L'Eliseo richiama l'ambasciatore da Roma bollando come «inaccettabili» le politiche del nostro esecutivo. È roba che non si vedeva dal tempo di guerra. Logorato sul fronte interno, il leader transalpino ha sbroccato.
Prevost è entrato forte in Sistina, rimanendo coperto. A differenza del favorito Parolin, che non è decollato. Il Segretario si è scansato, ma decisivo è stato l’asse trasversale dei porporati Usa e il sostegno dei latinos.
Il nuovo pontefice lascia provvisoriamente al loro posto tutti i vertici delle istituzioni vaticane. E indica uno stile. In primo piano ci sono «riflessione, preghiera e dialogo».