2025-03-22
Merz evoca Draghi per il sì finale al bazooka: «Whatever it takes»
Il cancelliere tedesco in pectore Friedrich Merz (Ansa)
Dal Consiglio federale tedesco ok al piano sulla Difesa. Il 73% degli elettori si dice «ingannato».Il cancelliere tedesco in pectore Friedrich Merz si è spinto a evocare lo storico «Whatever it takes» («A qualunque costo») di Mario Draghi per giustificare l’incredibile approvazione, ieri al Bundesrat (il Consiglio federale tedesco) dei tre emendamenti alla Costituzione che consentono, per la prima volta nella storia della Germania, un piano di indebitamento praticamente senza limiti per foraggiare l’industria della Difesa e delle armi: nei prossimi anni saranno investiti quasi 1.000 miliardi di euro nel settore militare; 500 saranno destinati al cosiddetto fondo speciale per le infrastrutture e il clima. La commissione bilancio del Bundestag ha anche sbloccato un pacchetto di aiuti all’Ucraina per tre miliardi di euro. Addio teutonica austerity, insomma, in nome della sicurezza «della Germania, dell’Europa e della Nato», ha dichiarato il leader della Cdu (il partito cristiano-democratico tedesco) Merz commentando il voto, che è passato con la maggioranza dei due terzi, raggiunta con 53 voti su 69 e il sostegno di dodici Lander su sedici.Il maxi indebitamento che Berlino ha deciso di approvare non è piaciuto ai tedeschii: un sondaggio espresso, commissionato dalla televisione pubblica Zdf, ha evidenziato che la stragrande maggioranza degli elettori ha valutato lo storico voto di ieri come «un inganno elettorale» da parte della Cdu e della Csu. Secondo il barometro politico, il 73& degli intervistati - dei quali il 44% si è dichiarato sostenitore della Cdu/Csu - è dell’opinione che il partito cristiano-democratico Cdu e il suo candidato cancelliere Friedrich Merz abbiano tradito gli elettori; il gradimento del candidato cancelliere è precipitato dal 44% di pochi giorni fa al 37%, facendo traballare la sua elezione al cancellierato, data per sicura fino a pochi giorni fa. Pour cause: prima delle elezioni del 22 febbraio, Merz aveva rifiutato l’ipotesi di un mega indebitamento ed è ancora più sconveniente l’escamotage cui ha dovuto ricorrere per portare a casa il voto di ieri.La Costituzione tedesca, infatti, vieta lo sforamento del debito: non si può spendere più di quanto s’incassa, guai a fare debiti. Per poter modificare i tre articoli della Costituzione è necessaria la maggioranza dei due terzi che però, con il nuovo Parlamento eletto dopo il voto del 22 febbraio che ha consacrato Alice Weidel e la destra dell’Afd, Merz non poteva raggiungere, pur alleandosi con la sinistra di Spd. I due partiti, a questo punto, hanno deciso di convocare una seduta straordinaria dell’Aula uscente, che proprio domani cessa il suo mandato, facendo votare al vecchio Parlamento sfiduciato dagli elettori, anziché al nuovo (dove Afd è passata da 83 a ben 152 seggi), le modifiche della legge costituzionale. Afd ha provato a fare due ricorsi alla Corte costituzionale di Karlsruhe ma non sono stati accolti.A dare una mano al grande inciucio di centro-sinistra si sono aggiunti anche i Verdi (che nel nuovo Parlamento hanno perso 33 seggi), trascinati dalla promessa di Merz di destinare 100 dei 500 miliardi del fondo speciale approvato ieri ad investimenti sul clima. Altro che la famosa copertina dello Spiegel del 25 luglio 1977, raffigurante un piatto di spaghetti con una pistola appoggiata sopra, che dipingeva l’Italia come Paese mafioso: se nel nostro Paese si fosse proceduto allo stesso modo, ci avrebbero mandato direttamente i caschi blu dell’Onu. Ma tant’è: la modifica è passata e Berlino, dopo aver distrutto l’industria dell’auto, si indebita fino collo, promette «rigore» nella spesa pubblica tranne che per la difesa e stravolge la Costituzione pur di calzare l’elmetto; il tutto dopo aver imposto per due decenni agli Stati membri dell’Unione europea un rigoroso rispetto dei vincoli economici, che ha determinato il fallimento di Paesi come la Grecia e il regime change nell’Italia di Berlusconi, in nome dello spread.Con un discreto senso del ridicolo (o del tragico) il Corriere della sera ha definito la spericolata operazione «una spettacolare dimostrazione di disciplina della democrazia tedesca». Una democrazia che ha tanto il sapore di un bazooka sopra un piatto di crauti.