2021-05-14
Maggioranza in pressing sull’esecutivo per riaprire. La Lega ora canta vittoria
Tutti i gruppi a sostegno di Mario Draghi compatti nel proporre un ordine del giorno per «prevedere ogni azione utile a superare progressivamente il coprifuoco».«Il coprifuoco verrà tolto ma non sappiamo ancora quando»: il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in aula al Senato, si copre involontariamente di ridicolo, affermando che il coprifuoco in Italia non durerà in eterno. «Bisogna procedere», aggiunge Sileri, «in base ai dati settimanali, ad aperture graduali senza poi dover fare passi indietro». Sileri pronuncia questa paradossale frase durante la discussione della mozione proposta al Senato da Fratelli d'Italia per lo stop al coprifuoco e la ripresa delle attività.Una mozione i cui contenuti sono sintetizzati da Giorgia Meloni su Facebook: «Il 27 aprile», scrive la Meloni, «Fratelli d'Italia presentò l'ordine del giorno per abolire il coprifuoco, ma tutti i partiti di maggioranza votarono contro o non parteciparono alla votazione. Oggi (ieri, ndr) portiamo al Senato la mozione Libertà e riaperture, dove chiediamo: via il coprifuoco, no all'obbligo delle mascherine all'aperto se distanziati, no ai limiti per le visite a casa di parenti e amici se fatte in sicurezza, riapertura di tutte le attività commerciali, sportive e culturali in sicurezza. Se tutte le forze politiche che dicono di volere le riaperture ci sosterranno», aggiunge la Meloni, «la mozione passerà e da dopodomani l'Italia e i suoi cittadini potranno tornare a respirare». Non passa, ovviamente, la mozione di Fdi, bocciata con 78 voti contrari, 24 favorevoli, e 48 astenuti. Approvato invece l'ordine del giorno della maggioranza, con 131 sì, 3 no e 16 astenuti. Un ordine del giorno, quello sottoscritto dai capigruppo di Pd, M5s, Lega, Fi, Leu, Italia viva e Autonomie, in realtà, assai vago, ma politicamente significativo: i partiti di sinistra al governo, infatti, non vogliono lasciare alla Lega la soddisfazione di intestarsi come un successo le imminenti riaperture, ormai praticamente certe, e che verranno stabilite nel dettaglio nel corso della cabina di regia convocata per lunedì 17 maggio, giorno in cui tra l'altro l'Italia sarà tornata, salvo clamorosi imprevisti, tutta in zona gialla.Tentativo vano: la Lega, infatti, può a questo punto rivendicare come un proprio successo l'aver portato tutta la maggioranza, compresi gli irriducibili chiusuristi della sinistra, a chiedere al governo di fare in fretta a rimettere in moto l'economia: «Grazie alla Lega», commenta infatti il capogruppo del Carroccio al Senato, Massimiliano Romeo, «viene garantito l'impegno del governo a proseguire con le progressive riaperture e prevedere ogni azione utile per il superamento del coprifuoco, verificando settimanalmente il quadro epidemiologico. In vista dell'imminente cabina di regia convocata per affrontare l'emergenza Covid», aggiunge Romeo, «siamo riusciti a portare tutta la maggioranza su idee di buonsenso e approvare una mozione che guarda al futuro con fiducia negli italiani. Siamo orgogliosi di questo esito che dimostra la concretezza della Lega al governo, determinante per incidere nell'azione dell'esecutivo e ottenere risultati che non avremmo mai potuto raggiungere stando all'opposizione», conclude Romeo, con una stoccata alla Meloni. L'ordine del giorno della maggioranza impegna il governo a «prevedere ogni azione utile a superare progressivamente il regime del cosiddetto coprifuoco»,«attraverso la valutazione settimanale effettuata da parte della cabina di regia del ministero della Salute, in considerazione dell'avanzamento della campagna vaccinale»; invita inoltre l'esecutivo a «proseguire con le progressive riaperture delle attività più colpite dalle restrizioni, con adeguati protocolli di sicurezza, in particolare: centri e parchi commerciali nel fine settimana, impianti sportivi con riammissione del pubblico, attività di bar e ristorazione, luoghi della cultura (biblioteche, teatri, cinema, musei, spettacoli dal vivo), parchi tematici e acquatici settore delle cerimonie ed eventi». Niente date, anche se è ormai praticamente certo che il coprifuoco alle 22 ha le ore contate.L'orario massimo di rientro a casa per gli italiani sarà spostato almeno alle 23: non è ancora stabilito se accadrà già nel corso della prossima settimana, con un provvedimento del governo, o da quella successiva, vale a dire da lunedì 24 maggio quando entrerà in vigore il nuovo decreto Covid, che il governo varerà la prossima settimana. C'è attesa per verificare se ci saranno novità positive per i bar e i ristoranti che non dispongono di posti all'aperto, e che sono ancora costretti a stare chiusi e potrebbe arrivare finalmente il via libera per l'apertura dei centri commerciali anche nei fine settimana. «Anche oggi (ieri, ndr)», scrive sui social il leader della Lega, Matteo Salvini, senza nascondere una certa soddisfazione, «fortunatamente gli ospedali si svuotano: 771 ricoverati in meno, 99 terapie intensive in meno, 14.295 guariti. Lunedì la Lega e 60 milioni di Italiani si aspettano riaperture, diritto al lavoro in sicurezza per tutti, ritorno alla libertà e no al coprifuoco». E la maggioranza, stavolta, forse solo perché la misura era già nell'aria, sembra aver capito l'antifona.
L'ex amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)