2023-12-12
Tutti in seggiovia. La Lombardia riapre la stagione dello sci
Nonostante l’autunno fatichi a farsi largo, molti stanno già pianificando la settimana bianca. Quando si dice «neve», bisogna infatti organizzarsi per tempo: ambito come il mare, il candore che ricopre le nostre montagne attira ogni anno milioni di italiani. La Lombardia può vantare straordinarie località in cui sciare, ciaspolare o anche solo passeggiare tra una mangiata in rifugio e un pomeriggio alle terme. La Valtellina, in particolare, racchiude tutto questo: bellissime montagne, piatti tradizionali come i pizzoccheri e attività di ogni genere, come i viaggi a bordo del Trenino Rosso del Bernina, che collega Tirano con St. Moritz, in Svizzera. Quanto alle località, bisogna solo scegliere tra le molte a disposizione. Livigno fa grandi numeri: 115 chilometri di piste tra nere, rosse e blu sono sufficienti ad accontentare chiunque, dagli esperti ai principianti. I 44 impianti (tra seggiovie, cabinovie, tapis roulant e skilift) fanno inoltre del «Piccolo Tibet» un paradiso per tutti gli sciatori o aspiranti tali. Carosello 3000 è il luogo perfetto da cui cominciare una vacanza «con i fiocchi»: snowpark, piste, ristoranti e sentieri fanno di questo comprensorio una vera e propria celebrità, ma ci sono anche Mottolino Fun Mountain e il Sitas Livigno. La stagione apre ufficialmente il 2 dicembre. Non solo sci, non solo neve: Livigno offre anche un centro storico che fa gola, sia per i molti punti d’interesse che per i prezzi. Essendo infatti zona extra doganale, è possibile fare acquisti a prezzi competitivi, soprattutto se si parla di carburante, orologi e beni tecnologici. Dal 4 dicembre riaprirà anche il MUS! Museo di Livigno e Trepalle, che attraverso un percorso d’eccezione aiuta i visitatori a comprendere il passato di questa zona.
Per chi, invece, è in cerca di attività insolite, è possibile mettersi alla guida di una slitta trainata da husky: il Centro Sleddog Husky Village si trova a soli 20 minuti d’auto da Livigno. Altra località sciistica di pregio è Bormio, conosciuta anche per le sue terme (ne conta ben tre: Bagni Vecchi, Bagni Nuovi e Bormio Terme), dove rilassarsi dopo una giornata al freddo. La stazione sciistica principale, Bormio Ski, apre i battenti il 1° dicembre, inaugurando così la stagione. Tra le novità, sono da segnalare i nuovi campi scuola a Bormio 2000 dedicati ai piccoli sciatori e snowboardisti o aspiranti tali. Se si viaggia con al seguito bambini, l’ideale è percorrere tutti insieme il Percorso dei Fiocchi, inaugurato nel 2007 dalla campionessa Manuela Di Centa: un sentiero ad anello che parte dal Centro La Fonte di Santa Caterina e si inoltra nel bosco, regalando scenari suggestivi in piena sicurezza, grazie alla presenza di cartelli disseminati ovunque. A proposito di Santa Caterina: anche la frazione del Comune di Valfurva ha una ski area di tutto rispetto: 35 chilometri di piste, 8 impianti di risalita, 1 area tapis-roulant e una pista dedicata agli slittini e ai giochi sulla neve. Santa Caterina è anche cultura: di grande interesse il Museo Valfurva Vallivo, nella vicina frazione di Sant’Antonio: qui si può davvero entrare in contatto con la storia e i saperi della valle attraverso gli oggetti che hanno contraddistinto la vita quotidiana degli abitanti e i loro mestieri artigiani.Tra le località sciistiche della Lombardia c’è poi Chiesa Valmalenco, che può fregiarsi dei suoi 60 chilometri di piste e della funivia più grande al mondo, la Snow Eagle, che può portare fino a 160 persone a 2080 metri di altezza. Infine Aprica, dal latino apricus, che significa «esposto al sole» e quindi luminoso. I chilometri sciabili sono 50. Se si preferisce ciaspolare, a pochi chilometri si trova la Riserva Naturale di Pian di Gembro, area naturale protetta del comune di Villa di Tiran. Anche la Valle Camonica è amata da chi pratica gli sport invernali: una delle località più famose è Ponte di Legno, collegata attraverso le sue piste (che superano gli 80 chilometri) al Passo del Tonale. Come a Livigno, anche a Ponte di Legno è possibile sperimentare lo sleddog, ossia la corsa a bordo di slitte trainate da husky: basta rivolgersi ad Huskyland - Scuola Italiana Sleddog. Da non dimenticare che la Valle Camonica deve la sua importanza a livello internazionale soprattutto alla quantità di incisioni rupestri che vi si trovano, motivo per cui è inserita, a ragione, nella lista dei Patrimoni Unesco: sono otto i parchi archeologici dedicati in cui vedere da vicino gli affascinanti segni preistorici. Oltre la neve, oltre lo sci, c’è quindi molto di più: un mondo culturale di inestimabile valore.
Dalle piramidi ai fari: i luoghi insoliti da scoprire
La Lombardia non si esaurisce certo con Milano, il Lago di Como o il Lago di Garda, tre dei suoi luoghi più famosi. Questa regione nasconde alla maggior parte dei visitatori una miriade di bellezze segrete, che solo chi ama andare oltre i cliché di viaggio si impegna a scoprire.
Senza nulla togliere alle top ten, sono molti di più i punti di interesse che rendono la Lombardia una regione ricca di sfumature che nemmeno gli abitanti, spesso, conoscono. Si pensi al Lago di Como, divenuto una vera e propria celebrità televisiva da quando George Clooney, nel 2002, la elesse come meta delle sue vacanze estive con l’acquisto di Villa Oleandra. Chi, però, può dire di conoscere il Faro Voltiano, che si trova a Brunate, sul versante opposto di Laglio? La torre venne costruita nel 1927 in onore di Alessandro Volta, nativo di Como, e offre una magnifica visuale sul lago, sulle Alpi e sulla Pianura Padana. Alta 29 metri, è scalabile grazie ai 143 gradini della sua scala a chioccola interna. Nonostante oggi non sia più in funzione, di sera illumina Como e la valle con un fascio di luce bianco, rosso e verde, omaggio alla bandiera italiana. L’orario di apertura invernale (10:30-16:30) riguarda solo il sabato, la domenica e i festivi, salvo maltempo. È raggiungibile anche in funicolare da Como. Gli amanti delle passeggiate nella natura si stupiranno, invece, nell’apprendere che in Lombardia esiste anche la brughiera: ebbene sì, si trova a Lonate Pozzolo (Varese) e fa parte de I Luoghi del Cuore del Fai. La Strada del Gaggio collega la cittadina del Varesotto con la frazione di Tornavento. Un sentiero, lungo 3 chilometri, che attraversa il bosco fino all’ex dogana austroungarica, dove si trovano gli uffici del Parco naturale lombardo della Valle del Ticino. La brughiera del Gaggio riveste una grande importanza scientifica: è infatti caratterizzata da una biodiversità che racchiude specie animali e vegetali tipiche del Centro Europa e mediterranee. Il periodo di massimo splendore è maggio, quando il giallo della ginestra dei carbonai la ricopre.
Altro luogo insolito lombardo si trova nel capoluogo: la chiesa di Santa Maria presso San Satiro, a pochi passi dal Duomo, venne costruita a fine Quattrocento su richiesta del duca Gian Galeazzo Sforza. La sua particolarità consiste nell’illusione ottica che genera nel visitatore, grazie all’abile mente del Bramante: entrando si ha infatti la sbagliata impressione che dietro l’altare ci sia una grande profondità, quando invece si tratta di poco meno di un metro. In sostanza non esiste l’abside, come invece sembrerebbe. Una conformazione a dir poco insolita è quella delle Piramidi di Zone, in Valle Camonica, conosciute anche come «camini delle fate»: la forza erosiva dell’acqua ha generato, negli anni, un paesaggio a dir poco surreale, costituito da guglie e pinnacoli di terra, che mai si assocerebbero al Bresciano. Il trekking dura circa un’ora. Infine la sontuosità di una dimora: il Palazzo Vertemate-Franchi, vero e proprio capolavoro rinascimentale, si trova nella bella Valchiavenna, a Piuro (Sondrio). Fatto erigere dai facoltosi fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi, merita una visita per gli affreschi a tema mitologico, le stüe e i soffitti intarsiati e il giardino all’italiana. Prezzi e orari sul sito di Palazzo Vertemate Franchi.
Continua a leggereRiduci
La regione, oltre a chilometri di piste, offre anche percorsi per le ciaspole e giri in slitte trainate dai cani. E le località alpine ospitano musei e siti tutelati dall’Unesco.Oltre alle località più famose, sono tante le chicche nascoste, come la brughiera di Varese e la chiesa «illusionista» nel cuore di Milano.Lo speciale contiene due articoli.Nonostante l’autunno fatichi a farsi largo, molti stanno già pianificando la settimana bianca. Quando si dice «neve», bisogna infatti organizzarsi per tempo: ambito come il mare, il candore che ricopre le nostre montagne attira ogni anno milioni di italiani. La Lombardia può vantare straordinarie località in cui sciare, ciaspolare o anche solo passeggiare tra una mangiata in rifugio e un pomeriggio alle terme. La Valtellina, in particolare, racchiude tutto questo: bellissime montagne, piatti tradizionali come i pizzoccheri e attività di ogni genere, come i viaggi a bordo del Trenino Rosso del Bernina, che collega Tirano con St. Moritz, in Svizzera. Quanto alle località, bisogna solo scegliere tra le molte a disposizione. Livigno fa grandi numeri: 115 chilometri di piste tra nere, rosse e blu sono sufficienti ad accontentare chiunque, dagli esperti ai principianti. I 44 impianti (tra seggiovie, cabinovie, tapis roulant e skilift) fanno inoltre del «Piccolo Tibet» un paradiso per tutti gli sciatori o aspiranti tali. Carosello 3000 è il luogo perfetto da cui cominciare una vacanza «con i fiocchi»: snowpark, piste, ristoranti e sentieri fanno di questo comprensorio una vera e propria celebrità, ma ci sono anche Mottolino Fun Mountain e il Sitas Livigno. La stagione apre ufficialmente il 2 dicembre. Non solo sci, non solo neve: Livigno offre anche un centro storico che fa gola, sia per i molti punti d’interesse che per i prezzi. Essendo infatti zona extra doganale, è possibile fare acquisti a prezzi competitivi, soprattutto se si parla di carburante, orologi e beni tecnologici. Dal 4 dicembre riaprirà anche il MUS! Museo di Livigno e Trepalle, che attraverso un percorso d’eccezione aiuta i visitatori a comprendere il passato di questa zona.Per chi, invece, è in cerca di attività insolite, è possibile mettersi alla guida di una slitta trainata da husky: il Centro Sleddog Husky Village si trova a soli 20 minuti d’auto da Livigno. Altra località sciistica di pregio è Bormio, conosciuta anche per le sue terme (ne conta ben tre: Bagni Vecchi, Bagni Nuovi e Bormio Terme), dove rilassarsi dopo una giornata al freddo. La stazione sciistica principale, Bormio Ski, apre i battenti il 1° dicembre, inaugurando così la stagione. Tra le novità, sono da segnalare i nuovi campi scuola a Bormio 2000 dedicati ai piccoli sciatori e snowboardisti o aspiranti tali. Se si viaggia con al seguito bambini, l’ideale è percorrere tutti insieme il Percorso dei Fiocchi, inaugurato nel 2007 dalla campionessa Manuela Di Centa: un sentiero ad anello che parte dal Centro La Fonte di Santa Caterina e si inoltra nel bosco, regalando scenari suggestivi in piena sicurezza, grazie alla presenza di cartelli disseminati ovunque. A proposito di Santa Caterina: anche la frazione del Comune di Valfurva ha una ski area di tutto rispetto: 35 chilometri di piste, 8 impianti di risalita, 1 area tapis-roulant e una pista dedicata agli slittini e ai giochi sulla neve. Santa Caterina è anche cultura: di grande interesse il Museo Valfurva Vallivo, nella vicina frazione di Sant’Antonio: qui si può davvero entrare in contatto con la storia e i saperi della valle attraverso gli oggetti che hanno contraddistinto la vita quotidiana degli abitanti e i loro mestieri artigiani.Tra le località sciistiche della Lombardia c’è poi Chiesa Valmalenco, che può fregiarsi dei suoi 60 chilometri di piste e della funivia più grande al mondo, la Snow Eagle, che può portare fino a 160 persone a 2080 metri di altezza. Infine Aprica, dal latino apricus, che significa «esposto al sole» e quindi luminoso. I chilometri sciabili sono 50. Se si preferisce ciaspolare, a pochi chilometri si trova la Riserva Naturale di Pian di Gembro, area naturale protetta del comune di Villa di Tiran. Anche la Valle Camonica è amata da chi pratica gli sport invernali: una delle località più famose è Ponte di Legno, collegata attraverso le sue piste (che superano gli 80 chilometri) al Passo del Tonale. Come a Livigno, anche a Ponte di Legno è possibile sperimentare lo sleddog, ossia la corsa a bordo di slitte trainate da husky: basta rivolgersi ad Huskyland - Scuola Italiana Sleddog. Da non dimenticare che la Valle Camonica deve la sua importanza a livello internazionale soprattutto alla quantità di incisioni rupestri che vi si trovano, motivo per cui è inserita, a ragione, nella lista dei Patrimoni Unesco: sono otto i parchi archeologici dedicati in cui vedere da vicino gli affascinanti segni preistorici. Oltre la neve, oltre lo sci, c’è quindi molto di più: un mondo culturale di inestimabile valore.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/lombardia-riapre-stagione-dello-sci-2666570571.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="dalle-piramidi-ai-fari-i-luoghi-insoliti-da-scoprire" data-post-id="2666570571" data-published-at="1702407046" data-use-pagination="False"> Dalle piramidi ai fari: i luoghi insoliti da scoprire La Lombardia non si esaurisce certo con Milano, il Lago di Como o il Lago di Garda, tre dei suoi luoghi più famosi. Questa regione nasconde alla maggior parte dei visitatori una miriade di bellezze segrete, che solo chi ama andare oltre i cliché di viaggio si impegna a scoprire.Senza nulla togliere alle top ten, sono molti di più i punti di interesse che rendono la Lombardia una regione ricca di sfumature che nemmeno gli abitanti, spesso, conoscono. Si pensi al Lago di Como, divenuto una vera e propria celebrità televisiva da quando George Clooney, nel 2002, la elesse come meta delle sue vacanze estive con l’acquisto di Villa Oleandra. Chi, però, può dire di conoscere il Faro Voltiano, che si trova a Brunate, sul versante opposto di Laglio? La torre venne costruita nel 1927 in onore di Alessandro Volta, nativo di Como, e offre una magnifica visuale sul lago, sulle Alpi e sulla Pianura Padana. Alta 29 metri, è scalabile grazie ai 143 gradini della sua scala a chioccola interna. Nonostante oggi non sia più in funzione, di sera illumina Como e la valle con un fascio di luce bianco, rosso e verde, omaggio alla bandiera italiana. L’orario di apertura invernale (10:30-16:30) riguarda solo il sabato, la domenica e i festivi, salvo maltempo. È raggiungibile anche in funicolare da Como. Gli amanti delle passeggiate nella natura si stupiranno, invece, nell’apprendere che in Lombardia esiste anche la brughiera: ebbene sì, si trova a Lonate Pozzolo (Varese) e fa parte de I Luoghi del Cuore del Fai. La Strada del Gaggio collega la cittadina del Varesotto con la frazione di Tornavento. Un sentiero, lungo 3 chilometri, che attraversa il bosco fino all’ex dogana austroungarica, dove si trovano gli uffici del Parco naturale lombardo della Valle del Ticino. La brughiera del Gaggio riveste una grande importanza scientifica: è infatti caratterizzata da una biodiversità che racchiude specie animali e vegetali tipiche del Centro Europa e mediterranee. Il periodo di massimo splendore è maggio, quando il giallo della ginestra dei carbonai la ricopre.Altro luogo insolito lombardo si trova nel capoluogo: la chiesa di Santa Maria presso San Satiro, a pochi passi dal Duomo, venne costruita a fine Quattrocento su richiesta del duca Gian Galeazzo Sforza. La sua particolarità consiste nell’illusione ottica che genera nel visitatore, grazie all’abile mente del Bramante: entrando si ha infatti la sbagliata impressione che dietro l’altare ci sia una grande profondità, quando invece si tratta di poco meno di un metro. In sostanza non esiste l’abside, come invece sembrerebbe. Una conformazione a dir poco insolita è quella delle Piramidi di Zone, in Valle Camonica, conosciute anche come «camini delle fate»: la forza erosiva dell’acqua ha generato, negli anni, un paesaggio a dir poco surreale, costituito da guglie e pinnacoli di terra, che mai si assocerebbero al Bresciano. Il trekking dura circa un’ora. Infine la sontuosità di una dimora: il Palazzo Vertemate-Franchi, vero e proprio capolavoro rinascimentale, si trova nella bella Valchiavenna, a Piuro (Sondrio). Fatto erigere dai facoltosi fratelli Guglielmo e Luigi Vertemate Franchi, merita una visita per gli affreschi a tema mitologico, le stüe e i soffitti intarsiati e il giardino all’italiana. Prezzi e orari sul sito di Palazzo Vertemate Franchi.
Donald Trump (Ansa)
Insomma, se di nuovo attaccato, in soccorso del Paese di Volodymyr Zelensky scenderebbero gli Stati membri dell’Alleanza. Probabilmente - come nel caso dell’organizzazione nordatlantica - non ci sarebbero automatismi e sarebbero necessarie prima delle consultazioni politiche. La Russia, però, sarebbe avvisata. E la novità è che anche gli Stati Uniti, benché recalcitranti a impegnarsi per Kiev e per il Vecchio continente, hanno accolto il lodo Meloni.
Axios, citando fonti dell’amministrazione americana, ha scritto che la Casa Bianca sarebbe pronta a dare il suo assenso, sottoponendo comunque l’intesa al voto del Congresso. «Vogliamo offrire agli ucraini», ha dichiarato un funzionario Usa, «una garanzia di sicurezza che non sia un assegno in bianco da un lato, ma che sia sufficientemente solida dall’altro».
La definizione dello scenario postbellico sarebbe uno dei tre accordi da firmare separatamente: uno per la pace, uno per la sicurezza, uno per la ricostruzione. L’esponente dell’esecutivo statunitense considera positivo che, per la prima volta, la nazione aggredita abbia mostrato una visione per il dopoguerra. A dispetto dell’apparente stallo dei negoziati, peraltro, il collaboratore di Donald Trump ha riferito ad Axios che, negli Usa, l’apertura di Zelensky almeno a un referendum sullo status dei territori occupati viene considerata «un progresso». All’America sarebbe stato giurato che gli europei sosterrebbero il capo della resistenza, se decidesse di mandare in porto la consultazione.
Steve Witkoff e Jared Kushner si sarebbero confrontati su piano per creare una zona demilitarizzata a ridosso del fronte, insieme ai consiglieri per la sicurezza di Ucraina, Germania, Francia e Regno Unito. I passi avanti sarebbero stati tali da convincere Trump a spedire il genero e l’inviato speciale in Europa. Entrambi, in vista del vertice di domani, sono attesi oggi a Berlino per dei colloqui con rappresentanti ucraini e tedeschi. Domani, invece, i delegati di The Donald vedranno il cancelliere, Friedrich Merz, Macron e il premier britannico, Keir Starmer. Al summit parteciperanno anche altri leader Ue e Nato, tra cui Giorgia Meloni. Reduce, a questo punto, da un successo politico e diplomatico.
Un’accelerazione delle trattative potrebbe aiutarla a trarsi d’impaccio pure dalle difficoltà interne: i malumori della Lega per il decreto armi e l’intervento a gamba tesa del Colle sulla necessità di sostenere Kiev. La reprimenda di Sergio Mattarella poteva certo essere diretta contro il Carroccio, che infatti ieri ha risposto, con toni insolitamente duri, tramite Paolo Borchia: al capo dello Stato, ha lamentato l’eurodeputato, «piace far politica». A giudicare dai commenti di Matteo Salvini e Claudio Borghi, però, sembra improbabile una crisi della maggioranza. Ma la coincidenza davvero interessante è che l’inquilino del Quirinale ha pronunciato il suo discorso appena dopo il faccia a faccia tra Meloni e Zelensky, cui il nostro premier avrebbe fatto presente l’inevitabilità di «concessioni territoriali dolorose». Ieri è toccato ad Antonio Tajani smentire le presunte pressioni italiane affinché l’Ucraina accetti le condizioni del piano di Trump. «Sui territori», ha precisato il ministro degli Esteri, seguito a ruota da Guido Crosetto, «la decisione è solo degli ucraini». Fatto sta che, pure sull’utilizzo degli asset russi - una partita delicatissima, nella quale nemmeno la posizione della Germania è priva di ambiguità - Roma sta cercando di disinnescare le mine piazzate dalla Commissione europea, che sarebbero di intralcio alla pace.
Chi, intanto, si sta riaffacciando nella veste di mediatore è Recep Tayyip Erdogan. Teme che il Mar Nero, nel quale Ankara mantiene interessi vitali, diventi «un campo di battaglia», come ha detto ieri il Sultano. Non a caso, Kiev ha accusato Mosca di aver colpito un cargo turco che trasportava olio di girasole. Erdogan ha garantito che «la pace non è lontana» ed espresso apprezzamenti per l’iniziativa di The Donald. «Discuteremo il piano anche con il presidente degli Stati Uniti Trump, se possibile», ha annunciato. Con Vladimir Putin, ha aggiunto il presidente, «abbiamo parlato degli sforzi della Turchia per raggiungere la pace. Entrambi riteniamo positivo il tentativo di impostare un dialogo per porre fine al conflitto. Trump si è attivato e noi siamo al suo fianco, i nostri contatti con gli Usa sono continui».
Ieri, sono stati trasferiti in Ucraina quasi tutti i prigionieri liberati dalla Bielorussia in cambio dello stop alle sanzioni statunitensi, compresa l’oppositrice al regime Maria Kolesnikova. Pure questo è un piccolo segnale. Se ne attende qualcuno dall’Europa. Prima che la guerra diventi la sua tragica profezia che si autoavvera.
Continua a leggereRiduci
Il trionfo globale del carbone. Assalto AI alle reti elettriche. Shale oil, parte il consolidamento negli USA. Aumentano i conflitti commerciali sulle risorse critiche. Volatilità sui mercati dei metalli.