2024-05-24
Milano-Cortina, Novari assunse anche la nipote di Mario Draghi
Vincenzo Novari (Imagoeconomica)
Sotto la lente della Procura i posti garantiti dall’ex ad a parenti e amici di politici e vip.È slittato di qualche giorno l’interrogatorio di Vincenzo Novari, l’ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina 2026, indagato nell'inchiesta per corruzione e turbativa d’asta, assieme all’ex dirigente Massimiliano Zuco e all’imprenditore Luca Tomassini. L’avvocato Nerio Diodà, che segue Novari, ha chiesto qualche giorno per potere valutare le accuse a carico del suo assistito. Nonostante questo, in procura proseguono i lavori sull’inchiesta, ormai divisa in due fascicoli. Il primo riguarda i 3 affidamenti digitali da almeno 10 milioni di euro a Tomassini, tramite la nomina di Zuco (nelle perquisizioni trovati un Rolex e 20.000 euro in contanti). Mentre nel secondo, quello sull’abuso d’ufficio e anche qui per turbativa d’asta (cioè altri appalti), gli inquirenti stanno cercando di capire le assunzioni facili fatti in Fondazione in questi anni, quando Novari aveva creato appunto un contesto di «opacità», a detta degli inquirenti. Del resto negli anni il numero di assunti è quasi triplicato, passando dagli iniziali 90 ai 380 attuali. Anche ieri in Procura sono stati ascoltati alcuni dipendenti a cui è stato chiesto conto di queste assunzioni, dopo che mercoledì era stata ascoltata come teste per sei ore una dipendente della Fondazione, che per quasi vent’anni ha lavorato con Novari. A quanto pare sarebbe stata lei a fornire i curricula all’ex amministratore delegato. Avrebbe riferito che era sempre lui a darle i curricula e a decidere sulle assunzioni. Gli inquirenti, l’aggiunto Tiziana Siciliano e i pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, vogliono capire se gli assunti negli anni dalla Fondazione siano stati scelti per un preciso motivo e se i ruoli in cui si sono poi ritrovati siano casuali o decisi. Del resto, durante il mandato del manager che fu nominato in MI-co dal governo giallorosso di Giuseppe Conte, è stato assunto personale che appartiene al cerchio magico stesso di Novari, dove si trovano manager che avevano avuto ruoli in società come H3G o in altre Bizboost, Softyou e Nhc) riferibili sempre a lui. Ma oltre a questi, se ne calcolano nove, sotto la lente di ingrandimento della Procura ci sarebbe anche l’assunzione dei cosiddetti figli o anche nipoti e amici di politici e vip, un aspetto che era già emerso negli anni passati. D’altra parte, quando la Fondazione entrò in funzione all’inizio del 2020 trovarono posto e incarichi diverse persone con cognomi importanti. C’è per esempio Livia Draghi che è il capo dei «contenuti video» dell’ente, assunta nel maggio del 2020, prima dell’arrivo dello zio Mario a Palazzo Chigi. Ma a trovare posto quattro anni fa fu anche Domenico De Maio, director of education di Cortina 2026 , che (era stato nominato nel 2018 dall’ex ministro Vincenzo Spadafora come direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani: all’epoca era anche vice capo della segreteria dell’ex ministro. Nel settembre del 2020 fu assunto anche Iacopo Mazzetti, che aveva appena terminato il suo lavoro da capo staff di Roberta Guaineri, al tempo assessore allo Sport del sindaco di Milano Beppe Sala. Tra le assunzioni eccellenti si segnala anche quella del figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa: il figlio Lorenzo è Ceremonies Coordinator. In Fondazione lavora anche Lavinia Prono, ex segretario sempre di La Russa senior. C’è anche Antonio Marano, ex parlamentare della Lega Nord, attuale direttore commerciale del comitato olimpico. Da chiarire poi il contratto con Deloitte che non risulta indagata. Ci sarebbe infatti una sproporzione tra quanto versato dalla Fondazione e la somma incassata per la sponsorizzazione. Il cosiddetto contratto «Pisa» per circa 176 milioni di dollari avrebbe provocato «un ingente stato debitorio in capo alla fondazione», come sostiene la Guardia di finanza. Deloitte avrebbe preso il posto per la gestione dei servizi digitali di Vetrya e Quibyt di Tomassini. Ma le Fiamme Gialle mettono in evidenza che la italiana Deloitte Consulting srl e le statunitensi Deloitte Consulting Llp e Deloitte & Touche Llp sono «abituali fornitori» per oltre 74 milioni della Fondazione, mentre Deloitte Italy spa ha versato a Milano-Cortina 7 milioni per essere «sponsor».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.