2024-02-25
        Macron rimane a casa per i trattori ma finisce incornato dalla protesta
    
 
Il presidente francese diserta il vertice del G7 a Kiev e incontra gli agricoltori. Incassando una pesante contestazione. Eppure per i media nostrani era uno sgarbo a Roma. Solidarietà da Chigi per la «difficile giornata».La riunione del primo G7 presieduto da Giorgia Meloni nel secondo anniversario dell’attacco russo all’Ucraina, si è tenuta senza ieri intoppi nonostante l’assenza del presidente francese, Emmanuel Macron. Parigi non ha comunque lasciato la sedia vuota ed è stata rappresentata, in videoconferenza, dal ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné. Il premier italiano è giunto nella Capitale a bordo di un treno sul quale viaggiavano anche il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il premier belga e presidente di turno del Consiglio Ue, Alexander De Croo, nonché il primo ministro canadese, Justin Trudeau. In un primo momento, sembrava che anche il leader di Ottawa avrebbe partecipato al meeting solo in video.Alla fine della giornata appariva chiaro che il summit, tenutosi a Kiev sotto la presidenza di Giorgia Meloni, fosse stato un successo. Questo nonostante la stampa mainstream nostrana avesse già stabilito che la riunione del G7 a trazione italiana sarebbe stata un fallimento. Ieri mattina bastava fare un giro nelle edicole dello Stivale per capire, secondo vari giornaloni, che Meloni aveva subito uno sgambetto dal presidente francese. Repubblica ha parlato dello «sgarbo di Macron» che «diserta il G7 a Kiev e invita i leader a Parigi». Per lo stesso quotidiano, il leader di Parigi sarebbe stato «irritato». Secondo Avvenire e Il Messaggero invece, l’assenza del leader d’Oltralpe sarebbe stata molto pesante. Il quotidiano romano ha parlato anche di un non ben definito «valore simbolico dell’assenza» del capo di Stato francese. Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ha interpretato l’assenza di Macron come un segno del fatto che «qualcosa di pesante» stia per accadere anche perché, il leader transalpino ha convocato un «suo» vertice sull’Ucraina, che si svolgerà domani a Parigi. Ma a giudicare da ciò che è accaduto ieri a Macron al Salone dell’Agricoltura di Parigi, si direbbe che le cose non siano proprio andate come lasciavano intendere le cupe previsioni fatte dalle testate nostrane. E anche il summit sull’Ucraina di domani assume un significato diverso. Questo perché la giornata di ieri è stata pessima per l’immagine del leader francese, quindi cosa c’è di meglio di un vertice internazionale per cercare di riacquistare un po’ di lustro? Per capire meglio la situazione bisogna tornare all’altro ieri, quando Macron è stato costretto ad annullare un incontro tra «tutti gli attori» del mondo agricolo al quale però pareva essere stato invitato il collettivo antagonista «Soulèvement de la Terre», noto per le contestazioni estremamente violente. Poi, ieri mattina intorno alle 9, Macron è arrivato al Salone dell’Agricoltura di Parigi per inaugurarlo. Ad accogliere il presidente c’erano decine di agricoltori arrabbiato. Un campione della categoria che, fino a poche settimane fa, era riuscita a bloccare quasi completamente la Francia con i trattori. L’arrivo del leader francese al Salone dell’agricoltura ha provocato tafferugli e reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine in tenuta anti sommossa. Macron si è rifugiato negli uffici della zona fiera in cui si svolge la kermesse. Lì ha tenuto un discorso surreale davanti ai media presenti. Il presidente francese ha parlato dell’agricoltura come se fosse un settore senza problemi. Poi si è chiaramente innervosito quando un cronista gli ha chiesto se l’Eliseo avesse effettivamente invitato i contestatori del Soulèvement de la Terre all’incontro con gli agricoltori. Macron ha smentito quasi sbraitando e perdendo il sangue freddo. A fine mattinata poi il presidente è sceso nel Salone dell’Agricoltura ma anche qui non è riuscito a restare calmo quando gli agricoltori gli hanno rimproverato di non aver fatto quasi nulla per loro. In mezzo a pecore, mucche e cavalli, si sono levati fischi e grida come «Macron dimettiti!». La tensione era altissima. Nonostante ciò il presidente francese ha mantenuto un atteggiamento da primo della classe prepotente. Senza giacca, circondato dagli agricoltori arrabbiati, Macron è riuscito a fare loro la morale esclamando: «Di grazia! Non diciamo che non è stato fatto niente».La pessima giornata trascorsa da Macron al Salone dell’Agricoltura non è passata inosservata nelle cancellerie estere. Sarà per questo che, dal G7, Giorgia Meloni ha inviato i saluti al presidente francese impegnato con una «difficile giornata».
Ecco #DimmiLaVerità del 31 ottobre 2025. Ospite il senatore di FdI Guido Castelli. L'argomento del giorno è: " I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale"