2019-09-07
Mister ossitocina dà lezioni di democrazia
Gilberto Corbellini (direttore al Cnr) propose in un articolo di drogare gli italiani per renderli meglio disposti verso l'accoglienza dei migranti. Adesso viene a farci la morale con un saggio indignato contro i «nemici della scienza» che metterebbero in pericolo il nostro Paese.Ve lo ricordate, Gilberto Corbellini? Forse no (e fate bene). E allora vi rinfreschiamo la memoria. Si tratta di un illustre storico della medicina, a lungo copresidente dell'associazione Luca Coscioni, docente all'Università La Sapienza di Roma e direttore del Dipartimento di scienze umane e sociali del Cnr. Parliamo del Consiglio nazionale delle ricerche, la più grande struttura pubblica di ricerca in Italia. Corbellini, un annetto fa, scrisse un articolo da antologia sulla rivista Wired. Nel pezzo spiegava che «l'Italia è uno dei Paesi più xenofobi d'Europa: il 70% ha paura degli immigrati e tra le 10 città europee più razziste 4 sono italiane (Torino, Bologna, Roma e Napoli)». Poi il professorone aggiungeva: «Viviamo in un Paese profondamente egoista e xenofobo. Matteo Salvini è bravo a intercettare sentimenti largamente diffusi. È geniale lo slogan “prima gli italiani", che risuona nel cervello tribale di ognuno di noi come “la sopravvivenza del mio gruppo è minacciata da estranei e dobbiamo proteggere le nostre donne, i nostri figli, il nostro lavoro, le nostre case, etc"». Ovviamente, egli aveva una spiegazione per il «razzismo diffuso» degli italiani. «Probabilmente», pontificava Corbellini, «conta il fatto che siamo sempre più un Paese di anziani, e anche che l'80% della popolazione è funzionalmente analfabeta. Si devono temere derive illiberali? Sì». Il nostro luminare lo aveva scritto pure sul Mattino: «La democrazia costituzionale ha verosimilmente esaurito la propria spinta propulsiva e sta crollando in parte sotto il peso del proprio successo ma soprattutto per l'assalto dell'ignoranza». Riepilogando: secondo Corbellini il nostro Paese è pieno di analfabeti e ignorantoni, subumani razzisti fanatici di Salvini. Fortuna che «esistono strategie per circoscrivere gli effetti socialmente destabilizzanti di xenofobia e razzismo». Corbellini citò lo studio di alcuni ricercatori tedeschi secondo cui - somministrando dosi di un ormone chiamato ossitocina combinate con una sorta di «condizionamento sociale» - si può fare in modo che le persone diventino più favorevoli «all'accettazione e integrazione dei migranti nelle culture occidentali». Scrisse il professore: «Lo stimolo combinato di ossitocina e influenza dei pari sembra dunque diminuire le motivazioni egoistiche, potenziando il comportamento altruistico verso i migranti. Se le persone di cui ci fidiamo come supervisori, vicini di casa o amici assumessero un ruolo modello, esibendo atteggiamento positivo verso i rifugiati, molte più persone probabilmente si sentirebbero motivate ad aiutare. In tale contesto pro-sociale», aggiunse lo studioso, «l'ossitocina contribuirebbe ad aumentare la fiducia e minimizzare l'ansia». Ed ecco il gran finale dell'articolo: «Che farne di queste scoperte? Ci si potrebbe ragionare, ma nessun politico ha mostrato interesse». In pratica, il nostro si rammaricava per il fatto che nessun governante avesse ancora pensato di somministrare ormoni alla popolazione per renderla più favorevole all'immigrazione. In un solo articolo questo dirigente di una struttura pubblica è riuscito a insultare gli italiani che votano a destra e a suggerire un metodo orwelliano per rieducare i cretini che si ostinano a opporsi all'invasione. Quando il nostro giornale lo fece notare, lui rispose: «Non sto a leggere articoli che sono delle mistificazioni e stravolgimenti di quello che penso. Ho altro da fare. Devo appunto lavorare al Cnr. Mi pagano per quello non per rispondere a dei cialtroni». Di sicuro non viene pagato per insultare la gente o per invitare a drogare chi non la pensa come lui. Ovviamente, nonostante le esternazioni vagamente deliranti, Corbellini è rimasto bello tranquillo al suo posto. Tiene conferenze, pubblica articoli sul Sole 24 Ore, viene riverito come ogni stimato esemplare di competente progressista. Soprattutto, non ha perso il vizio di dare degli ignoranti agli italiani. L'editore Feltrinelli ha annunciato l'uscita del suo nuovo libro: Nel paese della pseudoscienza. Perché i pregiudizi minacciano la nostra libertà. Viene presentato così: «Con un'analisi rigorosa, Corbellini costruisce una mappa per orientarsi nel dibattito pubblico senza subire la dittatura delle false opinioni». Ma certo, la dittatura è quella delle false opinioni di chi non la pensa come lui. Fortuna che abbiamo gli scienziati a correggerci, altrimenti da soli chissà che pasticci faremmo. Nella scheda del volume si spiega che «la libertà di pensiero e la libertà di ricerca scientifica sono due facce della stessa medaglia, e si può dimostrare che una precisa consapevolezza del valore morale e politico della libertà di pensiero è coeva ai primi passi compiuti dalla rivoluzione scientifica». Proprio lui parla di «libertà di pensiero», quello che voleva drogare i salviniani... Secondo Corbellini «oggi la scienza è sotto attacco e questo è un problema, una minaccia per la democrazia liberale». Già, invece la rieducazione tramite ossitocina è molto democratica. Il professore ce l'ha con chi critica Ogm e vaccini e chi sostiene le «medicine alternative». Se la prende anche con «certa politica» che appoggia la «pseudoscienza». Non abbiamo ancora letto il libro, purtroppo. Ma forse una soluzione a questo problema degli ignoranti che minacciano la democrazia ce l'abbiamo: si potrebbe drogarli tutti.