2018-09-17
Macché buoni: diventate belve. E cominciate a costruire dei muri
Come faccio a essere così cattiva? Mi esercito. Bisogna allenarsi a non arrendersi al politically correct che ci pretende pro immigrati, pro gender, pro aborto. Abbiamo diritto a discriminare, cioè a distinguere.Vorrei rispondere a una domanda che negli ultimi tempi mi fanno in continuazione, e che è di nuovo arrivata dopo il video che ho postato sul sito della Verità il 27 agosto su Massimo Cacciari: come faccio a essere così stronza? Mi scuso per il termine molto crudo, ma sono esattamente queste le sillabe scritte in mezzo alle miriadi di «ti vedrò squartata al Tg1 (ma perché sempre il Tg1?)» e «sei vecchia e sempre più brutta». Bimbi, ho 65 anni: i 65enni sono così. Peraltro per me la bruttezza è un diritto perché è gratuita, non solo perché non mi trucco, ma perché non è costata al contribuente.Come fai a essere così stronza? Come puoi essere così cattiva? Che domanda ridicola. È evidente. Mi alleno. Tutti i giorni e con un determinazione eroica. O avete forse pensato che una stronzaggione di livello professionale come la mia possa essere frutto di solo talento o del caso?Talento ne avevo poco. Sono nata intelligente e buona: sono stata atea per decenni, femminista, terzomondista, pauperista ed entusiasticamente a favore dei diritti della minoranze, tutte, incluse quelle riguardanti gli orientamenti sessuali. È con una forza di volontà di acciaio che sono diventata stronza, che ho imparato a decodificare i messaggi nascosti, a capire la manipolazione, il dannato messaggio manipolatorio su cui posa vittimismo cronico, il dannato messaggio della sofferenza. La mistica della sofferenza permette la dittatura delle minoranze. Tutti ci mostrano le loro piaghe e questo li autorizza a diventare i carnefici della nostra etica, della nostra storia, delle nostre città invase e invivibili, della nostra economia dissanguata a mantenere estranei, carnefici di bambini costretti a nascere senza madre o senza padre e che questo sia passato come un diritto civile.Il dolore non annulla la colpa, non la attenua nemmeno. Che qualcuno abbia sofferto, non gli dà maggiori diritti, né annulla le colpe se ne ha. È la vergogna che permette la redenzione. È dalla vergogna che passa la via della vera gloria, che è, appunto, la redenzione, quindi il perdono.Per chi ha dei dubbi, vale la pena di rileggere i Promessi Sposi, e concentrarsi sul personaggio di Fra' Cristoforo che è un ex assassino per motivi idioti, e che è arrivato al pentimento attraverso la preziosa vergogna. Quindi se vedo un altro essere umano che ha un comportamento sbagliato, un comportamento che so essere non genetico e reversibile, è mio dovere avvertirlo di quanto il suo comportamento sia un errore. La disapprovazione è spacciata per odio, chi disapprova viene venduto come un incitatore all'odio e l'odio si scatena contro di lui. Grandissimi classici sono vietati nelle sempre più folli università statunitensi e inglesi perché le loro opere immortali non rispettano il polically correct. I crimini non sono perseguiti. È ignobile la misericordia low cost senza pentimento, e anzi con ulteriore bagno nel vittimismo, con il carnefice che mentre il sangue delle vittime è ancora caldo mostra il suo cuoricino spezzato: non è stato integrato, non si è sentito amato, compreso. Il dolore, la sofferenza è la trappola della comunicazione manipolatoria. Bisogna allenarsi per non caderci. Tutta la civiltà attuale è basato sul vittimismo e la manipolazione. Un colpevole sofferente è un colpevole, come Don Rodrigo che muore di peste.Ci porterà a essere schiavi o morti, il delirio che gli uomini siano fondamentalmente buoni e che il dialogo risolva tutto. È falso.E ora do una notizia a tutti. Importiamo a nostre spese centinaia di migliaia di uomini forti e giovani in età militare, al 90 % tra i 15 e i 45 ani. Appartengono a un popolo che non ci ama, nessuno si faccia illusioni. Non è impossibile che tra pochi anni avremo la guerra civile nelle strade. Ci sono ancora i margini per evitarlo, e le possibilità che non succeda sono ancora maggioritarie, ma potrebbe succedere. Imparate a non cedere più alle manipolazioni. Per chi fosse interessato: tengo corsi su «come diventare una belva in dieci lezioni», sia individuali che di gruppo. I più meritevoli otterranno uno sconto sullo stage da muratore «impara a costruire un muro».Imparare a costruire muri. Imparare a costruire muri fisicamente. Durante le vacanze fare lo stage di muratore. Se scoppia una guerra nucleare o anche non nucleare occorrerà ricostruire. Se scoppia una guerra nelle strade (mettiamo che arrivino gli extraterrestri e facciano schifo come le scolopendre di Alien) la capacità di tirare su un muro, di murare una porta o una finestra, perché noi e nostri figli possiamo stare al sicuro, potrà essere quello che fa la differenza. Piantiamola di dire «non modificheremo il nostro stile di vita». Invece lo modifichiamo. Impariamo a costruire muri e a dire che due più due fa quattro e che una mela è una mela.Diceva Gilbert Keith Chesterton che verrà il momento in cui dovremo combattere per dichiarare che l'erba è verde. Il momento è venuto. Dobbiamo combattere.Dobbiamo combattere per affermare che gli uomini sono maschi e le donne sono femmine e che nascono rispettivamente maschi e femmine, nascono diversi per completarsi, e amarsi e proteggersi a vicenda, e mettere a mondo dei bambini ed amarli e proteggerli.Dobbiamo combattere per affermare che un bambino ha bisogno di un padre e una madre, per crescere in maniera armoniosa, che ha il diritto di conoscere le proprie ascendenze.Dobbiamo combattere per affermare che, se un bambino ha subito la tragedia di aver perso i propri genitori, deve essere affidato alle due persone che più di ogni altro possano sostituirli: una coppia costituita da un uomo e una donna.Dobbiamo combattere per affermare che la libertà non è fare quello che si vuole: questo è il concetto di libertà per bambini e adolescenti. La libertà è assumersi la responsabilità di quello che si sta facendo, in relazione a se stessi e al mondo. Guardare pornografia non è libertà, ma irresponsabilità cioè mancanza di libertà e inchioda all'onanismo, cioè a una sessualità, anzi a uno non sessualità adolescenziale. L'aborto è una perdita di responsabilità, la madre non si assume la responsabilità della vita del piccolo.Noi siamo liberi quando ci assumiamo responsabilità, quando mettiamo a letto i bambini, quando combattiamo per quello in cui crediamo, quando affrontiamo la nostra lunghissima quotidianità e la portiamo a termine per proteggere e amare.Dobbiamo combattere per affermare che ogni popolo ha diritto alla sua terra e che questo vale anche per l'Italia che i poteri forti hanno eletto a unica nazione al mondo che non ha diritto a una frontiera.Dobbiamo combattere per affermare che non abbiamo il dovere di suicidarci.La generosità è doverosa, ma solo in regime di sicurezza. Una sicurezza totale. Nessun governo può rischiare la sicurezza dei suoi cittadini, le risorse dei loro figli. Se un popolo ha paura dello straniero, non è un popolo razzista e cattivo, è un popolo dove sono stati introdotti troppi stranieri, troppo estranei, quindi senza possibilità di integrazione, in un momento di crisi economica che rende molto problematico stornare denaro per darlo ad altri. Se qualcuno ha paura va rassicurato, non insultato. Se lo si insulta è perché si sa che nessuna rassicurazione è possibile.Noi abbiamo diritto di discriminare, vocabolo demonizzato che vuol dire distinguere. Distinguo un immigrato da un invasore. Un immigrato filippino che ha preso l'aereo dopo essersi procurato un permesso di lavoro e si è assunto l'onore del durissimo lavoro come badante, è un lavoratore bene accetto. Centinaia di migliaia di maschi islamici che vengono soli, senza donne, in fuga da nulla, nessuna guerra in Senegal, nessuna guerra in Costa d'Avorio, che dobbiamo mantenere perché sono venuti e quindi è nostro compito mantenerli, sono un esercito di invasione. Sono un tassello dell'islamizzazione dell'Europa. Ci sono religioni che non sono compatibili, che non sono integrabili. I gruppi che non lavorano non si assimilano mai. Mai.Il momento è venuto di combattere per la difesa dell'ovvio.#costruitemuri
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
Sempre più risparmiatori scelgono i Piani di accumulo del capitale in fondi scambiati in borsa per costruire un capitale con costi chiari e trasparenti. A differenza dei fondi tradizionali, dove le commissioni erodono i rendimenti, gli Etf offrono efficienza e diversificazione nel lungo periodo.