![L’ordine di zittire Trump non viene dai social](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yNTYzMDEyMy9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTcyOTU5NTUxMX0.QbFbLRpxxYwW82GyqOiA9H10nom7kSbphsADlC9Hqlc/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C88%2C0)
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Su «Limes» Dario Fabbri ribalta la lettura secondo cui Twitter e Facebook avrebbero silenziato. The Donald per ragioni «etiche». Lo scempio del Campidoglio ha dato il massimo del potere agli apparati, che con Joe Biden procederanno alla «damnatio» del tycoon