2023-05-04
Lottomatica ritorna in Borsa con l’idea di fare shopping nel resto dell’Ue
L’obiettivo dell’ad Guglielmo Angelozzi è di espandere l’azienda fuori dall’Italia. Puntando al remunerativo settore del gaming online.Lottomatica ha deciso di tornare in Borsa in un momento non semplice per i mercati. L’obiettivo della quotazione partita ieri è noto: trovare nuova linfa per procedere verso nuove acquisizioni e garantire un futuro di crescita alla società guidata da Guglielmo Angelozzi, amministratore delegato del gruppo Lottomatica.Secondo quanto appreso dalla Verità, Lottomatica avrebbe intenzione di acquisire, in futuro, un operatore europeo del gaming online, un player cosiddetto «business to consumer» che porti Lottomatica al di fuori dei confini italiani in un settore, quello dei giochi online, che è ritenuto tra i più remunerativi all’interno del mercato del gioco autorizzato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Certo, l’azienda sta comunque valutando diverse opzioni: tra queste, si starebbero valutando operazioni nei tre segmenti di maggior forza ossia l’online, le scommesse e il gaming.«Siamo sicuramente soddisfatti della quotazione in Borsa. Le dimensioni dell’offerta sono molto importanti, in un contesto di mercati pubblici complicato», ha detto all’agenzia Teleborsa Angelozzi.Commentando la fase complicata che stanno attraversando ora i mercati, Angelozzi ha spiegato che «c’è sempre un motivo per cui il periodo non è dei migliori sui mercati e, quindi, abbiamo deciso in base a quale fosse il momento giusto per l’azienda, che ha dei piani di crescita organica e per m&a (fusioni & acquisizioni, ndr). Questo era il momento giusto per aprire a nuovi investitori e per mettere a posto per le prospettive future la capital structure», spiega. «Dopodiché incidentalmente non è il momento migliore, ma in ogni caso siamo riusciti a portare la società in Borsa con una raccolta di dimensioni molto grandi quindi, evidentemente, la cosa poteva essere fatta», ha concluso Angelozzi.La quotazione, ieri, è partita con una valorizzazione indicativa del titolo tra i 9 e gli 11 euro, corrispondente a una capitalizzazione di mercato post aumento di capitale definito, calcolata rispettivamente tra i 2,26 e i 2,67 miliardi.In realtà ieri il titolo ha iniziato gli scambi sull’Euronext Milan intorno agli 8,5 euro, perciò al di sotto dei livelli stimati dall’azienda. La seduta si è conclusa a 8,2 euro, con un calo dell’8,89%. Il piano era quello di procedere alla quotazione e, contestualmente, il fondo di private equity Apollo Global Management avrebbe portato, come è avvenuto, un aumento di capitale da 425 milioni di euro. L’ad Angelozzi non si è detto preoccupato per l’avvio «senza turbo» delle contrattazioni. Come ha fatto notare, la società che amministra è arrivata a Piazza Affari per «correre una maratona, non uno sprint».Ad ogni modo, l’azienda presenta conti in salute e il via libera alla quotazione era stato dato durante l’ultima assemblea, quando sono stati approvati i conti 2022 con ricavi per 1,4 miliardi e un margine operativo lordo da 460 milioni. Solo nel primo trimestre dell’anno, il fatturato è cresciuto di circa il 20% tra i 421 e i 423 milioni di euro.Come ha fatto notare Angelozzi, l’azienda sta crescendo in media del 15-16%, «i dossier sono sempre sul tavolo poi, se vanno in porto o meno, dipende anche da una serie di congiunzioni astrali». Di certo quella di Lottomatica è la seconda più grande quotazione del settore e, come ha ricordato l’ad di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, «a ora, è la più grande in Europa».Con la quotazione e l’aumento di capitale da parte di Apollo, sono in molti a chiedersi, ora, quali saranno le prossime mosse del gigante del private equity in merito a Lottomatica. Sul tema, Angelozzi ha ribadito che «Apollo è un private equity e i private equity investono ed escono. Il modo in cui vendono è fondamentale» e fino ad oggi il fondo «lo ha fatto in maniera disciplinata. L’uscita è una valutazione che farà Apollo. A seconda della greenshoe (l’opzione che permette, all’atto del collocamento dei titoli di una società, la facoltà per l’emittente di aumentare la dimensione dell’offerta, ndr) avrà fra il 70 e 80% del capitale. È evidente che, in maniera disciplinata, farà quello che fanno i private equity», cioè uscire prima o poi dal capitale di Lottomatica.