2022-06-26
L’uomo riscopre lo stile grazie ad abbinamenti classici ma anche insoliti
Giorgio Armani: «Espadrillas e camicia fuori dai pantaloni con la giacca». Per Prada capi concettuali. Da Etro vestaglie con costume abbinato.Il concetto più alto per la prossima estate, parlando di moda maschile, girerà solo attorno a una parola: stile. Nel vestire, nel porsi, nel sapersi distinguere. Gli stilisti danno una notevole mano a cominciare da Giorgio Armani (sia con Emporio sia con la collezione di prima linea) che racconta di abiti «rassicuranti» e che allo stesso tempo rappresentano la summa del nuovo e del non banale. «Nessun uomo, specchiandosi, vorrebbe vedersi come un chierichetto», dice. Per questo sceglie modelli bellissimi in passerella, super eleganti in giacche perfette, a volte in tessuto lucido, ma portate con nonchalance, aria disinvolta, mani nelle tasche dei pantaloni morbidi ed espadrillas ai piedi. «All’80% sono queste le scarpe che ho voluto, dimenticando un po’ le sneackers, che mi sembra il caso». Uno stile, appunto, inconfondibile che lo stilista ribadisce sempre e dal quale non si discosta mai: vesti Armani e lo vedi alla prima occhiata. «I pezzi classici sono messi in maniera inconsueta, assortiti tra loro in modo altrettanto inconsueto. È vero che è bello vedere un uomo vestito bene ma è altrettanto vero che è bello vedere una evoluzione della moda. Quindi ben venga il classico, che ho sempre fatto nella mia vita, ma con colori e abbinamenti speciali, camicie portate fuori ormai di uso comune ma con una giacca come dio comanda. È nuovo, è diverso». Tutto appare estremamente naturale: i giochi di proporzioni, sempre sciolte ma in grado di esaltare il fisico maschile, gli abbinamenti di colori in cui predominano l’azzurro, il blu anche elettrico, il grigio sabbiato e punte di viola, le microfantasie che rinnovano giacche e giubbotti, la scelta degli accessori, tra cui gli immancabili piccoli foulard da portare anche a pelle. «Ho cercato di enfatizzare il mio mondo in chiave moderna», spiega Armani dopo la sfilata. E parla, oltre che ai giornalisti, alla sua straordinaria squadra di basket, l’Olimpia, laureata campione d’Italia. «Ciò che conta», conclude, «è il senso di libertà che l’uomo deve avere anche nel modo di vestire, per essere attraente, per fare girare la testa alle ragazze». Se la parola chiave di Armani è libertà, quella di Prada è semplicità. Certo, tradotta nella lingua pradesca non è certo cosa facile visto che, per Miuccia Prada e il suo compagno d’avventura Raf Simons, una collezione nasce sempre da uno studio straordinario del momento che si sta vivendo. «La collezione è incentrata sul concetto della semplicità come scelta e rappresenta una delle idee di moda e di tendenze che ci interessano», spiega Miuccia Prada, «L’intento era disegnare abiti che la gente potesse indossare davvero, ma che avessero un impatto. Per noi la moda è questo, ora». E continua. «La collezione si basa in realtà su una serie di scelte concettuali - un cappotto, jeans, un abito. I capi sembrano semplici ma sono il risultato di un processo di scelta: esistono centinaia di cappotti, perché questo è quello giusto? È la combinazione di un lungo lavoro di creazione e decisione, ma anche di istinto. È una questione di stile». Stile, appunto. «Gli abiti sono classici, ma il loro abbinamento contraddice, rendendoli eccitanti e nuovi. Abbiamo messo il tessuto in pelle a contatto con il corpo e il cotone esternamente, creando una strana anti logica nell’unione dei capi, una singolarità», precisa Simons. Ogni dettaglio estraneo viene rimosso: i colletti scompaiono dalle camicie e dai cappotti, i pantaloni sono attillati e si interrompono alla caviglia o diventano shorts. La logica conclusione di questo processo di affinamento è una sequenza di abiti neri sartoriali. Il tocco, lo spolverino a quadretti bianchi e rossi, è un ricordo d’infanzia. Fine di un’era da Etro dove è stato nominato Marco De Vincenzo direttore creativo del brand, ma Kean e la sorella Veronica rimarranno come consulenti del marchio, mantenendo uno stretto legame con l’azienda. La collezione, poetica nelle forme e nei tessuti, esotica e sensuale, è stata apprezzata da tutti. In particolare le camicie e le djellaba in seta, le maglie sottili e leggere rifinite in raso, le fluttuanti vestaglie con motivo cachemire di seta con costumi da bagno abbinati, e alcuni pigiami di seta con dettagli cinesi. Il guardaroba disegnato da Kean Etro, costruito insieme con i fornitori del territorio per quanto riguarda i materiali, si compone di caftani e kimono che si alternano alla souvenir jacket e al blazer chiuso da una cintura obi. Zegna ha sfilato nella sede storica di Trivero (Biella), sul tetto della fabbrica. «Da tanti anni pensavamo di fare una sfilata qui», conferma Gildo Zegna, «Penso sia importante far conoscere questo luogo, che rientra nei nostri valori e si rifà al fondatore. L’idea di ripartire da questo territorio naturale, che è 30 volte più grande di Central Park a New York, è un continuare per la strada nata negli anni Trenta e spero ci porterà lontano». La bella e chicchissima collezione, disegnata da Alessandro Sartori, è all’insegna della leggerezza estrema. Vera innovazione è nella ricerca dei materiali, che nelle ultime stagioni Sartori sta spingendo all’estremo. Nelle proposte per la primavera/estate 2022 tutto o quasi è all’insegna della sostenibilità: c’è la camicia realizzata con la carta di recupero, il trench 100% in maglia ma leggerissimo o quello lungo che pesa come una camicia.Colori, pattern e relaxed vibes: ecco gli ingredienti della nuova collezione dei brand Incotex, Zanone, Montedoro e Glanshirt. A legarli l’intramontabile motivo a righe utilizzato in molteplici declinazioni. Harmont&Blaine punta su bianco, rosso, blu, verde, giallo, beige e arancione, protagonisti della prossima bella stagione. Sette colori per sette giorni. Sette monocromie come altrettanti modi di vivere la giornata: cangiante, coraggioso, saggio, intraprendente, libero, indaffarato, energizzato. Eleventy rende omaggio a Procida. Le cromie dai toni pastello, nella loro unicità, divengono fonte di ispirazione della gamma colori della collezione primavera/estate 2023. Toni polverosi e vissuti si abbinano armoniosamente fra loro: il vaniglia sbiadito delle case, il verde salvia delle chiglie delle barche usurate dal sale del mare, il grigio pietra chiarissimo che richiama le strade polverose e insabbiate dal vento e il celeste sbiancato del degradare cielo all’orizzonte rendono la palette davvero speciale e unica.Come a ogni stagione, Camera nazionale della moda italiana ha garantito una bella visibilità ai giovani brand italiani. Questa è stata la volta di Magliano, Jordanluca e Federico Cina che hanno confermato ampiamente il loro potenziale in occasione di questa Fashion week dedicata alle collezioni uomo per la primavera/estate 2023.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)