2018-12-26
In Indonesia una nuova grana per gli elicotteri di Leonardo
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Dopo i problemi di AgustaWestland a Nuova Dehli ora scoppia un nuovo caso di presunta corruzione su una commessa di Aw-101 per l'aeronautica militare di Jakarta. Piazza Monte Grappa spiega che l'azienda «non è mai stata coinvolta in tali indagini».«You can't always win». Bisogna tornare indietro al 9 febbraio 2010, quando l'ex amministratore delegato di AgustaWestland Giuseppe Orsi inviò questo bigliettino accompagnato da una bottiglia di champagne al tavolo della delegazione dell'americana Sikorsky, per comprendere come a distanza di quasi nove anni i problemi di Finmeccanica non siano ancora finiti. Era il giorno seguente alla vittoria della commessa per la cessione dei 12 elicotteri Aw-101 al governo della India. E in quel ristorante di Nuova Dehli Orsi si era preso la sua rivincita. Ma da allora sono iniziati i problemi. Quella commessa da 560 milioni di euro è diventata un calvario che non ha ancora visto la fine. Dopo i processi in Italia, dove l'ex numero uno di AgustaWestland è stato assolto anche se incombe ancora un ricorso in Cassazione, preoccupa l'inchiesta in India. Da un mese sui quotidiani indiani non si fa che parlare di Christian Michel, il presunto intermediario inglese della tangente, da poco estradato da Dubai. Il Cbi (Central bureau of investigation), ovvero l'Fbi locale, tiene Michel sotto scacco in vista del processo e ha rinnovato nelle ultime settimane la richiesta di estradizione all'Italia degli altri due presunti intermediari, Guido Ralph Haschke e Carlo Gerosa. Ma a lato delle cronache di questi giorni, il gruppo Finmeccanica, ora Leonardo, ha scontato altri problemi in varie parti del mondo dopo lo scandalo indiano. Tra questi c'è il caso Indonesia, molto recente, tanto che fu sollevato a maggio durante l'assemblea degli azionisti dalla Fondazione banca Etica dopo che il Norwegian Council of Ethics durante il monitoraggio etico del fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo con un patrimonio di 877 miliardi di aveva rilevato il rischio di nuovi episodi di corruzione in Leonardo. Il presunto scandalo continua a tenere banco a Jakarta e nasce sulle ceneri dello scandalo indiano. Nasce tutto nel 2015 quando il governo indonesiano stava considerando l'acquisto di nuovi elicotteri per la sua flotta presidenziale. AgustaWestland aveva presentato un'offerta per fornire gli stessi AW-101 che Nuova Dehli aveva respinto dopo l'inchiesta su Orsi e Bruno Spagnolini. Secondo Reuters, il contratto previsto era di 55 milioni di dollari e comportava la consegna di 3 Aw-101 al governo indonesiano, un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello in India. Tuttavia, nel 2015, il presidente indonesiano, Joko Widodo, aveva ordinato l'annullamento della commessa, perché riteneva che non fosse necessario sostituire gli elicotteri già in dotazione. Nonostante il no presidenziale, però, all'inizio di febbraio 2017, un elicottero Aw-101 viene consegnato lo stesso in Indonesia. L'invio crea non pochi problemi, perché nella stessa Aeronautica militare si pensava che l'affare fosse stata annullato. Non a caso nell'agosto 2016, l'Air Force aveva confermato l'acquisto degli elicotteri, ma, dopo le proteste del ministro della Difesa e del capo di stato maggiore dell'esercito, si riteneva che fosse stato cancellato. L'arrivo degli elicotteri ha provocato un'indagine immediata da parte dell'Indonesia's Corruption Eradication Commission, mentre le foto sono circolate sui social media con la foto dell'Aw-101 consegnato in un hangar circondato da nastro della polizia. Nel maggio 2017, cinque mesi dopo l'arrivo dell'elicottero, la Commissione ha annunciato di aver identificato tre individui sospettati di corruzione dietro la commessa. In particolare, ci sarebbero stati due funzionari militari che avrebbero condizionato la scelta, uno schema per certi versi molto simile a quello indiano. Un altro nome sospetto è quello di Irfan Kurnia Saleh, direttore di una società militare indonesiana con il nome di Pt Diratama jaya mandiri. Nel luglio 2018, fu confermato che altri tre ufficiali militari erano stati identificati come sospettati di corruzione. In pratica, secondo i quotidiani locali, nonostante il blocco della commessa, AgustaWestland avrebbe fornito lo stesso l'elicottero a Pt diratama che avrebbe agito come l'appaltatore principale. Nessun problema, in apparenza, tranche che il prezzo dell'elicottero pare sia aumentato di 16 milioni di dollari, quasi il 20% del costo totale dell'acquisizione. E in questa percentuale, secondo gli investigatori, potrebbero nascondersi delle tangenti. Nell'aprile 2018, il centro di segnalazione del crimine finanziario e del riciclaggio di denaro in Indonesia, Ppatk ha riferito di aver identificato pagamenti effettuati dai conti di Pt Diratama a beneficiari sconosciuti all'estero. Le transazioni sarebbero in totale 24,6 milioni di dollari, su conti a Singapore e Regno Unito, e sono stati segnalati come collegati all'acquisto degli elicotteri. In Indonesia sono convinti che forse Leonardo sia rimasta all'oscuro della vicenda, ma le indagini sono ancora in corso. E c'è sempre la paura di una nuova India. A una richiesta di chiarimento da parte de La Verità, Leonardo replica: «La commessa in oggetto ha riguardato un solo elicottero AW101, ordinato e preso in consegna dall'Aeronautica indonesiana per compiti utility e di soccorso. Dopo la consegna, le competenti autorità indonesiane hanno avviato delle indagini al fine di verificare la presenza di irregolarità nella procedura di acquisizione dell'elicottero. Leonardo non è mai stata coinvolta in tali indagini».