2024-05-19
Nel limbo la pratica sulla toga anti Meloni. Ma la sveglia arriva da un’interrogazione
Il deputato Enrico Costa (Azione) chiede al premier notizie sulla sorte del giudice contabile Marcello Degni, che tifava contro il governo e l’Italia.Che fine ha fatto il procedimento disciplinare «urgente» aperto ai primi di gennaio dalla Procura generale della Corte dei conti contro il suo consigliere Marcello Degni? A chiederlo, da ieri, non è più soltanto La Verità, ma anche il Parlamento della Repubblica. Enrico Costa, deputato di Azione, nonché presidente del Comitato per i procedimenti di accusa e della Giunta per le autorizzazioni della Camera, ha indirizzato al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, un’interrogazione a risposta scritta per denunciare che «a distanza di mesi non è ancora nota né la sorte del procedimento disciplinare» annunciato lo scorso 4 gennaio contro il consigliere Degni, «né quali siano state le determinazioni del procuratore generale» Pio Silvestri, titolare dell’azione disciplinare contro i magistrati contabili.Degni, un economista divenuto consigliere della Corte dei conti nel settembre 2017 per «nomina politica» e dietro segnalazione del governo di centrosinistra retto dal presidente del Partito democratico, Paolo Gentiloni, era finito in mezzo alle polemiche alla fine del dicembre 2023 per un post «politico» scritto su X-Twitter e indirizzato a Elly Schlein. Nel messaggio, pubblicato il 30 dicembre, Degni rimproverava al segretario del Pd di non aver voluto o saputo bloccare la legge di Bilancio presentata dalla maggioranza di centrodestra: «C’erano le condizioni per l’ostruzionismo e per l’esercizio provvisorio», aveva scritto il magistrato. Quindi, utilizzando una prima persona plurale che segnalava vicinanza ideale allo schieramento di cui fa parte il Pd, aveva concluso: «Potevamo farli sbavare di rabbia sulla cosiddetta manovra blindata, e invece…». La Verità aveva scoperto che quel duro messaggio era soltanto l’ultimo di una lunga serie: Degni, che nel suo profilo su X si presenta come «economista, e di sinistra», per quanto «disilluso dai partiti italiani», ha disseminato l’online di decine di messaggi e proclami. E questo nonostante molte controindicazioni professionali e deontologiche: dall’articolo 111 della Costituzione, che postula «un giudice terzo e imparziale», fino al Codice dall’Associazione nazionale dei magistrati della Corte dei conti, il «sindacato» della categoria, che ai suoi aderenti impone «criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni e interviste ai giornali e agli altri mezzi di comunicazione di massa». Giusto due giorni fa, poi, Giuseppe Santalucia, presidente Anm, ha appena invitato le toghe alla morigeratezza online («La magistratura deve acquisire una consapevolezza diffusa sulla loro pericolosità», ha detto). Da più anni, invece, Degni pubblica su X giudizi e proclami a senso unico. Nel dicembre 2021 il consigliere aveva gioito alla vittoria di Gabriel Boric, candidato dell’estrema sinistra alle presidenziali in Cile («El pueblo unido jamas serà vencido; Allende, Allende, el pueblo non s’arrende: era dal 1973 che aspettavo questo momento, quando bloccammo la scuola per 6 mesi…»). Nell’agosto 2022 aveva applaudito il primo governo di sinistra nella storia della Colombia. Nel giugno 2023 aveva contestato con asprezza il lutto nazionale decretato per la morte di Silvio Berlusconi («una cosa invereconda»). Negli ultimi mesi dell’anno, prima di scrivere il post sul centrodestra tra legge di Bilancio e i sbavamenti di rabbia, Degni ne aveva piazzati altri che celebravano la sua passione per Il Manifesto («il giornale più bello del mondo»), citavano Toni Negri come pensatore imprescindibile («Il comunismo è una passione collettiva gioiosa, etica e politica che combatte contro la trinità della proprietà, dei confini e del capitale»), e manifestavano intolleranza per tutto ciò che si muove a destra («Con i fasci non si parla»). Le polemiche politiche scoppiate alla scoperta di questa ostentata vena ideologica in un magistrato contabile (la stessa Giorgia Meloni aveva contestato «la sfrontatezza» di Degni) avevano costretto la Corte dei conti ad aprire il primo procedimento disciplinare nella sua storia. Così il 4 gennaio un’adunanza urgente del Consiglio di presidenza - che per la magistratura contabile equivale al Csm - aveva «immediatamente trasmesso gli atti» al procuratore generale Silvestri, il quale aveva dichiarato di «voler fare chiarezza in tempi giusti». Anche Costa ieri ha ricordato nella sua interrogazione che gli stessi comunicati della Corte dei conti indicavano un impegno alla velocità che però non sembra aver avuto alcun seguito. Del resto, già all’inizio dello scorso aprile, alla Verità risultava che l’istruttoria contro Degni fosse stata chiusa. Ma da allora tutti i tentativi di conoscere quali siano state le decisioni finali si sono infranti contro un muro di segretezza. In teoria, il procedimento disciplinare contro Degni avrebbe potuto essere archiviato, concludendosi con un nulla di fatto. Se invece le prove contro di lui fossero state ritenute significative, avrebbe potuto produrre una sanzione in tre diversi gradi di pesantezza: e cioè l’ammonimento o la censura, in pratica un rimprovero, ma anche la rimozione dall’ordine giudiziario. Ma il silenzio, purtroppo, ha coperto tutto. Tanto che Degni, dopo qualche settimana di prudente auto-sospensione da X-Twitter, s’è rimesso a pubblicare post «politici», tra cui un «buon compleanno» a Karl Marx lo scorso 5 maggio.Per questo, ieri Costa ha chiesto alla presidenza del Consiglio «se ritenga adeguata la normativa che, a distanza di mesi, non consente la minima conoscenza delle determinazioni conseguenti alle segnalazioni disciplinari mosse a Degni […], e se non ritenga di avviare iniziative normative in merito». Qualcuno parlerà, finalmente?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.