2024-03-21
        La Liguria aumenta i prezzi dei treni: un freno ai turisti delle Cinque Terre
    
 
        Il governatore della Liguria Giovanni Toti (Imagoeconomica)
    
La Regione alza i costi delle tratte nel fine settimana. L’obiettivo è limitare le masse.Dal weekend di Pasqua fino a fine settembre, i non residenti in Liguria che desiderano andare alle Cinque Terre durante i giorni festivi dovranno fare i conti con un rincaro sui biglietti del treno deciso dalla Regione. L’ente guidato da Giovanni Toti ha motivato questa scelta con la necessità avanzata negli ultimi anni da buona parte del territorio compreso tra Levanto e La Spezia, i due capolinea della tratta che attraversa il Parco patrimonio mondiale Unesco, di distribuire le visite dei circa 4 milioni e mezzo di turisti che ogni anno affollano le Cinque Terre durante il periodo primavera-estate, in tutti i giorni della settimana e non solo nel weekend o a luglio e agosto. «Vogliamo un turismo di qualità e vogliamo che il servizio su quel territorio valga almeno come quelli offerti a Venezia, Amalfi, Positano», aveva spiegato il governatore ligure durante l’incontro con i sindaci, i rappresentanti delle attività commerciali e le associazioni locali dello scorso 28 febbraio. «Il protocollo che abbiamo proposto serve a erogare risorse aggiuntive ai Comuni, pronti ad attivare politiche di contenimento dell’over tourism o di gestione dei flussi. Nessun cittadino delle Cinque Terre e nessun cittadino ligure pagherà un euro in più rispetto al 2023». Nel dettaglio, infatti, la modifica della tariffa non interesserà i residenti, così come i pendolari o i proprietari di seconde case che vivono fuori regione. Se fino a ora una corsa singola costava 5 euro in tutti i giorni dell’anno, con l’aggiornamento del piano tariffario sono state istituite tre fasce colorate in base al calendario: la verde manterrà il costo di 5 euro e sarà valida durante i giorni feriali; quella gialla attiva nei prefestivi costerà 8 euro; infine quella rossa prevista nei festivi, quindi sabato e domenica, al costo di 10 euro. C’è poi la carta Parco Cinque Terre, le cui tariffe subiscono una variazione in linea con quella dei biglietti ordinari. Se prima si spendeva 19,50 euro tutti i giorni della settimana, ora acquistare la card giornaliera, che oltre al treno comprende l’accesso ad altri servizi all’interno delle località del Parco, come la connessione wifi e l’utilizzo dei bagni, costerà dai 19,50 (tariffa verde) ai 27 (gialla) fino ai 32,50 euro (rossa). Tuttavia, a fronte di questo aumento di tariffe, la Regione ha deciso comunque di investire potenziando l’offerta con 38 collegamenti in più, prolungando fino a tarda sera il servizio e inserendo dalle 19,30 in poi la tariffa verde di 5 euro anche nelle giornate rosse in cui la tariffa a tratta costa il doppio. Una manovra che, stando a quanto comunicato dalla Regione, consentirà ai residenti di spendere l’80% in meno sugli abbonamenti rispetto al 2023 e offrirà agli studenti under 19 di percorrere la tratta casa-scuola gratuitamente e agli under 26 al 50%. Insomma, una risposta studiata per disincentivare il turismo di massa, cosiddetto mordi e fuggi, che ha come obiettivo sì quello di garantire una migliore qualità del trasporto pubblico locale e spalmare i flussi di visitatori nel tempo, ma che dall’altro lato può rappresentare un rischio legato al fatto che molte persone potrebbero decidere comunque di spostarsi nel fine settimana sobbarcandosi il salasso, mentre altri potrebbero addirittura decidere di cambiare meta. Non manca chi storce il naso, come il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia e alcuni commercianti che temono ripercussioni sulle proprie attività.Dalla Regione fanno sapere che si tratta di una sperimentazione per la quale è stato istituito un tavolo di monitoraggio permanente per valutare eventuali correttivi da fare in corsa. Nel frattempo, l’imminente fine settimana di Pasqua ha registrato il boom di prenotazioni.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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        «The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)