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Finita nei pressi di Lipsia la corsa del ragazzo accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Ora si attende l’estradizione.
Finita nei pressi di Lipsia la corsa del ragazzo accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Ora si attende l’estradizione.È stato arrestato vicino a Lipsia, in Germania, Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin, la giovane il cui corpo è stato ritrovato in un canalone vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La notizia della cattura è stata confermata dall'avvocato del giovane, Emanuele Compagno, sottolineando che spetterà al giudice tedesco decidere tempi e modalità del suo rientro in Italia. Il ragazzo si trovava in autostrada, in un’area di sosta a fari spenti nei pressi di Bud Durremberg.Dopo le prime indagini, gli investigatori hanno rivelato che Giulia era già morta prima di essere abbandonata. Il medico legale Antonello Cirnelli ha dichiarato che la giovane è stata vittima di coltellate violente alla testa e al collo, con ferite profonde inflitte con grande violenza. L'autopsia, prevista per lunedì, dovrà confermare le cause del decesso e l'arco temporale del crimine. Sorprendentemente, nonostante il tempo trascorso nel bosco, il corpo è stato ritrovato integro.Durante la fuga, Turetta ha compiuto gesti macabri, utilizzando banconote insanguinate per fare benzina in un distributore automatico a Cortina. Le telecamere hanno immortalato l'auto, una Fiat Punto nera, e il giovane mentre inseriva il denaro nello sportello. Ulteriori dettagli emergono dalle indagini sul suo pc, rivelando ricerche su kit di sopravvivenza in alta quota e abbigliamento per escursioni in montagna. Si indaga anche sul materiale trovato in casa, tra cui del nastro adesivo, simile a quello ritrovato nel parcheggio della violenta lite registrata dalle telecamere di sorveglianza.La cronologia dell'omicidio, ricostruita attraverso le immagini delle telecamere, rivela un tragico litigio tra i due, culminato con la fuga di Turetta e il trasporto del corpo per oltre 100 chilometri fino al lago di Barcis. La sera di sabato 11 novembre, i due litigano animatamente nell'auto, con gesti violenti da parte di Turetta. Giulia scende dall'auto, viene inseguita, colpita e gettata nel portabagagli. Con quel corpo, il 22enne viaggia fino al lago artificiale nel cuore della Valcellina, dove il corpo è stato ritrovato dopo giorni di ricerche e speranze.Ora, dopo l'arresto di Turetta, si aprirà una fase delicata di procedimenti legali. Bisognerà attendere i tempi tecnici previsti dalle procedure, che generalmente richiedono qualche settimana, per l'estradizione in Italia del giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. La Germania dovrà decidere entro 60 giorni dall'arresto sull'esecuzione del mandato. Se Turetta acconsente alla consegna, la decisione sarà presa entro 10 giorni. Il giovane verrà notificato del mandato d'arresto da parte delle autorità tedesche e sarà portato davanti a un giudice per la procedura di validazione.Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato il lutto regionale nel giorno delle esequie di Giulia. Tutta la comunità veneta è chiamata a stringersi in un abbraccio alla famiglia e agli amici della giovane, cercando risposte sui motivi di una vita spezzata senza senso, riflettendo sull'oltraggio a una ragazza diventata simbolo per il suo impegno nella vita e il suo sorriso gentile.
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