2025-09-24
L’opposizione blocca il Parlamento
Pd, M5s e Avs occupano i banchi del governo. Oggi il ministro della Difesa riferisce in Aula. A Torino i manifestanti impediscono ai treni di partire da Porta Susa.L’attacco alla Freedom Flotilla ha catalizzato l’attenzione di tutta la sinistra che ha concentrato la sua più dura opposizione dall’inizio del mandato proprio su questo punto. Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi Sinistra, ieri mattina, fin dall’apertura di seduta in aula alla Camera, hanno protestato duramente contro il Governo definendo l’attacco «aberrante e inaccettabile». Insieme hanno chiesto di proteggere gli italiani a bordo e gli equipaggi, ma hanno soprattutto ribadito con forza la richiesta di informativa del premier Giorgia Meloni e del ministro della Difesa Guido Crosetto. Richiesta esaudita perché proprio oggi, alle 8.30 del mattino, Crosetto si presenterà a Montecitorio per informare l’emiciclo, alle 10.30 sarà invece la volta di Palazzo Madama. Il Movimento 5 stelle aveva minacciato persino di non partecipare ai lavori fin quando non fossero state esaudite le richieste di informativa. Stefania Ascari, M5s, ha annunciato, così come il collega Riccardo Ricciardi, che avrebbero «bloccato con ogni mezzo i lavori parlamentari sia in Aula che nelle Commissioni». Anche i parlamentari Avs hanno occupato i banchi insieme alle altre opposizioni chiedendo «la convocazione della conferenza dei capigruppo, iniziative immediate del ministro Crosetto a difesa della Flottiglia sotto attacco dei droni israeliani e le comunicazioni di Giorgia Meloni», ha spiegato il vicecapogruppo di Avs Marco Grimaldi. La capigruppo, su decisione del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, si è poi svolta in tarda mattinata, mentre il Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo «quali informazioni abbia acquisito o intenda acquisire sui droni che hanno sorvolato le navi della Global Sumud Flotilla nei giorni scorsi e colpito, anche questa notte (la scorsa, ndr), alcune delle sue imbarcazioni, mettendo a rischio l’incolumità e la vita stessa delle persone a bordo». I deputati dem all’esecutivo hanno chiesto anche «quali iniziative urgenti il governo intenda assumere per dare immediata concretezza a quanto la presidente del Consiglio ha scritto in risposta alla lettera della segretaria del Pd, Elly Schlein, e cioè che “il governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero”». Intanto le opposizioni starebbero lavorando per proporre una risoluzione unica in vista del Consiglio europeo per ribadire al governo la richiesta di riconoscere lo Stato di Palestina, senza ulteriori condizioni. Il premier Giorgia Meloni ne ha poste con chiarezza almeno due: rilascio immediato degli ostaggi e resa incondizionata di Hamas. Le sinistre però non ci stanno e chiedono un riconoscimento senza condizioni. I contatti fra Pd, M5s e Avs sono già partiti, obiettivo arrivare con una posizione unitaria all’appuntamento del 2 ottobre con le comunicazioni, e il voto conseguente, del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Per Giuseppe Conte, leader del M5s, «il riconoscimento condizionato della Palestina non esiste, Meloni pensa di prendere in giro la comunità internazionale come sta prendendo in giro i cittadini italiani». Per i Avs «siamo davanti all’ennesimo bluff, è il gioco delle tre carte: Meloni si è resa conto che lo iato fra il suo governo e la società italiana è divenuto incolmabile e tenta di correre ai ripari». Italia Viva, Azione, e +Europa sarebbero invece portati a presentare ognuno una propria risoluzione. Per Riccardo Magi (+Europa) «la risoluzione di Meloni è un trucco che va scoperto e ribaltato». «Meloni comincia a capire che sulla Palestina sta perdendo la faccia di fronte al mondo e alla nostra opinione pubblica» è l’opinione dem, «ma non è il momento di giochi di prestigio e delle prese in giro» avvisa Schlein. E in serata alcuni manifestanti pro Pal hanno bloccato la circolazione dei treni nella stazione Porta Susa di Torino, invadendo i binari per «solidarietà» con la Global Flotilla.
Ecco #DimmiLaVerità del 24 settembre 2025. Il nostro Fabio Amendolara commenta la condanna di Ciro Grillo e dei suoi amici e la proposta del Pd sulla violenza sessuale.