2023-05-21
Manifestazione in difesa della vita: c’era tanta gente ma non la sinistra
Chiesto un cambio di passo al governo su maternità e tutela dell’obiezione sull’aborto.Malgrado le previsioni meteo poco rassicuranti, confermate poi da una pioggia leggera ma incessante, migliaia di cittadini hanno solcato ieri le strade dell’Urbe per partecipare alla Manifestazione per la vita. Che si apriva con uno striscione riepilogativo dello spirito della marcia: «ScegliAmo la Vita».Dopo l’appello congiunto e recente in favore della natalità da parte del governo, della Chiesa e della scienza, la Manifestazione per la vita è stata la prima risposta concreta da parte dei cittadini. Con la presenza rumorosa e intensa di molti gruppi ecclesiali, di intere parrocchie e di gente comune, specie giovani coppie con figli.Grazie al sostegno di oltre 120 associazioni (anche laiche, evangeliche, islamiche) e al plauso della Cei - con un messaggio del cardinal Matteo Zuppi - i pro life hanno testimoniato davanti ai passanti e alla storia che, al di là delle divisioni politiche e delle contingenze storiche, pur tragiche se si pensa ai fatti di Romagna, la lotta per la sacralità dell’embrione umano è sempre di attualità. E viene prima della protezione di qualsiasi altro elemento della natura, pur se di insigne bellezza o magari in via di estinzione.Tra i politici presenti sono stati notati Simone Pillon, Lavinia Mennuni, Gianni Alemanno e molti sindaci con visibili fasce tricolori. È un peccato però che negli ambenti della sinistra e del progressismo non si capisca ancora che la difesa della vita umana è il fondamento della civiltà, della pace e della stessa Costituzione del ’48.Tra gli organizzatori, l’associazione Pro vita e famiglia di Toni Brandi e Jacopo Coghe ha fatto la parte del leone. E lo stesso dicasi dei due portavoce, Maria Rachele Ruiu e Massimo Gandolfini.Quest’ultimo ha sintetizzato lo spirito di fondo della marcia, dicendo a Vatican news che essa è «un messaggio per tutelare e difendere la vita a 360 gradi». Ovvero senza possibili eccezioni: «Dalla vita nascente, dal concepimento, alla vita durante il suo percorso terreno fino anche ai momenti terminali o di maggiore fragilità e disabilità».A Piazza San Giovanni, la Ruiu ha diretto il palco col solito brio, e ha introdotto varie testimonianze forti, tutte al femminile. Alcune donne hanno mostrato l’eroismo che occorre per salvare il proprio bambino, inatteso, in un contesto familiare ostile. Altre donne hanno sbalordito i presenti confessando il loro aborto, ma anche esprimendo la gioia del pentimento, coronata dalla successiva militanza pro life. Gli habitué della manifestazione ricordano che più di una volta sfilò tra loro l’attuale premier Giorgia Meloni, la quale scelse proprio una manifestazione per la vita per rendere nota la notizia di essere in dolce attesa. Ed è proprio alla Meloni che idealmente si è rivolta la piazza. Non certo per chiedere «tutto e subito», il che, oggi, sarebbe irrealistico. Ma per ottenere un doveroso cambio di passo. Sulla maternità da promuovere, sull’obiezione di coscienza da tutelare e sull’aborto stesso che in tanti modi potrebbe essere disincentivato. Mostrando, come avviene in alcuni Paesi, alla donna incinta, l’embrione che sta già vivendo in lei, con un cuore che batte e che sarebbe meglio non spegnere mai. Sembrerà troppo audace ad alcuni, ma ci chiediamo: se non ora quando, visto che abbiamo il primo governo apertamente pro life e pro family dalla caduta del Muro di Berlino?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.