2024-04-13
Il governatore tira dritto: «Il partito è sano»
Michele Emiliano (Imagoeconomica)
Michele Emiliano fa spallucce davanti alle critiche della Schlein e annuncia nuovi assessori.Nel day after della decisione del M5s di abbandonare la giunta Emiliano, il panorama che offre il campo largo e il centrosinistra in generale in Puglia si potrebbe definire postatomico. La scena, sia a livello comunale che regionale, è infatti occupata da gruppi politici facenti capo a questo o a quel leader locale, animati dalla sola preoccupazione di mimetizzarsi, in attesa che i riflettori puntati delle ben tre ondate di arresti susseguitesi in pochi mesi puntino altrove. A partire dal governatore Michele Emiliano, entrato da qualche tempo nella modalità «soldato giapponese», ovvero di colui che continua a far finta che sia possibile restare in trincea ignorando quello che sta succedendo intorno. E così, per l’ex-sindaco di Bari, la scelta dei grillini di andarsene si poteva evitare, come se Giuseppe Conte non aspettasse altro per assestare una spallata elettorale ai dem. Ma non è tutto: sempre secondo il governatore, si tratta di una crisi contingente destinata a rientrare in breve tempo, anche prima delle Europee. Ipotesi abbastanza inverosimile, visto che la restituzione delle deleghe dei pentastellati è stata fatta proprio per l’approssimarsi della scadenza elettorale. Rivolgendosi al M5s con finta ingenuità, il governatore garantisce che accederà a tutte le richieste di questi ultimi in tema di legalità e di protocolli anticorruzioni, senza dimenticare di protestare l’illibatezza giudiziaria della sua giunta.Che sta perdendo i pezzi, ma sarà reintegrata, nel tentativo di sopravvivere a dispetto della tempesta giudiziaria, come ha fatto sapere sempre Emiliano, affermando di voler «completare i buchi» (due assessori, ndr) e continuare a lavorare con grande serenità». Il presidente pugliese cerca così di rintuzzare il pressing che dal Nazareno sta facendo diventare sempre più intenso la segretaria Elly Schlein, ansiosa di azzerare il partito pugliese, che però secondo Emiliano «è sano» e non necessita un commissariamento. In un partito locale investito dagli ultimi arresti, però, l’atmosfera da resa dei conti e «si salvi chi può», è resa evidente da una serie di prese di posizioni da parte di fazioni interne tra di loro opposte. Per lunedì prossimo è prevista una direzione che dovrebbe precedere un vertice della nuova maggioranza ristretta che ora governa la Regione. Paradossalmente, il pd potrebbe aumentare le poltrone, mettendo dei propri esponenti nelle caselle lasciate vuote dai grillini.Quanto alle imminenti elezioni comunali, la spaccatura interna è stata confermata anche ieri dalle dichiarazioni della presidente cittadina Titti De Simone e del segretario Gianfranco Todaro, ormai su due posizioni inconciliabili. La prima è infatti disposta a dare ragione a Giuseppe Conte anche dopo la scelta di quest’ultimo di annullare le primarie di coalizione, e a far convergere i voti degli elettori dem sul candidato pentastellato Michele Laforgia, con una decisione che molti ritengono umiliante per i dem. Non a caso, la replica di Todaro all’ala filo-grillina del Pd barese non ha tardato ad arrivare, per ribadire totale appoggio al candidato del sindaco uscente Antonio Decaro, Vito Leccese. «In subordine» ha osservato Todaro «resta, per il bene dell’unità della coalizione, la disponibilità a convergere su una figura terza di candidato sindaco, qualora le parti dovessero addivenire a un accordo in tal senso». Accordo, però, che non è nemmeno lontanamente ipotizzabile, vista la situazione. E anche se sono passate una manciata di settimane, sembrano preistoria le polemiche lanciate dal centrosinistra nei confronti del governo Meloni, accusato di voler utilizzare strumentalmente la commissione del Viminale per valutare lo scioglimento del comune barese, per ottenerne un vantaggio elettorale. Per il procuratore del capoluogo pugliese Roberto Rossi, infatti, «a Bari come in tanti altri posti la zona grigia esiste». «È un lavoro costante che facciamo sotto qualsiasi tipo di amministrazione, sotto qualsiasi tipo di colore politico», ha aggiunto, «e noi lavoriamo con imparzialità e costanza». Rossi replica indirettamente anche a chi aveva parlato di giustizia a orologeria: «Noi abbiamo i nostri tempi, che richiedono indagini e approfondimenti. C’è massima vigilanza», ha concluso, «e bisogna dare forza alla magistratura per lavorare». Dal centrodestra, l’esponente pugliese di Fdi e sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato sostiene che «dalla situazione pugliese si esce solo col voto, con l’espressione popolare».
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