2021-03-28
Il governo farà un decretone Covid. Si lotta sulle riaperture a metà aprile
Roberto Speranza e Mario Draghi (Ansa)
Verso un cdm incandescente. Sul tavolo lockdown e lo stop allo stipendio per i medici che non si vaccinano Lega in pressing, Mariastella Gelmini tenta una mediazione: «Puntiamo a soglie automatiche per allentare i divieti»«Domani» rivela che in una riunione del 2 marzo 2020 fu chiesto a Conte d'istituire la zona rossa ad Alzano. Ma ai pm lui disse di essere stato informato 24 ore dopoLo speciale contiene due articoliL'Italia blindata per un altro mese e più fa discutere le forze di maggioranza, e al nodo delle chiusure se ne aggiunge un altro da sciogliere la prossima settimana, quando in Consiglio dei ministri approderà un decreto legge omnibus, che a quanto apprende La Verità conterrà, oltre alle norme sul contrasto al Covid, anche le prime decisioni sull'obbligo vaccinale per i medici: stop agli stipendi per chi si rifiuta di vaccinarsi e multe al datore (manager delle Asl e proprietari delle strutture private) se non sospendono lo stipendio. Un decretone pieno di argomenti potenzialmente divisivi, che, c'è da scommetterci, vedrà i partiti che sostengono il governo guidato da Mario Draghi portare avanti posizioni e strategie diverse su entrambi gli argomenti. Il leader della Lega, Matteo Salvini, va all'attacco: «Oggi (ieri, ndr)», scrive Salvini su Facebook, «è il 27 marzo. Se dopo Pasqua, fra dieci giorni, la situazione sanitaria in tante città italiane sarà tornata tranquilla e sotto controllo, secondo voi sarà giusto riaprire bar, ristoranti, scuole, palestre, teatri, centri sportivi e tutte le attività che possano essere riavviate in sicurezza? Secondo me sì. Correre con vaccini e terapie domiciliari e appena possibile riaprire in sicurezza: il sostegno più utile e importante, è tornare al lavoro». La prossima settimana il Consiglio dei ministri dovrà approvare il nuovo decreto legge. Si annuncia una riunione incandescente: c'è bisogno dell'ok di tutta la maggioranza, e le posizioni sono tutt'altro che univoche. Pd e Leu sono per le chiusure a oltranza, Italia viva si accontenta di intestarsi la riapertura delle scuole, il M5s non conta nulla, la Lega è su una posizione aperturista. Che farà Forza Italia? Un ruolo fondamentale spetterà al ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, che già in occasione della cabina di regia ha chiesto che siano garantiti immediati ristori da attingere facendo ricorso a un nuovo scostamento di bilancio: «Portiamo avanti», dice la Gelmini alla Verità, «la nostra battaglia per lo scostamento di bilancio da varare a metà aprile, garantendo così i ristori adeguati alle categorie più colpite, con procedure snelle e mirate. Ovviamente», aggiunge la Gelmini, «con così tanti morti al giorno occorre molta attenzione, per evitare la quarta ondata. Sulle chiusure, prevediamo a metà aprile una verifica sui dati per, eventualmente, consentire qualche riapertura». Una piattaforma comune a quella del Carroccio, che alla fine potrebbe rappresentare un buon punto di mediazione in cdm. «Noi», dice alla Verità Antonio Tajani, coordinatore nazionale del partito di Silvio Berlusconi, «abbiamo un approccio alla questione mediano, non ideologico, ma pragmatico. Chiedere di aprire tutto o chiudere tutto è inutile: innanzitutto vanno ascoltati gli scienziati, e ora il nuovo Comitato tecnico scientifico ci sembra certamente più equilibrato del precedente. Come Forza Italia», aggiunge Tajani, «ci batteremo per l'apertura delle attività sportive: molto meglio che i ragazzi siano in palestra, in piscina o a scuola calcio, dove ci sono controlli rigidi, piuttosto che assembrati per strada». Dall'opposizione, Fratelli d'Italia attacca: «Il governo Draghi», dice alla Verità il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida, «si dimostra in perfetta continuità con le misure, peraltro dimostratesi inefficaci, dei governi precedenti. Stessi metodi, stesse contraddizioni. I mezzi pubblici sono pieni, perché il governo non riesce a organizzarli, mentre le imprese, i ristoranti, le palestre, vengono sacrificate sull'altare della necessità di dimostrare che si sta facendo qualcosa. Irrisori i risarcimenti, che non compensano nemmeno marginalmente i costi fissi, e una economia devastata». Ma Lega e Forza Italia? «Noi come Fdi», aggiunge Lollobrigida, «purtroppo ci stiamo rendendo conto di aver fatto la scelta migliore a restare fuori da questo governo. Cercheremo di sostenere le proposte dei nostri alleati, se avranno la possibilità di portare avanti iniziative in linea con i nostri programmi comuni». La Lega ha come obiettivo, stando a fonti del partito, «aperture mirate dopo Pasqua dati permettendo. In particolare sulle somministrazioni dei vaccini si attendono nei prossimi giorni numeri in netta crescita. I rapporti tra Mario Draghi e Matteo Salvini», aggiungono le fonti, «sono sempre cordiali e collaborativi». Ferma sulle posizioni rigoriste la sinistra: «È incredibile che la Lega finga di ignorare la realtà», attacca la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, «chiedendo riaperture che oggi porterebbero a un ulteriore allargamento del contagio, sarebbero disastrose per la salute pubblica e finirebbero per rivelarsi controproducenti anche per le attività economiche perché imporrebbero nuove e prolungate chiusure». «Questo governo», sottolinea il segretario del Pd, Enrico Letta, «aiuta il Paese a essere unito, aiuta le forze politiche a concentrarsi sulle cose da fare e non sulle polemiche, che vogliamo evitare. Dall'emergenza Covid si esce vaccinando e i vaccini sono una priorità del governo». Mentre le forze politiche si dividono, da Fipe-Confcommercio, arriva un appello accorato a Draghi: «Chiediamo la possibilità di rimanere aperti, anche in considerazione del parere del Cts, distinguendo le attività che possono garantire maggiore sicurezza e il necessario distanziamento grazie alla disponibilità di spazi».