2024-02-29
Madrid ammette: «Mascherine imposte in assenza di studi e relazioni tecniche»
Madrid: la Polizia distribuisce le mascherine obbligatorie durante la pandemia (Ansa)
L’obbligo in Spagna fu deciso senza dati e report sull’efficacia. Parlamentari Uk contro la loro Aifa: «Effetti avversi occultati».In Spagna, la direzione generale della Sanità ha riconosciuto di avere imposto durante la pandemia l’uso delle mascherine senza relazioni tecniche. La dichiarazione compare in un documento del ministero della Salute, oggi a guida di Mónica García, fornito guarda caso un giorno prima dell’arresto da parte della Guardia Civil di una ventina di persone, accusate di aver preso parte ad appalti irregolari per la fornitura di mascherine in epoca Covid. Stiamo parlando del cosiddetto «caso Koldo», legato all’ex consigliere dell’ex ministro dei Trasporti José Luis Ábalos, dove oltre 54 milioni di euro di fondi pubblici che potevano essere anche europei (sta indagando pure l’Ufficio antifrode di Bruxelles), avrebbero generato un business da 17 milioni di euro.È la prima volta che la direzione sanitaria spagnola ammette per iscritto che non ci sono relazioni tecniche, in risposta all’associazione Liberum e dopo che il Tribunale nazionale le ha imposto di fornire la documentazione. Liberum, nata durante la pandemia per ripristinare i diritti e le liberà usurpate, ne aveva fatto richiesto un anno e mezzo fa attraverso una denuncia. Voleva i rapporti degli esperti del Sistema nazionale di allerta precoce e risposta rapida (Siapr), i verbali delle riunioni e l’elenco delle persone che facevano parte del comitato di esperti che ha imposto l’uso delle mascherine. «La Conferenza sugli allarmi e sui piani di preparazione e risposta non prepara rapporti, né pubblica verbali dopo le sue riunioni. La sua funzione è quella di preparare documenti di lavoro concordati dai suoi membri», chiarisce il testo firmato da Fernando Simón, direttore del Centro di allarme e coordinamento delle emergenze sanitarie, e da Pedro Gullón direttore generale della Sanità.«La cosa è particolarmente grave perché, in assenza di rapporti a sostegno di una misura coercitiva e senza alcun rigore scientifico, la responsabilità di queste decisioni andrebbe attribuita a questi “specialisti”», ha dichiarato la presidente dell’associazione, Nandi Cuevas, a The Objective. Esperti di cui non viene rivelata l’identità da parte del ministero perché avrebbero «ruoli non fissi», nei tre organismi che si sono occupati della preparazione e risposta alla pandemia, e della sorveglianza epidemiologica.Sembra il giochetto dello scaricabarile cui si assiste anche in Italia, sulle responsabilità della gestione dell’emergenza sanitaria Covid. Ieri, iI leader del Partito popolare (Pp), Alberto Núñez Feijóo, ha accusato il premier Pedro Sánchez di essere a conoscenza da più di tre anni del presunto sistema di tangenti nell’acquisto di mascherine e di «averlo coperto». Koldo García, fidato consigliere dell’ex ministro dei Trasporti ed ex segretario dell’organizzazione del Psoe, José Luis Ábalos, uomo chiave nel ritorno di Sánchez alla carica di segretario generale socialista dopo la sua defenestrazione nel 2016, nel 2020 avrebbe abusato della sua posizione per intercedere nell’aggiudicazione di appalti di mascherine da parte di organizzazioni dipendenti dal ministero a favore di una società, Soluciones de Gestión. Il tutto in cambio di commissioni irregolari.«Smettetela di insultare l’intelligenza del popolo spagnolo ogni giorno e ogni ora», ha esclamato Feijóo. Intanto, il 20 febbraio il Tribunale d’istruzione numero 14 di Madrid ha convocato per aprile cinque alti funzionari del governo Sánchez a testimoniare come accusati di un presunto crimine contro i diritti dei lavoratori, a seguito di una denuncia contro l’ex ministro della Salute Salvador Illa presentata dalla Confederazione statale dei sindacati dei medici (Cesm). È stato accusato di aver impiegato diversi giorni, nell’aprile del 2020, per rimuovere dagli ospedali Ffp2 cinesi difettose, un lotto da 2,1 milioni di pezzi inutili.Se la Spagna deve far chiarezza su forniture e appalti illeciti, sulla mancanza di relazioni tecniche circa l’effettiva sicurezza e utilità delle mascherine, nel Regno Unito l’agenzia regolatoria del dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale (Mhra) è accusata di non segnalare le reazioni avverse da vaccino Covid. «C’è motivo di credere che l’Mhra fosse a conoscenza di una segnalazione di miocardite e pericardite post vaccinazione nel febbraio 2021. Tuttavia, non ha menzionato la miocardite o la pericardite negli aggiornamenti sulla sicurezza di aprile, maggio e giugno, allertando il pubblico solo il 25 giugno», denuncia il deputato Graham Stringer, copresidente di Appg, gruppi parlamentari multipartitici per la risposta e la ripresa dalla pandemia. In una lettera indirizzata al deputato Steve Brine, presidente del comitato ristretto per l’assistenza sanitaria e sociale, i parlamentari già lo scorso ottobre avevano espresso preoccupazione per la «sicurezza dei pazienti». Adesso Stringer dichiara che l’agenzia regolatoria, equivalente dell’Aifa, «non dispone di un processo per l’indagine e il follow-up delle singole segnalazioni di Yellow Card e non può e non le monitora efficacemente». Yellow Card, cartellini gialli, è il meccanismo mediante il quale in Uk chiunque può segnalare qualsiasi reazione avversa o effetto collaterale sospetto a un vaccino. Secondo il Telegraph, l’Mhra sottovaluta «grossolanamente le complessità e in alcuni casi rileva solo un caso di danno su 180».Appg sostiene inoltre che l’agenzia inglese «non ha intrapreso alcuno studio epidemiologico formale né ha incaricato Pfizer e Moderna di effettuarne alcuno» e questo è altro grave motivo di preoccupazione.
Ernesto Maria Ruffini (Ansa)