2023-11-28
«L’Oms vuole imporci le pandemie e decidere i farmaci per curarle»
Nel riquadro l’esperta internazionale di epidemie Meryl Ness (iStock)
L’esperta internazionale di epidemie Meryl Nass: «Se viene approvato il suo trattato, tutti i Paesi saranno costretti ad applicarlo. Avremo una dittatura sanitaria, con la possibilità di mettere sul mercato vaccini senza test».Meryl Nass, medico e ricercatore americano. Ex Mit, è famosa per aver dimostrato per prima che la più grande epidemia di antrace al mondo era dovuta alla guerra biologica.Ha rivelato i pericoli del vaccino contro l’antrace, ha indagato sulla Sindrome della Guerra del Golfo e ha sfidato l’indagine dell’Fbi sulle lettere all’antrace. Si occupa di bioterrorismo, sicurezza dei vaccini, Covid e salute pubblica. Ha svolto consulenze per la Banca Mondiale, il ministero della Salute cubano e il direttore dell’Intelligence nazionale. È consulente scientifico di Children’s Health Defense. La sua licenza medica è stata sospesa nel 2022 per aver prescritto farmaci Covid. Oggi gira il mondo per diffondere la sua tesi: il trattato pandemico dell’organizzazione mondiale della sanità, che andrà a sostituire, integrandolo, il regolamento sanitario internazionale, sarebbe in realtà un piano per imporre leggi restrittive alle popolazioni e giustificare la censura e la propaganda in nome della salute pubblica.Dottoressa Nass, qual è l’obiettivo dell’Oms? «Cerca di imporre una dittatura sanitaria globale, che gli permetterà di dichiarare arbitrariamente una pandemia, il che le consentirà di imporre blocchi, passaporti vaccinali e il lancio su scala industriale di “vaccini” affrettati e non testati, per cui i produttori e i politici che li incaricano saranno esentati da responsabilità».In particolare quali sono secondo lei i punti nevralgici di questo trattato? «Particolare importanza avrà la modifica dell’articolo 43 al paragrafo 4. Prevede che l’Oms possa vietare l’uso di determinati farmaci o altre misure durante una pandemia, poiché le sue “raccomandazioni” sarebbero vincolanti. Il risultato consisterà nella standardizzazione di tutte le cure per tutti i pazienti. In sintesi il direttore generale dell’Oms potrebbe requisire e spostare forniture mediche da un Paese all’altro, decidere quali trattamenti possono essere utilizzati e limitare l’uso di altri trattamenti. Altro cambiamento fondamentale: la modifica del processo di testing vaccinale sparirà per tutti i vaccini, così come avvenuto per i vaccini Covid».Con quali strumenti un ente sovranazionale può agire in questo modo? «L’Oms è l’organo internazionale più pericoloso di tutti perché non esiste potere di veto (come ad esempio succede all’interno del Consiglio di sicurezza dell’Onu). Quindi dopo l’approvazione di questo trattato, tutti i Paesi aderenti, anche se non concordi dovranno seguire le nuove direttive. Esiste inoltre una mancanza di trasparenza nel processo decisionale, perché gli emendamenti non possono essere noti al pubblico se non dopo la loro approvazione».Chi sta negoziando per l’Italia? «Per l’Italia, così come per ogni membro dell’Unione europea, sta negoziando direttamente la Commissione europea. Anche se, da costituzione, non dovrebbe essere così».Ci può spiegare cos’è il modello One Health? Lo definiscono “un approccio metodologico di tipo olistico, che consiste nel considerare importante la salute globale del pianeta al pari di quella dei singoli individui, pertanto si propone di affrontare le problematiche con collaborazioni interdisciplinari”. È davvero così? «Questa è una pretesa. La verità è che non è ancora chiaro quale sia questa strategia e non ci sono prove a sostegno dell’affermazione che One Health offra vantaggi di alcun tipo. Io credo, invece, che sia un modo per impacchettare uomini, animali, piante ed ecosistemi, compresi i cambiamenti climatici, in un paniere di materie che andrebbero a finire tutte sotto l’autorità dell’Oms. Si mettono sotto lo stesso cappello, salute, cambiamento climatico e decine di altre voci come il commercio internazionale, le politiche pubbliche oppure la comunicazione che poco c’entrano con l’organizzazione mondiale della sanità per dare la possibilità al trattato pandemico di legiferare su ogni cosa». In che modo influirebbe sulla comunicazione? «Tra gli obblighi derivanti dalle proposte di modifica del regolamento sanitario internazionale oltre agli altri già citati ci sarebbe anche la Censura delle “informazioni false e inaffidabili” riguardanti le minacce alla salute pubblica designate dall’Oms».Somiglia molto a ciò che potrebbe accadere se venisse approvato così come è pensato il digital service act dell’Unione europea. Secondo lei le due cose sono connesse? «Certo che lo sono. Sono parte di un piano globale di privazione del potere nei confronti degli stati nazionali nel quale sono coinvolti tutti i più importanti enti sovranazionali come G20, Ue, Banca Mondiale, Onu, ma anche gli Stati Uniti. La strategia è la stessa, i mezzi sono il piano pandemico e gli obiettivi di sviluppo sostenibile».Cosa pensa delle accuse che Un Watch ha rivolto proprio all’Oms circa la loro presunta non obiettività sul conflitto tra Israele e Hamas? «Penso che Un Watch abbia ragione. Anche lì l’Oms sta facendo una campagna di disinformazione usando sempre lo stesso schema. Anzi sono anni che questo tipo di metodo viene utilizzato. Non è una cosa recente».Ci può spiegare meglio? «Faccio un nome, quello di Jeremy Farrar. Un ricercatore medico britannico che oggi ricopre il ruolo di Chief Scientist presso l’organizzazione mondiale della sanità dal 2023. Nella sua carriera già è stato promotore di disinformazione ai tempi dell’influenza aviaria del 2004. Quell’epidemia si dimostrò molto meno grave di quello che lui, insieme ad altri avevano detto cercando di terrorizzare il mondo intero».Ci sono altri aspetti che la preoccupano di questo trattato? «Si. Mi preoccupano le modifiche che imporranno la sorveglianza di potenziali agenti patogeni pandemici. Bisognerà costruire o mantenere laboratori di sequenziamento e condividere i campioni reali con l’Oms (dove è stato creato un BioHub a questo scopo) e anche condividere le sequenze online. Tutto questo è un rischio perché favorirà la proliferazione di agenti di armi biologiche ed io ritengo che sia un crimine. Io almeno interpreto così la Risoluzione 1.540 del Consiglio di Sicurezza e della Convenzione sulle armi biologiche del 1972. (La risoluzione 1.540 impegna gli Stati a provvedere all’emanazione ed all’applicazione di norme - anche a livello nazionale - per fermare la diffusione presso attori non statali di armi nucleari, chimiche e biologiche, dei loro sistemi di distribuzione e materiali relativi. Il Consiglio di sicurezza ha con ciò inteso colmare le lacune del diritto internazionale in questa materia, ndr).
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.