2023-03-10
Dopo la visita della Meloni in India si sblocca l’acquisto di Piaggio Aero
Tra gli accordi con Nuova Delhi, la società di Savona. Nominati altri due commissari.A distanza di quasi 9 anni dalla visita di Matteo Renzi allo stabilimento di Piaggio Aerospace a Villanova d’Albenga (era il 2014 e il leader di Italia Viva era premier), il governo di Giorgia Meloni torna a occuparsi dell’azienda strategica un tempo produttrice di droni Hammerhead P1HH e ora diventata di fatto un service per l’aeronautica italiana. A quanto pare dopo la visita del presidente del Consiglio in India, dove ha incontrato il premier Narendra Modi, il favorito per l’acquisto di Piaggio Aerospace sarebbe l’italo indiano Randeep Singh Grewal del gruppo Geran. Ma è ancora presto per avere certezze. Di sicuro il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso ha voluto dare un cambio di passo rispetto al passato. La gestione di Renzi, infatti, che strinse accordo con il fondo emiratino Mubadala, è stata più che mai fallimentare, con un buco da quasi 600 milioni di euro lasciato alla fine del 2018. In questi anni l’arrivo del commissario Vincenzo Nicastro, nominato dall’ex ministro Luigi Di Maio (quando era al Mise), non ha sortito particolari passi avanti. L’azienda, con 900 lavoratori tra Albenga e Genova, continua a sopravvivere. Ma negli ultimi cinque anni i bandi di gara per la sua ripresa da parte di un nuovo azionista sono andati sempre deserti, tanto che lo stesso ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso lo aveva spiegato alla Camera nel dicembre scorso, ricordando che i risultati di Nicastro «non erano stati soddisfacenti». Si arriva così ai giorni recenti, con Urso che ha deciso di dare mandato per una nuova procedura di gara, anche perché le manifestazioni di interesse sarebbero diverse, sia dall’estero sia dall’Italia. Non solo. A questo si è aggiunta la decisione di nominare due nuovi commissari straordinari, Gianpaolo Davide Rossetti e Carmelo Cosentino che affiancheranno Nicastro nei prossimi mesi. Entrambi hanno avuto esperienze nel comparto industriale della Difesa da Thales Alenia Space a Alenia Aermacchi. I sindacati si sono già fatti sentire, Fim, Fiom Cisl, Cigl, Cisl e Uil, chiedono le motivazioni «che fino ad oggi hanno impedito la vendita di Piaggio» e confidano in soluzioni che «a breve ridiano una proprietà ed un futuro all’azienda». Di sicuro negli ultimi mesi erano state considerate soprattutto due offerte, quella della cordata guidata dal fondo svedese Summa Equity insieme con i liguri di Phase Motion e un’altra, quella appunto presentata dal magnate italo indiano Grewal con il gruppo Greran. Nell’ultimo anno le due offerte si sono inseguite tra sorpassi e controsorpassi. Alla fine del governo di Mario Draghi sembrava che fosse la proposta indiana la più forte. Poi però non furono prese decisioni. E a dicembre per Greran non sembrava non ci fosse più niente da fare. Ora invece la visita in India del premier Meloni potrebbe aver dato una svolta alla decisione. 57 anni, ingegnere, moglie bergamasca e figlio laureato in ingegneria negli Stati Uniti, Randeep singh Grewal si occupa da tempo con il suo gruppo di aviazione e energia. Ha sempre dichiarato di essere interessato a tutte le attività del gruppo, dalla produzione di aeromobili a quella di componenti di motori, fino alla manutenzione e riparazione. Insomma, pare che non ci siano spezzatini all’orizzonte con il rischio di una riduzione del personale. Anzi, Grewal aveva annunciato nel luglio scorso che avrebbe persino ampliato l’organico. Ma nel dicembre scorso la situazione si era di nuovo raffreddata. Anche perché sia quella di Summa Equity sia la stessa del gruppo Geran non avrebbero presentato sufficienti garanzie in termini di prospettiva industriale e occupazionale. Ora si ricomincia da capo. Sullo sfondo c’è sempre poi il gruppo Leonardo che si era affacciato durante la prima gara, con un interesse per l’attività motori e manutenzione. Su una decisione finale ci vorrà tempo, anche perché proprio Leonardo è una delle aziende dove sono in scadenza gli attuali vertici.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.