![Macché buoni: diventate belve. E cominciate a costruire dei muri](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8xODYyNjY0Ny9vcmlnaW4uZ2lmIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc0OTk5MjY4MX0.ewiDvTGULNtJ9W-G_UmRgvizT8Cq8FRIklurbe4TPkU/img.gif?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=38%2C0%2C39%2C0)
Come faccio a essere così cattiva? Mi esercito. Bisogna allenarsi a non arrendersi al politically correct che ci pretende pro immigrati, pro gender, pro aborto. Abbiamo diritto a discriminare, cioè a distinguere.
Il violinista Guido Rimonda, «armato» di Stradivari (chiamato «le violon noir» perché porta i segni di un omicidio), ci guida alla riscoperta di Giovanni Battista Viotti (1755-1824). Un riferimento assoluto del Settecento, oggi dimenticato in patria.