2025-10-24
Il libro postumo di Virginia Giuffre riapre il caso Epstein e le accuse al principe Andrea
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Nel libro postumo Nobody’s Girl, Virginia Giuffre descrive la rete di abusi orchestrata da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell e ripercorre gli incontri sessuali con il principe Andrea, confermando accuse già oggetto di cause e accordi extragiudiziali.
Nel libro postumo Nobody’s Girl, Virginia Giuffre descrive la rete di abusi orchestrata da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell e ripercorre gli incontri sessuali con il principe Andrea, confermando accuse già oggetto di cause e accordi extragiudiziali.Un libro che suona come un atto d’accusa e un testamento. Martedì è uscito in diversi Paesi, tra cui l’Italia, Nobody’s Girl, l’autobiografia postuma di Virginia Giuffre, la donna che ha avuto il coraggio di sfidare il potere, di denunciare il sistema di abusi costruito attorno al finanziere Jeffrey Epstein e alla sua complice Ghislaine Maxwell, e di trascinare nella vergogna anche il principe Andrea, fratello di re Carlo III.Giuffre si è tolta la vita lo scorso aprile, a quarantun anni. Da tempo soffriva di gravi problemi di salute: un incidente stradale le aveva provocato un’insufficienza renale, ma soprattutto portava dentro ferite mai guarite. Poco prima di morire, confidò alla giornalista Amy Wallace, che l’aveva aiutata nella scrittura del libro, di volerlo pubblicato comunque: «Il mio corpo non ce la farà, ma la mia voce deve restare».Nobody’s Girl è il racconto brutale e lucidissimo di come Virginia, allora poco più che adolescente, venne risucchiata in una rete di potere, ricatto e violenza che univa miliardari, politici, reali e magnati dei media. Aveva 17 anni quando incontrò Maxwell, a Mar-a-Lago, il resort di Donald Trump in Florida, dove lavorava come addetta alle pulizie. La donna le si avvicinò con tono affabile, le disse di conoscere «un uomo molto ricco che cercava una massaggiatrice personale». Quell’uomo era Jeffrey Epstein, all’epoca quarantasettenne.Quella sera, Giuffre si presentò nella villa di Epstein come le era stato chiesto. Ad aprirle fu Maxwell, che la condusse in camera da letto. Epstein era sdraiato, nudo, in attesa. «Ogni volta che sentivo un brivido di disagio – scrive – un solo sguardo a Maxwell mi faceva capire che stavo esagerando». Iniziò così l’incubo. Epstein le chiese di sé, della sua vita, persino della sua «prima volta». Lei esitò, ma poi raccontò di essere scappata di casa, di aver subito abusi da un amico di famiglia. Epstein la ascoltò senza compassione, «sorridendo, come se fosse tutto un gioco».Da quella sera, nulla fu più come prima. Epstein e Maxwell la manipolarono con promesse e psicofarmaci, la convinsero a lasciare il lavoro e la casa dei genitori, le diedero dei contanti per affittare un appartamento e le imposero due regole: essere sempre disponibile e non raccontare nulla. Quando lei esitò, Epstein la gelò con una frase: «Sappiamo dove va a scuola tuo fratello. E io possiedo il dipartimento di polizia di Palm Beach. Quindi non faranno nulla al riguardo».Nel libro, Giuffre racconta di essere stata «prestata» a uomini potenti e facoltosi con la scusa dei massaggi. Ricorda di essere stata inviata da una coppia — la donna incinta — per poi essere costretta ad avere un rapporto sessuale con il marito. «Alla fine, mi diede cento dollari di mancia». Maxwell, spiega, sceglieva con cura ragazze già traumatizzate: «Sapevano riconoscere le ferite invisibili. Cercavano chi era fragile, perché la paura si addestra facilmente».Ma il passaggio più scioccante del libro riguarda il principe Andrea del Regno Unito. Giuffre racconta il loro primo incontro, il 10 marzo 2001 a Londra. «Quando il principe arrivò a casa quella sera, Maxwell era più civettuola del solito. “Indovina l’età di Jenna”, disse, usando il mio soprannome. Andrea rispose: “Diciassette”. Poi aggiunse: “Le mie figlie sono solo un po’ più giovani di te”». Quella notte fecero sesso per la prima volta. Il giorno dopo, Maxwell le disse: «Sei stata brava. Il principe si è divertito». Epstein le diede 15.000 dollari.Giuffre racconta anche di altri due incontri sessuali con Andrea: uno a New York e uno in una villa privata, durante un’orgia a cui parteciparono Epstein, il principe e otto ragazze. «Avevo diciott’anni, ma le altre sembravano più giovani, e non parlavano inglese».Nel 2021 Virginia denunciò il principe Andrea per violenza sessuale. L’anno successivo, il caso fu chiuso con un accordo extragiudiziale che gli permise di evitare il processo, in cambio di un pagamento destinato anche alla fondazione contro lo sfruttamento sessuale che lei aveva creato. Ma l’uscita di Nobody’s Girl ha travolto di nuovo Buckingham Palace.Venerdì, pochi giorni prima della pubblicazione, il principe Andrea ha annunciato che rinuncerà ai suoi titoli nobiliari, incluso quello di Duca di York. In un comunicato ufficiale ha scritto: «Dopo aver discusso con il Re e la mia famiglia, abbiamo concluso che le accuse nei miei confronti costituiscono una distrazione dal lavoro di Sua Maestà e della Famiglia Reale».Andrea aveva già perso il diritto di usare il titolo di «Sua Altezza Reale» e da tempo era stato escluso dagli eventi ufficiali. Ora viene formalmente messo ai margini della monarchia.Intanto, Buckingham Palace tace, mentre il principe continua a negare ogni accusa. Ma il suo isolamento è evidente. Il principe William avrebbe espresso il desiderio di escluderlo dall’incoronazione e di impedirgli qualunque ruolo pubblico futuro nella monarchia. L’ex moglie Sarah Ferguson, invece, gli resta accanto, nonostante la perdita dei titoli condivisi. Le figlie Beatrice ed Eugenie, almeno per ora, conservano i titoli di principesse.Andrea, oggi 65 anni, resta ottavo nella linea di successione al trono britannico, ma vive confinato nella sua residenza di Royal Lodge, ai margini della famiglia reale e dell’opinione pubblica.Per molti osservatori britannici, si tratta della fine politica e simbolica di un uomo che rappresentava la parte più oscura della famiglia Windsor: quella dei privilegi, della distanza e del silenzio. Il libro di Giuffre, invece, è la voce di chi non ha avuto alcun privilegio, ma ha deciso di parlare.Epstein si suicidò nel 2019 nel carcere di Manhattan, dove era detenuto per le accuse di traffico e sfruttamento sessuale di decine di minorenni. La sua complice Ghislaine Maxwell è stata condannata nel 2022 a vent’anni di carcere. Ma la loro rete di potere – fatta di denaro, silenzi e complicità – ha lasciato cicatrici profonde e vittime dimenticate.Con Nobody’s Girl, Virginia Giuffre torna a dare voce a quelle donne. Il libro è un atto di verità e di coraggio, scritto con lucidità feroce e una consapevolezza maturata nel dolore: «Il mio corpo non c’è più, ma la mia storia resta», dice nelle ultime pagine.E oggi quella storia scuote di nuovo il mondo — dai palazzi del potere americano alle mura di Buckingham Palace — ricordando che dietro ogni scandalo ci sono persone reali, e che il silenzio, spesso, è la forma più feroce della violenza.
«It – Welcome to Derry» (Sky)
Lo scrittore elogia il prequel dei film It, in arrivo su Sky il 27 ottobre. Ambientata nel 1962, la serie dei fratelli Muschietti esplora le origini del terrore a Derry, tra paranoia, paura collettiva e l’ombra del pagliaccio Bob Gray.