2020-07-24
Berlusconi picchia duro contro la legge Zan
Per l'azzurro Enrico Costa l'emendamento «salve idee» evita il rischio di reati di opinione. Ma il Cavaliere: «Testo lontanissimo dalla nostra cultura dei diritti e delle garanzie». Il Comitato nazionale pari opportunità dei legali si schiera a favore del provvedimento contro l'omotransfobia. Ma a Palermo e Parma protestano: «Una norma scritta all'insegna dell'intolleranza». Il documento associativo imposto senza consultazioni.Lo speciale contiene due articoli.Ci voleva il Cavaliere, quello con il piglio dei giorni dorati, capace di un fuoco d'artificio che sorprende tutti, sia gli avversari sia gli alleati. Silvio Berlusconi si è manifestato nella serata di ieri con un graditissimo messaggio: «La legge Zan sull'omofobia rappresenta un passo indietro sul piano della libertà d'espressione che un movimento liberale come Forza Italia non può condividere né sostenere». Fine dei giochetti e dei tatticismi, fine delle furberie di palazzo. E fine dei venti di divisione che soffiavano già da parecchi giorni. Precisamente da quando la componente di Forza Italia nella Commissione giustizia della Camera si è astenuta al momento del voto sul testo unificato del ddl Zan, consentendone l'approvazione, in «segno di apertura». Ieri, a un certo punto, è sembrato che tutti i timori diventassero realtà. Nel pomeriggio, le agenzie hanno battuto la notizia: intesa fra la maggioranza e Forza Italia sul ddl Zan. I lanci stampa si basavano su alcune dichiarazioni del deputato azzurro Enrico Costa, secondo cui - grazie all'approvazione del cosiddetto «emendamento salva idee» - era stato possibile trovare un accordo bipartisan. In effetti Fi aveva presentato un emendamento in cui chiedeva che il testo del ddl fosse leggermente modificato, in modo da evitare il rischio di creare reati di opinione. «Il relatore Alessandro Zan», ha scritto l'Ansa, «ha proposto una formulazione che ritocca leggermente l'emendamento di Fi, ottenendo l'assenso degli azzurri in Commissione: “Ai fini della presente legge - si legge nella riformulazione - è consentita la libera espressione di convincimenti ed opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte"». Secondo Costa, «questo testo toglie ogni dubbio ed equivoco sulle finalità della legge». Insomma, sembrava proprio che il partito berlusconiano fosse disposto a sostenere la legge bavaglio in cambio di una piccola modifica al testo. Già Maurizio Gasparri si era premurato di chiarire che la legge bavaglio non sarebbe passata, di certo non al Senato: discutessero pure alla Camera. Poi è arrivato Berlusconi e tanti saluti. «In questi giorni i nostri rappresentanti in commissione Giustizia alla Camera hanno svolto un prezioso lavoro per limitare i danni della nuova disciplina, ma il testo è comunque lontanissimo dalla nostra cultura giuridica dei diritti e delle garanzie», ha detto il Cav. «Per questo il voto di Forza Italia non potrà che essere contrario. Garantiremo naturalmente – come sempre accade in queste materie – la libertà di coscienza di chi volesse votare in dissenso dal gruppo, ma posizioni individuali, certamente legittime in un grande partito liberale, non costituiscono la linea del nostro movimento. Forza Italia è l'unica forza politica a rappresentare in modo coerente la cultura politica liberale e cristiana. La tutela della famiglia, della vita in ogni sua fase e dei diritti dei minori fa parte della nostra carta dei valori e dei nostri principi fondanti». Sono parole cristalline, che schierano gli azzurri su un versante ben preciso. Il Cav non vuole «leggi speciali che mettano in pericolo la libertà di opinione e di espressione». E dichiara: «Forza Italia voterà convintamente contro un provvedimento del quale del resto non vi è nessuna necessità. Considero anche poco responsabile tenere il Parlamento impegnato su questo mentre gli italiani sono in grande difficoltà e attendono ben altre risposte di fronte all'emergenza economica di questi mesi».È possibile, in ogni caso, che il ddl Zan ottenga alla fine qualche voto azzurro, specie da chi nelle ultime settimane si è molto esposto. Ma che Silvio abbia attaccato cosi frontalmente la legge bavaglio rende la vita molto più difficile ai filo Lgbt e ai fautori delle larghe intese arcobaleno. Dopo tutto, chi votasse a favore del ddl Zan sfruttando la «libertà di pensiero» concessa dal partito azzurro, finirebbe per supportare un progetto che la libertà la nega. Non è un grande risultato, no?<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/lintesa-con-fi-sul-ddl-zan-fa-arrabbiare-berlusconi-pronti-a-votare-contro-una-legge-inutile-e-dannosa-2646688693.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="gli-avvocati-si-piegano-al-regime-ed-e-rivolta" data-post-id="2646688693" data-published-at="1595532603" data-use-pagination="False"> Gli avvocati si piegano al regime. Ed è rivolta
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