Abbaglio su Mamdani di «Avvenire» & C. La «svolta sociale» è solo una chimera
2025-11-07
Sinistra a pezzi
Week end rovente in casa Milan. Tra venerdì e domenica sono previsti incontri decisivi tra gli advisor e i rappresentanti legali di Elliott e Investcorp che potrebbero portare alla firma di un accordo preliminare entro i primi giorni della prossima settimana. Non si tratta del closing, ma di un passo in avanti decisivo verso la chiusura dell’operazione che porterebbe il club dalla proprietà americana a quella saudita.
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La vulgata giornalistica italiana sta ripetendo che, oltre a essere uno «schiaffo» a Donald Trump, la vittoria di Zohran Mamdani a New York rappresenterebbe una buona notizia per i diritti sociali. Ieri, Avvenire ha, per esempio, parlato in prima pagina di una «svolta sociale», per poi sottolineare le proposte programmatiche del vincitore: dagli autobus gratuiti al congelamento degli affitti. In un editoriale, la stessa testata ha preconizzato un «laboratorio politico interessante», sempre enfatizzando la questione sociale che Mamdani incarnerebbe.
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Vincenzo Lanni, l’accoltellatore di Milano, aveva già colpito. Da condannato era stato messo alla Rems, la residenza per le misure di sicurezza, poi si era sottoposto a un percorso in comunità. Nella comunità però avevano giudicato che era violento, pericoloso. E lo avevano allontanato. Ma allontanato dove? Forse che qualcuno si è preso cura di Lanni, una volta saputo che l’uomo era in uno stato di abbandono, libero e evidentemente pericoloso (perché se era pericoloso in un contesto protetto e familiare come quello della comunità, tanto più lo sarebbe stato una volta lasciato libero e senza un riparo)?
