2024-01-13
I cinesi hanno perso la Via della seta ma rientrano in Italia con la logistica
Cosco acquista Trasgo e si rafforza in un settore strategico sul quale Pechino insiste.Nemmeno il mese scorso il governo Meloni inviava a Pechino una lettera dove comunicava l’uscita dalla Via della seta, quel memorandum firmato dal primo governo Conte nel 2019 per rafforzare i rapporti tra Italia e Cina. I motivi della disdetta furono soprattutto politici, anche perché il nostro Paese sarebbe rimasto l’unico del G7 ad avere un rapporto così strutturato con il Dragone, creando non poche preoccupazioni sia in Europa sia negli Stati Uniti. A distanza di un mese, però, pare quasi che i cinesi usciti dalla porta principale siano già rientrati dalla finestra. È notizia di questi giorni, infatti, dell’entrata del gruppo Cosulich nella logistica insieme con la compagnia di Stato cinese Cosco Shipping con il quale condivide la joint venture Coscos. Così, proprio attraverso Coscos, è stato acquisito il 100% di Trasgo, azienda italiana nata a Novara, con un fatturato di oltre 36 milioni di euro, attiva a livello nazionale e internazionale nella logistica integrata. Tra i clienti dell’azienda c’è Lavazza, leader nel caffè in Italia, ma anche il gruppo Mirato che produce prodotti per l’igiene personale. Il presidente Augusto Cosulich ha annunciato che le acquisizioni non finiranno qui, presto ci sarà anche l’acquisto di un’azienda siderurgica. Controllare la logistica, significa controllare talvolta anche la produzione. I cinesi sembrano saperlo molto bene. Dal momento che ormai da anni hanno iniziato a investire fortemente nel settore della distribuzione, soprattutto nel Vecchio Continente. Va ricordato che la joint venture tra i fratelli Cosulich e Cosco risale al 2005. E che Cosco Shipping lines Italy Srl agisce in qualità di agente generale della filiale principale di Shanghai, con scali nei porti di tutta Italia da dove vengono smistate merci per tutte le principali destinazioni del mondo. Nella primavera dello scorso anno, uno studio dell’U.S.-China economic and security review commission aveva acceso i riflettori sui rischi degli interessi cinesi nel settore. Era stato citato l’esempio di Logink, una piattaforma di gestione della logistica nata in Cina nel 2007 e ormai utilizzata a livello internazionale, capace di velocizzare i contatti tra gli utenti o di individuare più facilmente l’ubicazione dei carichi. Presente in Italia nei porti di La Spezia e Marina di Carrara, a detta della commissione statunitense, la piattaforma rappresenterebbe una minaccia per i dati degli utenti. Permetterebbe alla Cina e al partito comunista di Xi Jinping di fare i propri interessi mettendo a rischio la sicurezza degli stati che la utilizzano. L’avanzata dei cinesi nel settore della logistica europea va avanti ormai da anni, con l’obiettivo evidente di impadronirsi della gestione delle infrastrutture e della logistica mondiale. In agosto è sbarcata in Italia iMile Deliver, la società cinese di logistica e consegne per l’e-commerce. Fondata da Rita Huang, già manager in Alibaba e Huawei, la società è già presente in Germania e diverse altre parti del mondo, con una specializzazione nelle consegne nell’ultimo chilometro per il commercio elettronico. Nel dicembre scorso è stata quotata in Borsa un’azienda di Bari chiamata Yakkyo, che permette di vendere prodotti importati dalla Cina senza acquistarli prima e dunque senza sostenere costi di magazzino e personale. L’obiettivo è quello di semplificare il processo di acquisto e spedizione di prodotti provenienti dalla Cina. I rapporti tra il nostro Paese e Pechino, quindi, continuano a mantenersi più vivi che mai, nonostante lo scorso anno la Qingdao Port International, uno dei colossi della logistica cinese, era uscita dall’azionariato della Apm Terminals di Vado Ligure, la società che gestisce i terminali marittimi Vado Gateway e Reefer Terminal nel porto dell’Autorità di sistema del Mar Ligure Occidentale. A Vado, non va dimenticato, resta ancora la Cosco Shipping Ports, con il 40% dell’azionariato. Negli anni dell’avanzata di Pechino in Europa, c’erano state forti tensioni sull’entrata proprio di Cosco nel porto di Amburgo. Tanto che il governo tedesco che decise di bloccare l’avanza dei cinesi che puntavano al 35% del terminal container. Nel 2022 fu dato il via libera a una quota minoritaria, del 24,9%.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.