2025-11-14
Meloni: «Il modello Albania si farà». Ecco la lista di tutti i nuovi accordi
Il premier: «Tirana si comporta già come una nazione membro dell’Unione europea».Il primo vertice intergovernativo tra Italia e Albania si trasforma in una nuova occasione per rinsaldare l’amicizia tra Roma e Tirana e tradurre un’amicizia in una «fratellanza», come detto dal primo ministro Edy Rama, che ha definito Giorgia Meloni una «sorella». «È una giornata che per le nostre relazioni si può definire storica», ha dichiarato Meloni davanti alla stampa. «È una cooperazione che parte da un’amicizia che viene da lontano ma che oggi vuole essere una cooperazione più sistemica. C’è la volontà di interagire in maniera sempre più strutturata su tanti temi: dalla difesa, alla protezione civile, dalla sicurezza, all’economia fino alla finanza».Sul protocollo migranti ha precisato: «Tanti hanno lavorato per frenarlo o bloccarlo, ma noi siamo determinati ad andare avanti perché questo meccanismo ha la potenzialità di cambiare il paradigma della gestione dei flussi migratori e quando entrerà in vigore il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo, i centri funzioneranno esattamente come avrebbero dovuto dall’inizio. Abbiamo perso due anni, ma la responsabilità non è la mia». Rama spende parole di adorazione per Meloni e per l’Italia «siamo l’unico Paese al mondo a parlare l’italiano» e ha chiarito: «Rifarei il protocollo migranti cento volte con l’Italia. Con altri Paesi mai».La cooperazione mostrata da Tirana in tema di migranti, per Meloni è la dimostrazione che «l’Albania si comporta già come una Nazione membro dell’Unione europea, capace di una solidarietà coi paesi con cui coopera che di rado si è vista» e quindi «è già una nazione europea». L’obiettivo è «avviare i negoziati politici per l’adesione dell’Albania all’Ue in occasione della presidenza di turno italiana del consiglio europeo prevista per i primi sei mesi 2028. Sarebbe uno sbocco naturale» commenta e ironizza: «Il tempo c’è ma vanno prima chiusi i negoziati tecnici e se due anni sembrano tanti con i tempi della burocrazia europea possono diventare pochi». E chiarisce che l’Italia sosterrà il percorso albanese, tecnicamente e politicamente. Un percorso di adesione iniziato quasi vent’anni fa, nel 2009, quando fu presentata la domanda formale.Trai temi affrontati anche «la realizzazione del corridoio 8, una dorsale che parte dalla Puglia e arriva sulle sponde del Mar Nero passando per l’Albania, per la Macedonia del Nord e la Bulgaria» Diverse le intese siglate alla presenza di buona parte dell’esecutivo: dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, dal ministro per la protezione civile Antonello Musumeci, dai ministro della Cultura Alessandro Giuli dal sottosegretario al Mef Federico Freni, presenti anche i ministri albanesi.Tra le intese c’è il contrasto al traffico di droga, cooperazione tra le due protezioni civili, il potenziamento settore neonatale albanese, cooperazione nel settore della Sicurezza Cibernetica, cooperazione tecnica tra Cdp e il ministero delle Finanze albanese, cooperazione tecnica tra Cdp e il ministero delle Finanze albanese. Infine un Memorandum of Understanding (MoU) tra Fincantieri e Kayo, società albanese specializzata nello sviluppo di infrastrutture industriali strategiche, per avviare una joint venture (JV) dedicata alla costruzione e manutenzione di 7 navi militari in Albania. Kayo ha firmato un memorandum anche con Leonardo sulla cooperazione nel settore della difesa.
Ll’ex ministro dell’Energia Svitlana Grynchuk (Ansa)