiato domenica, durante la cerimonia degli Academy awards dove saranno consegnate le famose statuette.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco