Da Falassarna a Creta a Fistral in Cornovaglia e Son Bou a Minorca: ecco un breve tour su alcune delle spiagge più belle e meno battute dal turismo di massa.
Da Falassarna a Creta a Fistral in Cornovaglia e Son Bou a Minorca: ecco un breve tour su alcune delle spiagge più belle e meno battute dal turismo di massa.Agosto fa rima con mare e non per forza con quello italiano. Una volta battute le coste nostrane, chi ci vieta di andare alla ricerca di un altro modo di fare vacanza, magari al di fuori dei confini nazionali?Il Mediterraneo fa gola a tutti, non solo ai connazionali. Si pensi ai nordeuropei, che da sempre battono il nostro perimetro alla ricerca di luoghi assolati, al punto da “accontentarsi” persino dei laghi del nord per non spingersi troppo in là. Ma se per una volta facessimo a cambio? Se per un anno evitassimo le nostre spiagge, belle ma affollatissime, per dirigerci verso altri lidi, talvolta dai colori meno sgargianti?Il mare del nord non avrà l’allure dei nostri fondali, ma il fascino che sprigionano le sue coste ha un sapore diverso, adatto a palati che non fanno del trio sole-mare-amore il proprio obiettivo.Oltretutto, se si opta per il nord si evitano le temperature bollenti del mese, alla ricerca di climi più clementi, almeno in questo periodo dell’anno.Non solo Nord Europa, però: il sud del continente può vantare spiagge perfette per gli amanti del bagno a tutti i costi, che però sentono il bisogno di evadere dai soliti paesaggi. Non si pensi tanto a posti come Ibiza e Maiorca (validissime alternative), quanto alle scogliere del Portogallo o alla Turchia, ma anche a quegli angoli greci o spagnoli meno presi d’assalto.Come sempre, quindi, a interessarci sono le zone meno battute sia del Belpaese che al di fuori e non per fare gli originali a tutti i costi, ma per amore della scoperta di ciò che fuoriesce dai confini delle classiche cartoline.Si dice che il mare più bello d’Europa, per esempio, si trovi in Turchia: la spiaggia più fotografata del Paese è la Blue Lagoon di Ölüdeniz, a sud-ovest. Nonostante questo, non è ancora – per sua fortuna – al centro di azioni di marketing aggressivo.C’è poi la Corsica, che con le sue spiagge – come quella di Saleccia – può essere annoverata tra i paradisi mediterranei d’Europa.E St. Ives, in Cornovaglia? La sua bellezza discreta e tutta britannica non lascia indifferenti, nonostante non sia esattamente caraibica. L’ampiezza di questo tratto di costa, modificato continuamente dalle maree, non farà rimpiangere i frizzi e i lazzi tipici delle vacanze italiane.Anche l’Albania può essere considerata per una vacanza diversa dal solito maq, allo stesso tempo, piuttosto familiare: da qualche anno a questa parte spiagge come Ksamil cominciano a essere prese d’assalto, ma ci sono luoghi ancora poco considerati e a prezzi più che accessibili.A proposito di luoghi economici, merita una menzione Sunny Beach, in Bulgaria. Non è esattamente l’ideale per chi cerca la tranquillità, ma lo è sicuramente per tutti quei giovani che sono desiderosi di una movida più a buon mercato.Quanto alla Francia, non esiste certo solo la Costa Azzurra. Si pensi a Port-Vendres, nella Costa Vermiglia. Questo grande porto commerciale è famoso per le imbarcazioni cariche di frutta provenienti dall’Africa. Qui è possibile godere di un’atmosfera delicata e tipicamente francese e da qui si può partire per raggiungere tutta una serie di zone da favola.Quelli appena citati sono solo alcuni esempi di come trascorrere le ferie d’agosto in maniera un po’ diversa dal solito. Ché, nonostante le vacanze all’italiana come le abbiamo conosciute attraverso film come Sapore di Mare siano ormai passate di moda, è rimasto l’immaginario comune che vede il relax a forma di un ombrellone a righe o di un bacio romantico sulla battigia.Andando oltre, c’è molto di più. A seguire, alcuni consigli in giro per l’Europa, tutti testati in prima persona.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/mare-europa-mete-meno-conosciute-2662678976.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="grecia-falassarna-creta" data-post-id="2662678976" data-published-at="1690987186" data-use-pagination="False"> Grecia: Falassarna - Creta iStock Non si può certo dire che Creta sia un’isola deserta o poco raggiungibile, ma forse rimane – delle isole greche – una delle più defilate, sia per la sua vicinanza alle coste africane che per la sua ampiezza, che lascia grandi margini di libertà. Non bastano infatti due settimane per girarla da cima a fondo ed è più probabile che si debba optare per una o due zone selezionate se si è alla ricerca di relax e non di una vacanza esplorativa.Falassarna (Phalasarna) si trova a occidente ed è un po’ meno patinata delle vicine quanto celebri Balos ed Elafonissi. Per una pausa davvero rigenerante è bene informarsi prima sui venti, che a Creta arrivano da ovest, rendendo talvolta impossibile rilassarsi su alcune spiagge. Ma se si azzecca il momento giusto, Falassarna si offre in tutta la sua bellezza: oltre a essere una spiaggia lunga e ampia, gode di acque limpide e pulite, ancora più belle all’ora del tramonto. L’ideale è fermarsi a guardare il sole sparire all’orizzonte con un cocktail o un caffè freddo tra le mani. Facile: sulla spiaggia c’è il lounge bar “Bird away”.Una parte della spiaggia è occupata da sdraio e ombrelloni (mai troppo colorati), ma le sue dimensioni sono perfette anche per chi è in cerca di natura selvaggia.Non stupitevi se sentirete parlare male dei turchi da queste parti: è una storia vecchia come il mondo. Nonostante i vecchi dissapori con il Paese vicino, qui l’ospitalità regna sovrana, riempiendo le crepe di un’isola che ha sofferto.Non stupisca nemmeno il fatto che Falassarna è un’area protetta: la zona è infatti ricca di fauna, a dimostrazione della predominanza incontrastata della natura.Ma cosa vedere, oltre a questa bellissima spiaggia? La vicina cittadina di Kissamos non ha bellezze particolari, ma è sicuramente una perfetta base di appoggio per coloro che abbiano intenzione di trascorrere le vacanze da queste parti. Se si ha voglia di affrontare la ressa di agosto, allora sono consigliate anche Balos ed Elafonissi, spiagge da cartolina di quest’isola selvatica.A rendere speciale la prima è un istmo che la collega alla terraferma, mentre la seconda spicca per la sabbia rosa e la tartaruga caretta-caretta, che qui ha messo radici, pur facendosi vedere di rado.DormireSecreto Studios, Ethnikis Antistaseos 2, Kissamos: splendido appartamento sito in una stradina a 700 metri dal mare. Impagabile cenare sul terrazzo;Aqua Marine, Falasarna: a 300 metri dalla spiaggia, ha camere e appartamenti con vista mare e giardino.MangiareALEA, Phalasarna 734 00: ottimi gli spiedini di pollo e di maiale;Adam restaurant and apartments, Φαλασαρνης, Χανιά 734 00: taverna a pochi passi dalla spiaggia, dove assaggiare la tipica cucina cretese. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/mare-europa-mete-meno-conosciute-2662678976.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="gran-bretagna-fistral-cornovaglia" data-post-id="2662678976" data-published-at="1690987186" data-use-pagination="False"> Gran Bretagna: Fistral - Cornovaglia iStock È amata dai surfisti (qui si svolgono gare a loro dedicate), ma non solo: Fistral è una delle spiagge più belle d’Europa, per quanto il clima poco mite della Gran Bretagna non la renda una meta adatta a chi cerca il solleone. Eppure il suo fascino è impagabile e non solo per le onde tutte da cavalcare.Come Falassarna, è famosa per i tramonti, che però questa volta illuminano l’Atlantico e non il Mediterraneo. Una vera bellezza della natura, esaltata dalle dimensioni (a dir poco insolite per chi è abituato alle spiagge nostrane) e dalle maree, che coprono e scoprono continuamente questo lembo di costa. Quando la marea è bassa, pare di stare in un dipinto di fine ‘800, quando le signore passeggiavano con ombrello e cagnolino al seguito.Il vento, il verde circostante e il sole del nord fanno il resto.La spiaggia di Fistral si trova a circa due chilometri e mezzo da Newquay, famosa per le sue casette colorate con vista oceano. Tra le cose da vedere in città c’è la Huer’s Hut, piccola struttura bianca sulla scogliera che fungeva da riparo per la vedetta, che un tempo aveva il compito di avvistare le sardine, merce di scambio della zona.Per il resto, si può fare incetta di souvenir in centro, passeggiare sul promontorio o abbandonarsi alla movida serale, considerato che Newquay è una delle mete preferite sia delle famiglie che dei giovani inglesi.Il consiglio è di rimanere in zona almeno una settimana per avere il tempo di visitare tutte le bellissime spiagge dei dintorni (sono circa dodici).DormireFistral Beach Hotel and Spa – Adults Only, Esplanade Road, Newquay: hotel romantico sia per la vista che per il buon gusto di camere ed arredi. Solo per coppie;Saltwater Suites at Fistral, Pentire Avenue 60, Newquay: appartamento moderno e a 5 minuti dalla spiaggia di Fistral.MangiareThe Fish House, International Surfing Centre 5, Headland Rd, Newquay: panorama favoloso, piatti ricercati e aspetto da pescheria-ristorante;12 Beach Rd, 12 Beach Road, Newquay: da assaggiare i tacos di cavolfiore speziati. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/mare-europa-mete-meno-conosciute-2662678976.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="spagna-son-bou-minorca" data-post-id="2662678976" data-published-at="1690987186" data-use-pagination="False"> Spagna: Son Bou - Minorca iStock Per quanto meno gettonata della vicina Maiorca, Minorca rimane un’isola molto visitata d’estate. Difficile trovare spiagge totalmente libere, ma a un occhio attento (e a piedi energici) non sfuggono nemmeno quelle, considerato il grande numero di insenature e di calette anche poco raggiungibili.In attesa di trovare angoli di pace, più probabili nelle stagioni di mezzo o anche a fine estate, ci si può rifare gli occhi a Son Bou, spiaggia sufficientemente ampia da consentire libertà di movimento. Bellissima per il colore dell’acqua, ma anche per i resti di una basilica paleocristiana (costruita tra il 300-400 a.C.), che si trova proprio a ridosso della spiaggia.Se si è amanti della storia, a una decina di minuti d’auto si trova il sito talaiotico (ossia protostorico) di Torre d’en Galmes. In effetti Minorca è tutta puntellata di siti di epoca talaiotica e, anzi, quando si ha necessità di fuggire dalle spiagge affollate, basta rifugiarsi in queste oasi, silenziose come tutto ciò che custodisce i misteri di una storia ormai scomparsa.Sempre a pochi chilometri da Son Bou si trova il villaggio di Alaior, testimonianza autentica della civiltà agricola minorchina. Il secondo fine settimana di agosto, proprio ad Alaior si tiene la festa di Sant Llorenç, dove i protagonisti sono carri allegorici e cavalli a dir poco imbizzarriti, che rendono il paese, anche se per poche ore, un luogo dall’insospettabile vitalità.DormireValentin Son Bou, Urbanización Torresolí Nou, Son Bou: domina la spiaggia di Son Bou e offre, tra gli altri servizi, una spa e piscine all’aperto;Sunset Suites by Menorca Vacations, Passeig del Prat Y42, Son Bou: un nome, una garanzia. Dalle stanze degli appartamenti si possono ammirare tramonti spettacolari.MangiareEs Jardi des Temple, Centro Comercial, Carretera de Son Bou, 4: capesante e paella i must;Alessandro’s, Son Bou: cucina tipica minorchina e pizza per i nostalgici.
Cartelli antisionisti affissi fuori dallo stadio dell'Aston Villa prima del match contro il Maccabi Tel Aviv (Ansa)
Dai cartelli antisionisti di Birmingham ai bimbi in gita nelle moschee: i musulmani spadroneggiano in Europa. Chi ha favorito l’immigrazione selvaggia, oggi raccoglie i frutti elettorali. Distruggendo le nostre radici cristiane.
Uno spettro si aggira per il mondo: lo spettro dell’islamo-socialismo. Da New York a Birmingham, dalle periferie francesi alle piazze italiane, cresce ovunque la sinistra di Allah, l’asse fra gli imam dei salotti buoni e quelli delle moschee, avanti popolo del Corano, bandiera di Maometto la trionferà. Il segno più evidente di questa avanzata inarrestabile è la vittoria del socialista musulmano Zohran Mamdani nella città delle Torri Gemelle: qui, dove ventiquattro anni fa partì la lotta contro la minaccia islamica, ora si celebra il passo, forse definitivo, verso la resa dell’Occidente. E la sinistra mondiale, ovviamente, festeggia garrula.
Il neo sindaco di New York Zohran Mamdani (Ansa)
Il sindaco di New York non è un paladino dei poveri e porta idee che allontanano sempre più i colletti blu. E spaccano l’Asinello.
La vulgata giornalistica italiana sta ripetendo che, oltre a essere uno «schiaffo» a Donald Trump, la vittoria di Zohran Mamdani a New York rappresenterebbe una buona notizia per i diritti sociali. Ieri, Avvenire ha, per esempio, parlato in prima pagina di una «svolta sociale», per poi sottolineare le proposte programmatiche del vincitore: dagli autobus gratuiti al congelamento degli affitti. In un editoriale, la stessa testata ha preconizzato un «laboratorio politico interessante», sempre enfatizzando la questione sociale che Mamdani incarnerebbe.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 7 novembre con Carlo Cambi
Il luogo dell'accoltellamento a Milano. Nel riquadro, Vincenzo Lanni (Ansa)
Nei principali Paesi europei, per essere riconosciuto «pericoloso» basta la segnalazione di un medico. Qui invece devi prima commettere un delitto. E pure in questo caso non è detto che una struttura ti accolga.
Vincenzo Lanni, l’accoltellatore di Milano, aveva già colpito. Da condannato era stato messo alla Rems, la residenza per le misure di sicurezza, poi si era sottoposto a un percorso in comunità. Nella comunità però avevano giudicato che era violento, pericoloso. E lo avevano allontanato. Ma allontanato dove? Forse che qualcuno si è preso cura di Lanni, una volta saputo che l’uomo era in uno stato di abbandono, libero e evidentemente pericoloso (perché se era pericoloso in un contesto protetto e familiare come quello della comunità, tanto più lo sarebbe stato una volta lasciato libero e senza un riparo)?







