2022-04-09
L’Ue blocca legno, alcolici e carbone ma risparmia greggio e oro azzurro
Freno di Berlino sulle misure anti Mosca. Roma inascoltata sul tetto al prezzo del gas.Sanzioni con il contagocce: ieri il Consiglio Ue ha approvato il quinto pacchetto di misure contro la Russia dall’inizio della guerra e, malgrado i proclami degli oltranzisti, l’Europa sceglie la massima cautela. Per il momento, infatti, non viene toccata l’importazione da Mosca del gas e del petrolio e per quanto riguarda il carbone l’embargo c’è ma partirà solo dal prossimo agosto. Non solo: sempre in contraddizione con le parole di fuoco di tanti leader europei, la questione petrolio non verrà affrontata neanche lunedì prossimo, come aveva invece sostenuto l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. A quanto apprende La Verità da fonti diplomatiche, a frenare sull’embargo non solo del gas ma anche del petrolio sono soprattutto Germania e Austria, ancora più dell’Ungheria, mentre l’ipotesi caldeggiata dall’Italia, quella di imporre un tetto massimo al prezzo del gas, non piace all’Olanda. I Paesi che premono maggiormente per un embargo totale sono invece Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania. Per assumere le decisioni è necessaria l’unanimità dei 27, che su questi temi non c’è. Vediamo dunque quali sanzioni sono state approvate ieri: si parte anzitutto dal divieto di acquistare, importare o trasferire carbone e altri combustibili fossili solidi dalla Russia a partire da agosto 2022. Le importazioni di carbone dalla Russia all’Ue, ricordiamolo, attualmente valgono circa 8 miliardi di euro l’anno. Deciso inoltre il divieto di accesso ai porti dell’Ue per le navi che battono bandiera russa, con deroghe per quelle che trasportano prodotti agricoli e alimentari, aiuti umanitari ed energia. Semaforo rosso anche al trasporto su strada delle imprese russe e bielorusse, con deroghe per alimenti, derrate agricole, farmaci e trasporti a fini umanitari. Per quel che riguarda l’importazione dalla Russia, embargo per merci come legname, cemento, fertilizzanti, vodka, frutti di mare e simili, per un volume d’affari stimato in 5,5 miliardi di euro. Stop alle esportazioni dall’Europa alla Russia di carburante per aerei, computer di ultima generazione, semiconduttori avanzati, elettronica di alta gamma, software, macchinari sensibili e attrezzature da trasporto per un controvalore stimato di 10 miliardi di euro. Viene vietato alle imprese russe di partecipare ad appalti nell’Ue ed escluso ogni supporto finanziario per enti pubblici russi; deciso il divieto di effettuare depositi in portafogli di criptovalute e di vendere banconote e titoli denominati in qualsiasi valuta dell’Ue a qualsiasi persona giuridica o fisica, in Russia e Bielorussia. Si allunga ulteriormente poi, sull’esempio inglese e americano, la lista di oligarchi, uomini d’affari, soggetti attivi nella disinformazione, dirigenti politici (e familiari) - tra i quali le due figlie adulte di Putin, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova - che riceveranno sanzioni individuali, a partire dal congelamento dei beni. Vengono poi vietate tutte le transazioni a quattro banche di Mosca, tra cui Vtb, che costituiscono il 23% del mercato bancario russo: dopo essere state tagliate fuori da Swift, saranno completamente escluse dai mercati Ue. «Per tutelare le famiglie italiane», commenta al Tg4 il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, «dobbiamo vincere una battaglia in Europa, che stiamo conducendo come Italia, quella del tetto massimo al prezzo del gas. Dobbiamo essere pronti a eventuali ricatti da parte russa. Dal primo giorno di questa guerra sono stato in Algeria, Qatar, Congo, Angola, Mozambico e Azerbaigian», aggiunge Di Maio, «tutti questi Paesi vogliono aumentare le partnership energetiche con noi, che significa più gas». «Vi chiedo di mostrare ancora più leadership», dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «sia a livello di Ue che nelle relazioni bilaterali. Abbiamo bisogno di sanzioni davvero efficaci contro la Russia. Un mix di sanzioni che sarà ricordato come un cocktail molotov».