2024-09-19
Marina smentisce «Repubblica»: con Meloni e Tajani è tutto ok
La figlia del Cav conferma la stima verso il premier e l’appoggio al leader di Fi.Marina Berlusconi invia una lettera di smentita a Repubblica. La vera notizia è questa ancor più del contenuto del messaggio e delle ricostruzioni che vengono sconfessate. La primogenita del Cavaliere, infatti, non ha molta consuetudine con questo tipo di interventi. Tanto meno su Repubblica e i giornali del gruppo Gedi di proprietà di John Elkann. In genere Marina Berlusconi affida le sue (poche) esternazioni alle interviste sul Corriere della Sera. La rottura del rituale segnala un salto di parametro, frutto, con molta probabilità di un irritazione che ha superato il livello di guardia.La presidente di Mondadori contesta i retroscena apparsi che parlano di «disistima» nei confronti di Giorgia Meloni e «scontentezza» per il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani. Scrive: «Ho letto il nuovo, l’ultimo, l’ennesimo retroscena che mi riguarda. So bene che arginare il fiume delle voci e delle indiscrezioni è pratica molto difficile, se non impossibile, ma io non posso continuare a tollerare presunte ricostruzioni che non hanno il minimo contatto con la realtà», scrive la primogenita di Silvio Berlusconi. L’articolo attribuisce alla mia famiglia «disistima» nei confronti di Giorgia Meloni e «scontentezza» per l’operato di Antonio Tajani alla guida di Forza Italia, «quando in entrambi i casi è vero esattamente il contrario». La Repubblica «descrive perfino pensieri e progetti che non ho, né ho mai avuto. Arriva addirittura a deformare il contenuto di incontri che fanno parte del mio ruolo e del mio lavoro, trasformandoli in assurde riunioni carbonare che nasconderebbero trame politiche da fantascienza», prosegue. La girandola delle indiscrezioni ha avuto origine da un’intervista al Corriere della Sera in cui la primogenita del Cav aveva dichiarato la sua distanza dall’attuale maggioranza: «Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgtbq» aveva detto « mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Ognuno deve essere libero di scegliere».Parole che avevano innescato la girandola delle indiscrezioni culminate nell’articolo pubblicato ieri da Repubblica. Il giornale sostiene che per i figli dell’ex premier la leader di Fratelli d’Italia «è l’emblema del populismo all’amatriciana». Meloni, al contrario, diffida dei Berlusconi «perché li ritiene attenti solo alla propria borsa come dimostrerebbe il no alla tassa sugli extraprofitti delle banche. Soprattutto non ha dimenticato l’avvertimento su Giambruno». La parte principale dell’articolo è dedicata al ritorno in campo di Gianni Letta, ormai prossimo ai 90 anni, indicato come l’uomo dei Berlusconi nella svolta pro-diritti di Forza Italia. Sarebbe stato proprio Letta a portare Mario Draghi a casa di Marina.«Tutto molto affascinante, lo ammetto» scrive Marina nella lettera «quasi intrigante. Ma anche distante ventimila leghe dalla verità. Già, la verità… In un’epoca di fake news e di chiacchiere incontrollabili, conta ancora qualcosa? Per questo le scrivo, caro Direttore: per rispetto del lavoro che fate e per rispetto del suo giornale. Ancor prima, però, per rispetto e per amor di verità. Forse sarò ostinata, e di certo le parrò all’antica, ma continuo a pensare che la realtà dei fatti conservi un valore. E che i retroscena possano avere un senso soltanto quando e se, da dietro il palcoscenico, descrivono una scena reale. Non un teatro – anzi un teatrino – che non c’è», conclude Marina Berlusconi.