2024-03-12
Sala trasforma Milano in un cratere. Soldi dalle multe solo per le ciclabili
Buche sulle strade di Milano (Ansa)
Per legge il 50% serve per sistemare le vie ma il sindaco usa quasi tutto per i piani green.In principio fu la buca. Una di quelle profonde, con i bordi zigrinati, che sbranano le gomme e sputacchiano brandelli di battistrada. Dai tempi di Noè non c’è sindaco che non ponga su queste trappole stradali la massima attenzione per il loro ruolo nel determinare la classifica del gradimento. È il grado uno del giudizio, se non ti accorgi delle buche hai fallito. È un compito antico, elementare. Ed è già una sentenza scoprire che dopo otto anni a palazzo Marino, il borgomastro di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto agli uffici di preparare un «piano buche».C’è qualcosa di surreale in tutto questo. Sono bastati sette giorni di pioggia per trasformare gli asfalti della metropoli più europea d’Italia in un colabrodo, per rendere pericolosissima la circolazione e veder arrivare qualche decina di richieste di risarcimento danni. L’emergenza (volgare, ammettiamolo, per chi è impegnato su temi cosiddetti «alti» come il rilancio di NoLo, la biblioteca degli alberi, il villaggio olimpico) ha indotto il Vanity sindaco a stendere una mappa della città sul tavolo da battaglia, indicare con un’asta dove aggredire il nemico bituminoso e scatenare i tecnici manco si trattasse di invadere il Giambellino.Sala ha annunciato l’operazione con un video, nel quale definisce la guerra alle buche «il modo migliore per finire il mandato». Al di là della consueta narrazione letteraria, forse ipotizza che l’operazione speciale durerà tre anni. Sta di fatto che per otto neppure sapeva che esistesse il tema e quando gliel’hanno fatto presente ha detto come un turista di passaggio: «La colpa è della pioggia». Ha anche tentato di incolpare il ministero, senza sapere (lo si impara a scuola guida) che le strade comunali sono del Comune.In realtà la colpa è della sua amministrazione green, che naviga a vista su tutto e, avendo come obiettivo la cacciata degli automobilisti dalle strade e dei pedoni dai marciapiedi (ormai invasi da ciclisti e marziani in monopattino), non ha interesse per una faccenda così dozzinale. Come scrive su Facebook Fabrizio De Pasquale (ex capogruppo di Forza Italia a Milano), «Lui non sa che la manutenzione stradale non solo è insufficiente ma è pure fatta con gli stessi metodi e gli stessi materiali di 60 anni fa. È cambiato il mondo e forse il clima, ma il Comune lavora su pavé e asfalti come del Dopoguerra».Anche scavando fra le buche si trovano reperti ideologici. L’amministrazione dovrebbe per legge destinare il 50% del ricavato dalle multe a interventi per la sicurezza e la manutenzione delle strade. Poiché a Milano vengono incassati 151 milioni l’anno (un record nazionale), il budget dovrebbe essere di 75. Ma il borgomastro più cool d’Italia investe solo 20 milioni e dirotta il resto sulle piste ciclabili da caccia al tesoro, sulle «piazze tattiche» inventate da Pierfrancesco Maran e già in disuso, sulle iniziative di facciata oppure vessatorie come le aree a pagamento. Anche gli uffici preposti si stanno svuotando: degli 80 geometri dedicati alla gestione delle strade e ai lavori pubblici ne sono rimasti 15. È più chic assumere webmaster, social media manager e urban designer.Una strategia di facciata che Sala ritiene indispensabile per allungarsi la carriera. Alla faccia delle buche, domenica nella kermesse di Energia popolare (l’ala del Pd che fa riferimento a Stefano Bonaccini) il sindaco ha annunciato: «Resterò in pista. Pur essendo senza tessera, il mio partito di riferimento rimane il Pd». Lui spera di diventare un federatore del partito, si percepisce come l’ideale collante fra l’anima rossa e il centro socialdemocratico di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Si proporrà come presidente dell’Anci (l’associazione dei sindaci). Con un problemino accessorio: Elly Schlein non lo vede neppure dipinto. E le buche? Cosa vuoi che sia, per andare in periferia due volte l’anno lui usa l’autista.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.